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Le onde si scagliavano impetuose sulla riva del mare. Il cielo era di un grigio cinereo e il sole era coperto interamente dalle nuvole. Sembrava quasi notte. Dalla piccola finestra della casa sulla spiaggia, una bambina di soli 7 anni guardava verso le acque scure attratta dalle ombre e dai fulmini.

Nella piccola cittadina di Creektown non accadeva mai nulla di strano. I giovani andavano a scuola, gli adulti al lavoro, gli anziani al parco. Non succedeva mai nulla di particolare: i delitti non erano mai tanto gravi da far scalpore e i poliziotti non avevano granché da fare. Era una cittadina di pochi abitanti, solo d'estate si riempiva di turisti che affollavano le spiagge con ombrelloni e musica a tutto volume. Preda dei turisti erano le casette di legno sulla spiaggia, costruite dai pescatori molti anni passati e diventate case-vacanza. Portavano tutte il nome della famiglia costruttrice sullo stipite della porta. Le più ambite erano le prime costruite, ancora intatte dopo tanti anni, le più grandi; poi andando sempre verso sud diventavano più piccoline e più recenti.

La famiglia di Alyssa possedeva una delle ultime casette. Sullo stipite era stato inciso il nome della sua famiglia: Morgan. Si diceva che quella casetta fosse stata costruita agli inizi del 1900. Alyssa viveva a Creektown dalla sua nascita, da ormai 17 anni e amava la sua città così come amava quella piccola proprietà della sua famiglia, quella piccola casetta sulla riva del mare. Amava l'odore di legno che ancora emanava dopo tanti anni, amava la luce color dell'ambra che entrava dalle finestre, amava il rumore soffuso delle onde. Tutti conoscevano Alyssa Morgan a Creektown, come se fosse possibile non notare una ragazza così bella in una città così piccola, e sapevano della sua passione per quella casa di legno; la vedevano spesso correre sulla spiaggia verso il numero 13 di Fisherman Rd. Tutti la consideravano una ragazza strana, ma questo non era poi così importante rispetto alla sua bellezza.

Ormai era il 21 giugno, l'estate era alle porte, ma, contrariamente ad ogni studente, Alyssa odiava l'estate. Sapeva che da un giorno all'altro una famiglia di grassoni bianchi proveniente dal centro America avrebbe occupato il numero 13 di Fisherman Rd. Sapeva che per tre mesi non avrebbe potuto più entrare nel suo rifugio segreto. Ogni anno si ripeteva puntuale la stessa scena:

-Mamma, ti prego, perchè dobbiamo per forza affittarla?

-Alyssa, ancora con questa storia? Lo sai che con i soldi che guadagniamo con l'affitto poi campiamo per cinque mesi.

-Sì, lo so. Ma quanto costa riparare i danni che fanno quei bianchi grassoni? Quanto perde ogni anno in valore per le ristrutturazioni che facciamo? Quanto...

-Basta, Alyssa. Non voglio sentirne parlare ancora una volta di più.

Ogni anno, dopo la litigata con la madre, andava un'ultima volta nella casa sulla spiaggia e si sdraiava sul pavimento, a pancia all'insù, con le lacrime che le scendevano ai lati delle guance. Da ormai sette anni Matthew si presentava puntuale alla porta della casetta. Nonostante ogni volta Alyssa gli urlasse di andarsene e di lasciarla sola, lui restava ad aspettare fuori, nel cortiletto, finché la bionda ragazza con le guance rigate di lacrime non gli aprisse la porta facendogli il broncio. A volte poteva sembrare molto infantile, ma Matthew sapeva come prenderla e sapeva quanto fosse legata a quella capannetta. Vivevano entrambi a Creektown dalla nascita, avevano frequentato l'asilo insieme, la scuola elementare insieme. Condividevano la classe di biologia e di storia al liceo e frequentavano la stessa compagnia di amici. Matthew era cambiato molto crescendo: da piccolo ragazzino biondo, alto e magro, si era trasformato in un bellissimo ragazzo alto e muscoloso. Si allenava nuotando in mare per diventare bagnino e guadagnare qualche soldo così da pagarsi il college. Alyssa era sempre stata bella, aveva sempre avuto scorte di corteggiatori, aveva sempre fatto parte delle compagnie più 'In' e in esse trascinava sempre Matthew con sé. Avevano un rapporto esclusivo, un rapporto che tutti invidiavano. Sapevano capirsi senza parlare e condividevano ogni segreto.

-Alyssa... Possiamo uscire?- disse Matthew, seduto sul letto.
-No!
-Stasera c'è la festa del solstizio d'estate, lo sai, e noi dobbiamo andare. L'hai promesso a Jamie.
-Che si fotta Jamie. Sai il valore che ha questo posto per me! E ogni anno permetto a quei...
-...Grassoni bianchi di rovinarlo sempre di più. Sì, lo so. Me lo ripeti ogni anno. Dai, ora andiamo.- Detto ciò, le prese un braccio e la trascinò per il salottino mentre si dimenava.
-Lasciami Matt! Voglio restare qui!
-Non ti sento! - Mise Alyssa sulle proprie spalle e la portò fuori dalla casetta.

Renegades - ATLANTISDove le storie prendono vita. Scoprilo ora