VI SONO MANCATA?
Ho aspettato così tanto questo momento....ci vediamo sotto ;)
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"Sto venendo a prenderti" dissi attraverso il telefono.
"Non avrò addosso i pantaloni" mi avvertì Scott.
"Bene. Sentiti libero di toglierti anche le mutande"
"Mi hai appena messo a disagio. Mi sto mettendo i pantaloni"
"Fai quello che vuoi. Sarò lì tra un paio di minuti" riattaccai e lasciai la mia stanza. Vesper era rannicchiato sulle mie spalle e Link mi seguiva eccitato.
"Alexander Sullivan! Il gatto non lascerà questa casa!" urlò severamente mia madre quando attraversai la cucina.
"Lo so, non voglio perderlo." Me lo tolsi dalle spalle e lo posai sul pavimento "Scusa Vesper. Sei un pericolo volante"
Papà era seduto al tavolo con una tazza di caffè tra le mani "Hai fame, Alexander? Posso cucinarti la colazione se vuoi"
Scossi la testa "No, sto andando dai miei amici"
Lui rise "È molto presto. Sono sorpreso che tutti si siano già svegliati"
Mi lasciai andare ad un sospiro "Spero che Neo si sia svegliato"
"Sono sicuro che l'ha fatto," rispose lui, sorseggiando la sua bevanda e afferrando il giornale "Divertiti, Alexander"
Mamma mi si avvicinò e mi abbracciò forte. Mi regalò un sorriso, togliendomi i capelli dal viso.
"Ti vogliamo bene. Stai attento e divertiti" lo disse guadandomi con gli occhi pieni di amore e orgoglio. Sapevo quanto fossi fortunato a crescere abituato a vedere quelle espressioni in entrambi i miei genitori.
"Vi voglio bene," risposi io, ricambiando l'abbraccio "Tieni d'occhio il mio gatto"
Agganciai il collare di Link con il guinzaglio e lo guidai fuori, verso il sedile anteriore della macchina. Lui abbaiò, gettando delle zampate contro il finestrino.
"Fammi prima accendere la macchina! Accidenti, sei peggio del mio fidanzato" accesi perciò il motore e abbassai il finestrino. Link uscì fuori la testa e scodinzolò contento.
Guidai verso casa di Scott, alzando il volume della musica in modo da poterla sentire nonostante il vento. Con i finestrini abbassati c'era freddo ma sapevo che se li avessi alzati, Link si sarebbe arrabbiato.
Entrai quindi nel vialetto di casa di Scott e quest'ultimo uscì fuori. Entrò poi in macchina, sedendosi sul sedile posteriore. Lo guardai confuso.
"Cosa stai facendo?" chiesi perciò.
"Mio figlio vuole il sedile anteriore," Rispose lui "Ed io lo voglio vedere felice"
"Link, sedile posteriore" gli ordinai, indicandoglielo.
Link abbaiò e saltò verso il punto in cui gli ordinai. Scott si spostò quindi sul sedile anteriore e chiuse la porta, voltandosi subito dopo.
"Mi dispiace che Alexander sia così cattivo con te. Quando ti avrò, potrai avere tutta la mia dannata macchina se vuoi." Allungò la mano e accarezzò Link "Puoi sederti sulle mie gambe, cucciolotto"
"È un golden retriever adulto" risposi io.
"Piccolo prezioso cucciolotto"
Lanciai il telefono sulle sue gambe "Chiama Neo. Digli che sto venendo"
"Sono sicuro che sia già abituato a quello"
"Prescott"
"Sì, sì, James. Lo sto chiamando" si portò il cellulare all'orecchio. Mentre uscivo dal vialetto sentì il rumore distinto degli squilli. Una voce dall'altra parte della cornetta rispose "No, non sono fuckboy. Sono Steve. Stiamo arrivando. Uh? Fuckboy sta guidando. Non lo lascerò mettere in pericolo la vita del mio cane. Sì"
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Curtain Call [boyxboy] (Italian Translation)
Подростковая литератураNeo Bartosz aveva spezzato il cuore ad Alexander Sullivan solo per ottenere la sua vendetta. Alexander cerca disperatamente di andare avanti con la sua vita sebbene sia ancora innamorato di Neo, iniziando perciò una nuova relazione. Quando dopo qual...