Capitolo 5.

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La mattina seguente mi sono svegliata con il sorriso. Un sorriso stampato in faccia, con la voglia di affrontare questa giornata. Non lo so come mai, non mi ricordo nemmeno a cosa ho pensato o sognato la scorsa notte, ma mi ricordo quel messaggio...Il messaggio di Dylan.
"Buonanotte,Lily.
Pensa a cose belle."

Com'è possibile che mi abbia fatto tutto questo effetto? Appena svegliata, quando ho ricordato la conversazione di ieri, pensavo che fosse solo frutto della mia immaginazione. Invece era tutto vero.
Oggi dovrei parlarci...di nuovo.
È come se fosse uno stimolo ricongiungermi a quel ragazzo sconosciuto.

Sono già a scuola. Non ho ancora visto Stacey o Jackson, e non ci tengo.
Se penso a come mi hanno ridotta ieri, mi viene di nuovo da piangere.
Scaccio via quel pensiero.
Cammino per il corridoio, quando punto lo sguardo sui tanti volantini appesi al muro. Noto subito quello per i corsi di canto.
Sento un brivido percorrermi lungo il corpo.
La mia passione per il canto non è mai svanita, ma da quando Stacey ha fatto girare quelle voci su di me, sono stata costretta ad abbandonare. Infatti, ho fatto il corso di canto solo al primo anno di liceo, e non mi sono azzardata a iscrivermi nuovamente, perchè so cosa farebbe Stacey se ci provassi.

Sul foglio vedo già alcune firme, tra cui non può mancare quella di Stacey Brooks. Finora non sono molte.
Prendo la penna. Ho una voglia matta di poterlo fare, ma non posso.
Riappoggio la penna, e mi dirigo in classe.
***
Le lezioni sono terminate e sto tornando a casa.
Sono sopravvissuta alle continue prese in giro di Stacey, Jackson e i loro amici, ma è andata meglio di quanto pensassi.
Se Stacey mi avesse vista mentre prendevo in mano la penna per iscrivermi al corso di canto, avrebbe fatto una strage.
Non sono sicura di farlo, anzi, probabilmente non lo farò.

Arrivo a casa. I miei genitori non ci sono, come al solito.
Mi hanno lasciato un bigliettino sopra al tavolo, dicendomi che sarebbero tornati dopo cena.

Bene. Un'altra giornata da sola.
Questa solitudine mi sta rovinando sempre di più.

Mangio in fretta, poi arrivo in camera.
Oggi non ho lavoro e non vorrei stare un altro giorno chiusa in casa.
Probabilmente andrò in spiaggia. Non è molto distante da dove vivo io, e dato che non ci vado spesso, colgo l'occasione per andarci oggi.

Mi avvicino al computer. Apro tumblr per vedere qualche notifica o messaggio, ma non trovo nulla.
Rimango un po' delusa, speravo nel ricevere qualche altro messaggio di...Dylan.
Ma come mi viene in mente?
Probabilmente non si sarà nemmeno ricordato di ciò che è accaduto ieri.

Sbuffo, chiudendo il computer.
Mi preparo velocemente: prendo le chiavi, un po' di soldi e la borsa.
Esco di casa raggiungendo la fermata.

Sinceramente mi scoccia prendere sempre l'autobus, vorrei subito prendere la patente e avere una mia propria macchina.
Ma ancora sto mettendo i soldi da parte per la macchina e sopratutto per il college..Non voglio che contribuiscano solo i miei genitori.

Appena arriva il pullman, salgo.
Non è pienissimo come quello scolastico, infatti ci sono più posti liberi.
Mi siedo, prendo le cuffie e nella mia testa iniziano a farsi spazio i miei pensieri accompagnati dalla melodia di "In my veins".

Colgo il significato delle parole.

"You're in my veins and I cannot get you out"
È così: è come se qualcuno fosse entrato dentro di me, nelle mie vene. Qualcuno che non so precisamente chi. Qualcuno, che non so come farlo uscire.

"Everything will change,
nothing stays the same."

E se fosse così? Qualcosa sta per cambiare nella mia vita, questo qualcuno sta per stravolgermela completamente...ma è solo un'illusione.

Can't separate usDove le storie prendono vita. Scoprilo ora