Mi sveglio di colpo al suono della sveglia ritrovandomi con la faccia tutta dolorante.
Mi accorgo di essere appoggiata alla scrivania, e dopo qualche istante mi ricordo di essermi addormentata qui nel bel mezzo della notte, e mi viene subito in mente la conversazione con Dylan.
Merda.
In un solo messaggio gli avevo praticamente detto cosa non andasse nella mia vita e abbiamo finito per discutere..Ma poi non gli ho risposto.Prendo il telefono e mi ritrovo un po' di messaggi da parte sua su tumblr.
Non ho il coraggio di aprirli e parlargli al momento, quindi lo ripongo lì dov'è.
Mi preparo velocemente per affrontare un altro terrificante giorno di liceo.
***
Arrivo a scuola ed esausta mi dirigo verso l'armadietto.
Scorgo la gente con lo sguardo ma non c'è traccia di Stacey e il suo gruppo.
Cammino per il corridoio fino ad arrivare di nuovo davanti ai volantini dei corsi.Vai via.
Mi consiglia il mio subconscio.
Ma resto lì impalata.
Poso lo sguardo sul foglio del corso di canto che mi supplica di metterci la firma sopra.
Le firme sono sempre le stesse, non se ne sono aggiunte altre.
Sospiro quando mi giro di scatto e mi ritrovo una bionda dall'aspetto familiare che mi fissa.«Cosa stai facendo?» mi chiede in preda alla rabbia spostando lo sguardo da me al foglio delle iscrizioni.
L'ansia comincia ad espandersi dentro di me e con la poca forza che ho prendo parola.
«Niente.» rispondo con un leggero tremolio nella voce.
Inarca un sopracciglio e mi guarda storto.
Riconosco quell'espressione.
«Non fare la finta tonta con me, so che stavi cedendo alla tentazione di iscriverti.»
Rabbrividisco.
«No, non è vero!» Esclamo cercando di essere credibile, ma credo che ormai lei conosca molto bene le mie mosse.
Si avvicina lentamente puntandomi il dito contro.
«Ti avverto, se provi minimanente a toccare quel foglio renderò la tua vita un inferno, più di quanto non lo sia già.
Ti ricordi il primo anno? Bene, ti farò di peggio.»Deglutisco annuendo.
«Non lo farò.»
Le sue minacce riescono sempre a prendersi gioco di me.
Sembro un burattino. Una che sta sempre ai comandi altrui, che acconsente sempre.
Mi sento così impotente, ma devo convicerci..Non potrei fare altrimenti.Scuoto leggermente la testa e Stacey è ancora davanti a me con le braccia conserte e l'aria soddisfatta.
«Bene, sfigatella.
Vedi di non intralciare i miei piani.»
Sorride e se ne va.Appoggio la schiena all'armadietto e rimango lì qualche minuto, sconfitta.
***
È pomeriggio presto e sono appena tornata a casa.
Durante le lezioni sono stata disattenta e avevo la testa da tutt'altra parte.
Mi massaggio le tempie e corro in camera dopo aver preso un bicchiere di succo d'arancia.
Mi distendo un attimo sul letto, promettendomi però di mettermi subito dopo a studiare.Mi viene in mente la giornata passata al mare mentre messaggiavo con Dylan, ed era tutto così bello e rilassante e...
Dylan.
Non l'ho sentito tutta la mattinata, e mi ha lasciato non so quanti messaggi.
Prendo il telefono per visualizzarli.dropintheocean:
"Hai me ora a cui rivolgerti! Non devi avere paura!"Devi smettere di rifiutare qualsiasi persona possa esserti d'aiuto, devi iniziare a fidarti."
"Lily, ti prego.
Non comportarti così.""Sono le 4 del mattino ormai e vedo che sei andata...Buonanotte e tieni a conto di ciò che ti ho detto."
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Can't separate us
FanfictionLily Collins, sedicenne residente a Los Angeles, frequenta il terzo anno dell'high school. Presa in giro ed emarginata da tutti, si trova a far parte di un mondo proprio, fino a quando il destino non la farà incontrare con Dylan O'Brien, diciassett...