Capitolo 12:"Solo tuo,solo mia"

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"Tini!!!" Sento la voce squillante di Lodo perforarmi i timpani

"Lodo?Ma che ore sono?"Chiedo mentre mi strofino una mano sugli occhi

"Sono le 17 tini,le 17 ! Cosa ci facevi addormentata a quest'ora?"mi domanda buttandosi di peso sul letto

"Nulla" dico con un filo di voce abbassando lo sguardo

"Se non riesci a confidarti nemmeno con la tua migliore amica,allora la questione è seria" afferma scrutandomi attentamente con gli occhi

"Il problema è che mi viene difficile ammetterlo persino a me stessa,figuriamoci parlarne con qualcuno " spiego gesticolando

"Di chi si tratta?"

"Beh,di.." Inizio ma non riesco nemmeno a pronunciare il suo nome,e nel frattempo mi torturo le pellicine delle dita

"Mmh..ti tiri le unghie solamente quando sei particolarmente in anzia.."inizia "Jorge,non è vero?"

Non rispondo,ma tanto lei ha già capito tutto.

"Riguarda l'episodio dell'altra volta?" Chiede riferendosi al comportamento precedente di Jorge

"Si,ho come la sensazione che ci sia qualcosa sotto. Ho paura che Jorge non sia sincero con me"ammetto mentre improvvisamente sento una strana sensazione attraversarmi

"Magari sarà stato un po in tensione per via di suo padre,ma Jorge ti ama,è uno stronzo,ma ti ama." Il suo ragionamento in effetti ha un filo logico,e sentir dire che Jorge mi ama mi fa sorridere.

"Che ne dici di farci una bella passeggiata,solo noi due come ai vecchi tempi?" Propone sfoggiando un sorriso a 32 denti

"Sarebbe fantastico!" Esclamo abbracciando la mia migliore amica

Point of view of Jorge

Sto tranquillamente passeggiando,con le mani infilate in tasca a causa di un forte venticello che oltre ad infreddolirmi mi scombina il ciuffo nonostante la quantità di lacca in cui sia stato immerso.

La mia momentanea tranquillità viene interrotta dal rumore della mia suoneria.

Esco il cellulare dalla tasca sinistra del giubbotto con enfasi sperando che sia Martina,ma per un attimo mi si gela il sangue leggendo il nome di Peter Lanzani sullo schermo

Aspetto qualche secondo,riflettendo se rispondere o no,prima di staccare la chiamata.

Automaticamente emetto un sospiro pesante: non è mai un buon segno ricevere una chiamata da Peter,anche se sei nel suo stesso gruppo.

Riposo il cellulare nel giubbotto e riprendo a camminare,ma senza quella tranquillità che avevo prima.

"Jorge!" Mi chiama una voce stridula è tremendamente familiare

Mi giro verso di lei e mi fermo come mi ha chiesto anche se non per niente voglia di parlare con lei

"Stephi cosa vuoi?" Chiedo scocciato mentre incrocio le braccia al petto

"È così che mi tratti,Blanco" dice con tono sensuale e scandisce bene il mio cognome avvicinandosi pericolosamente a me

Faccio due passi indietro,sottraendomi a lei

"Si può sapere che ti prende Jorge?! C'entra quella ,non è così?"

"Quella si chiama Martina e non ti azzardare a dire un altra parola in più su di lei!" Sbotto acido senza volerlo,non sopporto che mi si tocchi Martina

"Uhh , il nostro Blanco è proprio cotto!" Afferma ridacchia mentre batte le mai

"Rispondi alla mia domanda : che cosa vuoi da me?" Domando più serio che mai guardandola dritto negli occhi

Abbracciami ancora..||JortiniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora