Curtain Call (21)

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Scusate ma sono riuscita a pubblicarlo solo adesso, adesso godetevelo tuttoo!

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Entrai nel vialetto di Neo ed uscì dalla macchina. Arrivai alla porta principale e suonai il campanello, aspettando pazientemente che il signor Bartosz mi aprisse la porta.

Lui sembrò in imbarazzo, ma si sforzò lo stesso di fare un sorriso tirato "Ciao, Alexander"

"Buonasera signor Bartosz, sono qui per prendere Neo" 

"Giusto, voi due, uhm, avete un appuntamento." Borbottò, facendosi da parte "Neo! È arrivato Alexander!"

Il ragazzo in questione fece la sua comparsa circa un minuto dopo. Scese le scale e mi afferrò per la mano, trascinandomi verso la porta.

"Cercherò di riportarlo a casa prima che faccia troppo tardi" dissi a suo padre prima che Neo mi obbligasse ad uscire fuori di casa.

"Non disturbarti. Ritornerò a casa quando mi pare e piace!" gridò lui senza voltarsi.

Entrammo in macchina e mi strappò il telefono dalle mani, dando un'occhiata alla lista delle canzoni. Sospirai mentalmente mentre iniziavo a guidare. Okay, ancora Neo e i suoi genitori avevano bisogno di lavorare un pò sul loro rapporto.  Ma perlomeno le cose iniziavano ad andare meglio per entrambe le parti.

"Quindi dove stiamo andando? O è una sorpresa?"

Scossi la testa "Non è una sorpresa. Ho cucinato la cena e andremo a mangiarla sulla barca dell'amica di mia madre"

"Wow, non possiedi una barca tutta tua?" alzò un sopracciglio.

"No, mio padre ha considerato un paio di volte di comprarmela ma alla fine abbiamo solo usato la barca degli amici dei miei genitori, pagandogli ovviamente i soldi della benzina." Risposi "In ogni caso, non è quello il punto. Questo è l'inizio del nostro appuntamento"

"Beh, se c'è del cibo in mezzo, immagino che non sarà poi così male" rispose infine, mettendo finalmente una canzone e riposando giù il mio telefono.

"Sei dappertutto e sei tutto quello a cui riesco a pensare, non posso nemmeno sentirmi solo nella mia stessa testa" cantai insieme alla musica, alzando il volume.

"Ehi, non cantare mentre sto cercando di parlare," mi schiaffeggiò il braccio e abbassò il volume della musica "Se questo è solo l'inizio, allora come andrà tutto il resto?"

Feci spallucce "Non lo so. Pensavo potessimo comportarci come volevamo. Quelli sono gli appuntamenti migliori"

Allungò la mano per alzare nuovamente il volume ma io scacciai via la sua mano. Lui in risposta mi mostrò i denti, guardandomi storto.

"Non cantare mentre sto cercando di parlare" lo imitai, prendendolo in giro.

"SOLO SOLO UN LETTORE, TU SEI OGNI CAPITOLO, NON C'È MAI UN LIETO FINE" cantò quindi ad alta voce.

Non riuscì a trattenere una risata. Entrambi continuammo poi a cantare a squarciagola, abbassando i finestrini e ridendo agli sguardi che ricevevamo dai passanti.

Parcheggiai l'auto un paio di minuti dopo per poi uscire, portando con noi il cibo. Presi la mano di Neo nella mia e lo guidai verso il posto in cui eravamo già stati in precedenza, portandolo verso il porto dove erano attraccate le barche.

Ci avvicinammo a quella dell'amica di mia madre e Neo mi aiutò a togliere la grande tenda che la ricopriva. Entrammo dentro ed io mi diressi ad accendere l'elica, sedendomi subito dopo.

"Sai davvero come guidare una barca?" chiese lui.

"Duh. Ho la licenza nautica sin da quando ho la patente," risposi "Guidare una barca non è così difficile"

Curtain Call [boyxboy] (Italian Translation)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora