Mi sedetti in classe, incredibilmente annoiato. I miei occhi vagarono su un ragazzo attraente annoiato tanto quanto me. Donald Caligor batteva la penna sul banco, come se quel movimento fosse l'unica cosa a tenerlo sveglio.
La campanella suonò e a Donald quasi cadde la penna per la sorpresa. Posò le sue cose dentro lo zaino ed io lo copiai, alzandomi subito dopo.
Superai Donnie senza lanciargli nemmeno un'occhiata. Era una vecchia e indesiderata parte della mia vita. Ex ragazzo. Ex migliore amico di un altro mio ex ragazzo.
Corsi lungo il corridoio verso il mio armadietto, dove il mio amico mi stava già aspettando. Mi fermai davanti a lui, guardandomi intorno e sospirando.
"Bennett," lo salutai "Dov'è Scott?"
"Dove pensi che sia? La nonnetta sta arrivando" rispose lui.
Mi voltai e misi la combinazione nell'armadietto, aprendolo "Hai intenzione di andare a quella cena, stasera?"
"Certo. E anche Scott." Rispose Bennett "Beh, si presenterà con un paio di ore di ritardo ma sì, ci sarà"
"Parla sempre male di me, la nonnetta" rispose Scott, apparendo dietro Bennett.
"Era ora" rispose lui, riferendosi al suo ritardo.
"Le persone cercano sempre di mettermi fretta nella vita" esclamò Scott.
"No, semplicemente camminiamo più veloci di una vecchia donna senza gambe" rispose Bennett.
"Chiudete entrambi la bocca" esclamai, richiudendo l'armadietto.
"Volete venire a casa mia prima di cena?" offrì Bennett.
Scossi la testa "Non posso, ho degli impegni. Ci vediamo direttamente lì"
"Ci sta abbandonando ancora una volta" esclamò Scott.
"Ti invierò una foto di un koala per farmi perdonare" risposi.
Il solito viso senza emozione di Scott si illuminò "Allora sarai perdonato. Mandami dei koala felici"
"Affare fatto" Scott aveva una strana ossessione per i koala e il mio cane.
"Andiamo, prima che continui a viziarti ancora di più." Disse Bennett, afferrando il polso di Scott e portandolo via con sè "Ci vediamo a cena, Alexander"
"Sì, ci vediamo" conclusi, uscendo definitivamente da scuola. Entrai in macchina e collegai il telefono alle casse, facendo risuonare subito dopo la musica.
"Love's so alive, but it died in its sleep. And now that it's dead, i live in your head and i will haunt your fucking dreams" cantai mentre guidavo verso casa.
I miei pensieri incominciarono a vagare, così alzai il volume della musica continuando a cantare a squarciagola il testo della canzone. Stavo diventando bravo nel reprimere ricordi sul mio ex ragazzo Neo.
Non lo vedevo da molto tempo e, a parte qualche messaggio imbarazzante scambiato una volta ogni tanto, non gli avevo parlato. Col passare del tempo anche quei messaggi stavano diventando sempre meno frequenti. Ero determinato a voltare pagina, anche se era un lento processo.
Mi fermai al vialetto e spensi la macchina, uscendo poco dopo. Camminai fino a casa mia afferrando il telefono e controllando la casella dei messaggi.
"Stai diventando come Scott. Pensavo non saresti venuto"
Sobbalzai leggermente e alzai lo sguardo con un sorriso sul viso. I miei occhi si posarono sul possessore di quella voce, seduto nella panchina del mio porticato.
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Curtain Call [boyxboy] (Italian Translation)
Teen FictionNeo Bartosz aveva spezzato il cuore ad Alexander Sullivan solo per ottenere la sua vendetta. Alexander cerca disperatamente di andare avanti con la sua vita sebbene sia ancora innamorato di Neo, iniziando perciò una nuova relazione. Quando dopo qual...