Adam

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Pov Emily 

Suonano alla porta, apro la porta e mi ritrovo la faccia di Adam contratta per la rabbia, il suo sguardo fa paura, ma poi si trasformano in occhi tristi e il mio povero cuore si spezza.

"Emily!" mi abbraccia  e appoggia la testa sulla mia spalla come se fossi la sua ancora di salvataggio.

mi spinge con delicatezza dentro e mi fa sdraiare con lui sul divano, io appoggio le mani sul suo petto solido, nelle sue braccia mi sento a casa e protetta da tutto il male che c'è nel mondo.

vorrei chiederli come mai è sempre triste, ma so bene che mi risponderebbe che non sono affari miei.

quindi sto zitta e aspetto che sia lui a spezzare questo silenzio assordante.

"hai cenato?" mi chiede la domanda che più odio al mondo, adesso che ci penso preferisco il silenzio.

sussurro un no, e i suoi occhi si rabbuiano.

Pov Adam

porca miseria avrei voglia di gridare, ma la conosco non servirebbe a niente, la farei solo spaventare e chiudere in se stessa.

respiro profondamente per non perdere la pazienza.

"vuoi un po di pasta?" le chiedo con speranza.

"poca ma la voglio bianca" mi dice con una faccia disgustata.

Lo vedo il suo impegno, ma mi da un fastidio cane che lo faccia per me e non per se stessa.

"vieni che te la preparo..." non riesco a finire la frase che mi da un bacio, le sorrido, è davvero dolce e furba, quando sono incazzato, lei cerca di farmi dimenticare le cose con gesti teneri.

entriamo in cucina, riempio la pentola d'acqua e mentre bolle, taglio le zucchine.

Pov Emily 

oddio, mi viene la nausea solo a guardare, non so come farò a mangiare senza vomitare.

Adam scola la pasta e la mette nella padella e mischia la pasta con la panna e le zucchine, cerco di trattenere la smorfia di disgusto ma non ci riesco.

Adam apre il frigo e tira fuori l'acqua e una birra per lui, ringrazio dio che ha tirato fuori l'acqua.

posiziona due piatti sul tavolo, uno pieno e l'altro quasi vuoto, ma troppo pieno per me, mi metto a contare le penne; sono 14 in tutto.

mi avvicino al tavolo molto lentamente e mi siedo davanti ad Adam.

Pov  Adam 

la guardo mentre si avvicina al tavolo sembra che stai andando incontro alla morte.

prende una penna con la forchetta e la guarda molto intensamente, l'avvicina alle labbra e si mette a masticare.

"sei pronto per la verifica di matematica di domani?" mi chiede e io vado in panico.

"oddio,  non ho aperto libro" rispondo.

"non ti preoccupare, ti posso aiutare a ripassare" mi sorride.

finisco di mangiare e aspetto che finisce anche lei, mangia con una lentezza che mi fa alterare, chiudo i pugni e stringo i denti.

mangia un boccone alla volta e beve l'acqua ogni tre secondi.

"se fai così tanta fatica a mangiare, puoi anche lasciarla sul piatto. poi non ti lamentare del tuo corpo, che ormai è così scheletrico che le persone faticano a vederti" dico freddo come il ghiaccio.

le vedo gli occhi riempirsi di lacrime, prima che si metta a piangere, mi alzo di scatto e vado in camera a sdraiarmi sul letto.

chiudo gli occhi -Che stronzo che sono porca miseria lo fatta piangere di nuovo con le bugie che escono escono dalla mia fottuta bocca, perché prima di parlare non penso che potrei ferirle-

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jun 22, 2016 ⏰

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