I miei occhi vagarono ansiosamente lungo il corridoio ma di Toby non c'era segno. Scott chiuse l'armadietto e mi lanciò un'occhiata.
"Smettila di cercarlo." Disse "Probabilmente ti starà evitando"
"E se avesse saltato la scuola?"
"Dopo le lezioni vai a casa sua. Sai dove abita" rispose facendo spallucce.
"No, non ha saltato la scuola." Disse Bennett, apparendo accanto a noi "È nel corridoio vicino alla mensa. È con i suoi amici"
Superai Bennett ma lui prontamente mi afferrò per il braccio. Cercai di svincolarmi da lui ma la sua presa era ben salda su di me.
"Peggiorerai le cose." Affermò lui "Lo sai com'è fatto Toby. Chiunque non lo conosca bene sa che sta bene, ma si vede che è...spento"
"Devo andargli a parlare!" dissi, cercando ancora una volta di liberarmi e lanciandogli un'occhiataccia "Lasciami"
Bennett serrò le labbra e mi lasciò andare, avvertendomi con gli occhi di non farlo. Ma dovevo parlare con Toby. Dovevo migliorare la situazione. Diedi le spalle al mio amico e con calma mi allontanai.
Mi diressi in mensa, individuando il gruppo di amici di Toby oziare vicino al muro. Subito individuai Toby in mezzo a loro.
Era seduto contro il muro, con le gambe vicino al petto e le mani sopra le ginocchia. Stava fissando l'orologio sul muro con un'espressione che diceva che non era affatto interessato all'orario.
Uno dei suoi amici lo spinse leggermente con il piede, aggrottando le sopracciglia mentre gli diceva qualcosa. Toby si stampò in viso un brillante sorriso e gli rispose, annuendo allegro.
Presi un profondo respiro prima di avvicinarmi a lui. Toby alzò lo sguardo su di me quando mi vide, la sua espressione era felice, ma cauta.
Allungai una mano nella sua direzione "Devo parlarti"
Lui accettò la mano e lasciò che lo rimettessi in piedi "Non voglio parlare, Alexander"
Lo portai fuori dalla portata d'orecchio dei suoi amici "Toby, mi dispiace! Non volevo ferirti" dissi sinceramente.
Lui scosse la testa "Lo so, scusa. Non devi scusarti di nulla. Sapevo che non volevi una relazione, pensavo solo..."
"Ti ho illuso." Affermai "C'è qualcosa di cui devo scusarmi"
"Non voglio parlare di questo adesso." Si strofinò gli occhi, sembrando improvvisamente esausto "Mi dispiace Alexander, ho solo bisogno di un pò di tempo per pensare, okay? Ti prego"
"Non evitarmi, per favore"
"Ho davvero bisogno di tempo per riflettere"
"Dimmi solo che ci rivedremo presto" dissi, sentendomi impotente. Dio, avevo incasinato tutto.
"Solo se mi prometti che nel frattempo non rimorchierai nessuno, almeno fino a quando non ritorneremo a parlarci"
"Lo prometto" dissi.
"Allora ci rivedremo presto" concluse, dirigendosi poi verso il suo gruppo di amici che ci avevano guardato curiosamente per tutto il tempo. Disse loro qualcosa e tutti lo seguirono lungo il corridoio, lontano da me.
Aspettai che Bennett e Scott mi si avvicinassero. Il primo tra questi alzò un sopracciglio.
"Disastro?" cercò di indovinare.
"Ha detto che mi parlerà"
"Beh, buona fortuna allora. Andiamo prima che facciamo tardi" disse quando suonò la campanella.
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Curtain Call [boyxboy] (Italian Translation)
Fiksi RemajaNeo Bartosz aveva spezzato il cuore ad Alexander Sullivan solo per ottenere la sua vendetta. Alexander cerca disperatamente di andare avanti con la sua vita sebbene sia ancora innamorato di Neo, iniziando perciò una nuova relazione. Quando dopo qual...