Capitolo 16 : "Io Voglio te"

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"Possiamo entrare?" Domanda cautamente Candelaria seguita da Lodovica.

Non rispondo, tanto so che entrerebbero comunque. E forse è meglio così, ho bisogno di loro più che mai in questo momento.

"Come stai? Ruggero ci ha raccontato tutto." Mormora Lodo appoggiando una mano sulla spalla.

Non rispondo e continuo a tenere la faccia immersa nel cuscino. Mi abbracciano senza aggiungere altro e per un attimo mi sento leggermente meglio. Riesco solo ad abbracciarle forte mentre mi lascio andare ad un piano disperato.

"H-ha detto che non mi ama, capisci? Che non mi ha mai amato." Mormoro tra un singhiozzo e l'altro.

Le abbraccio forte finché non sentiamo bussare alla porta.

"Posso entrare?" Mormora socchiudendo la porta e facendo qualche passo avanti.

"Potete lasciarsi soli?" Le ragazze annuiscono ed escono dalla stanza richiudendo la porta

Si siede ai piedi del letto e appoggia una mano sul mio ginocchio prima di iniziare a parlare .

"Non sopporto vederti così."

"Cosa ci fai qui Diego?" Gli chiedo

"Sono qui per farti capire che una ragazza così bella non dovrebbe quel faccino." Mormora accarezzandomi lentamente il viso.

"Sai già tutto vero?"

"Purtroppo sì, ma non ti lascerò da sola nemmeno per un attimo, devi sapere che puoi contare su di me." Sorrido leggermente alle sue parole prima di ritrovarmi tra le sue braccia con la testa appoggiata al suo petto.

"Avrei dovuto darti ascolto quando mi avvertivi su di lui." Non riesco nemmeno a pronunciare il suo nome, anche solo pensarlo mi fa male.

"Lo so, ma adesso non ci pensare. Concentrati su chi ti vuole bene davvero e una volta per tutte levatelo dalla testa, Jorge non è il ragazzo adatto a te."

Lo vorrei tanto. Vorrei davvero levarmelo dalla testa una volta per tutte, ma come posso? È a lui che ho dato il mio primo bacio, tutto il mio amore, tutta me stessa. E adesso è lui che ha il mio cuore, e sento che lo terrà lui per ancora molto tempo.

Non sono d'accordo con Diego, tuttavia non controbatto ma mi lascio cullare dalle sue braccia e con gli occhi chiusi immagino che al suo posto ci sia Jorge con me.

Quella sera chiedo esplicitamente alle mie amiche di lasciarmi da sola, così Candelaria dorma a casa sua mentre Lodo va nella camera degli ospiti.

Quella sera sento incredibilmente la sua mancanza, pagherei qualunque cifra per averlo al mio fianco per un ultima notte per poter  sentire la sua pelle contro la mia, le sue labbra che danzano sulle mie, il suo profumo che mi invade le narici, i suoi respiri sul collo ed infine per poter sentire la sensazione dei suoi capelli setosi tra le mie dita.

Per sentirlo più vicino indosso una sua felpa che mi aveva regalato tempo fa, si sente ancora il suo profumo. E dopodiché mi corico sullo stesso letto in cui abbiamo fatto l'amore per la prima volta ascoltando "Christmas night with you".

Non do molto conto alla canzone, tant'è vero che dopo un po' stacco il lettore CD ed inizio a suonare la tastiera che c'è accanto alla mia scrivania.

Non faccio caso alle note che suono, do semplicemente voce ai miei pensieri.

Ricordo la prima volta in cui i miei occhi si sono incontri con quelli di Jorge, ricordo il primo abbraccio che mi ha dato, ripenso alla sua mano stretta alla mia a quella festa, a quando mi sono svegliata dal coma e l'ho trovato al mio fianco con le lacrime agli occhi o a quando si è aperto a me parlandomi di sua madre, non potrò mai dimenticare il nostro primo bacio la sera stessa in cui sono uscirà dall'ospedale o quando ho sentito tutte le parole piene d'affetto per me da parte sua mentre parlava con Lodovica e porterò per sempre nel mio cuore la nostra prima volta e il momento in cui Jorge si presenta alla mia famiglia, ed infine il mio pensiero arriva a quella sera di Natale in cui ci siamo promesso che ci saremmo amati per sempre.

Abbracciami ancora..||JortiniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora