Molti fumano erba, a me basta baciarla.

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Uscii dalla stanza e mi sedetti alla mia scrivania gurdando in un punto fisso, l'unico movimento volontario era il respiro.
<<Des, Des parlami. Se tuo padre esce e ti trova così pensa che stai male.>> esagerata, come sempre.
<<Sto bene. Benissimo, anzi.>> sorrisi leggermente. Lei si calmò sentendomi spiccicare poche parole. Prese la sua sedia e la sistemò vicino alla mia. <<Cos'è successo?>> chiese impaziente.
<<Non posso dirtelo ora. Se uscisse mio padre sarebbe un guaio.>> cercai di farle capire.
Lei sorrise e tornò alla sua postazione.
Le corna spuntano sempre se nomini il diavolo, infatti mio padre uscì dallo studio, mi diede un bacio sulla fronte e tornò al suo piano.
Lui si affacciò alla porta: sorrideva. Stava per dirmi qualcosa, ma Brooke lo bloccò. La guardai malissimo cercando di capire, ma la voce di mio padre mi face capire tutto, adoro la mia migliore amica.
<<Tesoro, rimarrete anche il pomeriggio quindi andate a pranzo con Zayn.>>
<<Oh, okay papà.>> mi baciò nuovamente e se ne andò. Brooke decise che poteva stare in bagno alcuni minuti, lasciandoci soli.
<<Non possiamo parlare qui. O in caffetteria o nel mio ufficio.>>
Caffetteria? Da quando in qua c'è una caffetteria qua dentro?
<<Caffetteria?>> domandai.
<<Quella dove mi prepari il caffè cosa ti sembra?>> rise.
<<Più un buco di sgabuzzino che una caffetteria, ad essere sinceri.>> scoppiai a ridere e in quel momento mi sembrò di aver fatto un salto in paradiso. Era, senza esagerare, l'ottava meraviglia del mondo.
So che non posso pensare certe cose di lui, ma non riesco.
<<Dove vuoi andare a parlare allora?>> mi sorride.
<<Fai tu.>>
<<Stanotte non ho dormito per niente, tu devi per forza venire da me a mangiare e pomeriggio non dobbiamo tornare e voglio dormire, ti va bene?>>
<<Mi va bene.>> mi mordi il labbro.
Si avvicina guardando bene che non ci sia nessuno nei paraggi e mi baciò velocemente.

[...]

<<Scherzi?>> domandai guardando una sua foto. L'immagine ritraeva lui e un nostro cugino vestiti con dei costumi femminili e la gonna hawaiana, con tanto di corona e bracciali floreali.
<<Da quel giorno non ho più fatto una scommessa.>> borbottò. <<Ma dove hai trovato questa foto?>> chiese.
<<Stavo guardando i tuoi libri e ne spuntavano fuori gli angoli, devo ringraziare la mia curiosità.>> sorrisi.
<<Razza di ficcanaso!>> iniziò a farmi il solletico buttandomi sul letto.
<<Non è colpa mia!>> risi.
Dopo aver terminato la tortura, si stese con me.
<<Di cosa dovevi parlarmi stamattina?>> chiesi.
<<Di quello che è successo nel mio ufficio...>> sospirò.
Annuii solamente non sapendo cosa dire. Sì, mi è piaciuto, altroché se mi è piaciuto, ma è una cosa che non va fatta.
<<So cosa stai pensando, ma è capitato. Possiamo rimediare soltanto evitando che accada di nuovo.>> mentre pronunciò l'ultima frase prese ad accarezzarmi il fianco.
<<Se dobbiamo evitare allora non possiamo stare nemmeno così...>> gli feci notare.
<<Ma non da subito.>> posò la testa nell'incavo del mio collo, iniziando a baciarlo. <<Non faccio nulla di spinto, promesso.>> sussurrò.
Con un po' di timore annuii lasciandolo fare, lui qui è il grande avrà più controllo. Vero?
Strinse un po' più forte il mio fianco, allora capii che dovevo staccarlo, anche se la sensazione mi piaceva tantissimo.
<<Zay..>> ansimai.
<<Ripetilo.>> sussurrò. <<Ripeti il mio nome.>>
<<Zay..>> ci guardammo negli occhi, lo baciai. Non so cosa mi spinse a farlo, ma volevo.
Nulla di passionale, un bacio delicato e dolce. Di una lentezza a cui lui, evidentemente, non era abituato. Mi accarezzò il fianco, stringendolo alle volte. Senza un motivo mi staccai, lo guardai, mi accarezzò la guancia e sorrise.
Mi fece girare dandogli la schiena, ci sdraiammo, mi abbracciò da dietro e mi prese la mano nella sua.
<<Dormiamo?>> chiese
<<Facciamo quello che vuoi...>>sussurrai
<<Rimaniamo così...>>Mi strinse a se.
<<È una cosa normale questa?>> chiesi.
<<No...>>
Dopo la sua riposta ci addormentammo, sicuramente non sereni.

                        Zayn Malik's part.

Aprendo gli occhi lentamente, sospirai.
Sapevo perfettamente di non essere solo sul divano; sapevo perfettamente che tutto ciò era sbagliato, ma sapevo perfettamente che quello che provavo per lei era forte. Ho avuto delle ragazze nel corso della mia vita, ma mai nessuna mi ha fatto provare quello che mi sta facendo provare lei. Anche dopo una scopata o dopo aver fatto l'amore non mi sono mai sentito così felice nel svegliarmi e ritrovarmi accanto qualcuna. Eppure con lei non ho avuto rapporti, c'è stato solo un semplice e bisognoso bacio.
La guardai dormire rimanendo scioccato da tanta bellezza. Indossava dei miei vestiti, un pantaloncino della tuta e una maglia nera larga, eppure sembrava una modella di Victoria's Secret.
Il mio braccio sinistro si trovava sotto di lei e le nostre mani erano intrecciate fra di loro.
"Zayn è tua nipote." Mi ripetevo il più della volte, ma la mia voglia di baciarla superava completamente quella frase.
Il contatto tra le mie e le sue labbra mi mandava in estasi. Molti fumano erba, a me basta baciarla.
Le accarezzai una guancia e lentamente aprì gli occhi. <<Buongiorno...>> sorrise.
<<Buongiorno.>> le risposi. Si alzò stiracchiandosi, mi avvicinai a lei e le lasciai una scia di baci sul collo scoperto. Istintivamente posò la schiena contro il mio petto lasciandosi nelle mie braccia.
<<Eh che buongiorno.>> la feci ridere.
<<Dovremmo andare nel tuo ufficio se non ricordo male, dobbiamo anche passare a prendere Brooke.>>
<<Ti ho chiesto di organizzare la mia agenda, non di esserlo.>>
Rise lasciandomi un bacio sulla guancia, si diresse verso la mia stanza per cambiarsi. Mi preparai anch'io e andammo a casa sua.
<<Buongiorno>> salutai allegramente.
<<Buongiorno Zayn, avete fatto colazione?>>
<<Talmente presi dalla fretta ce ne siamo dimenticati.>>
<<Come mai è rimasta a dormire da te?>> mio fratello era sereno del fatto che lei fosse rimasta da me.
<<Perché ci siamo messi a discutere di questioni dell'ufficio, sugli appuntamenti della mia agenda e ci siamo addormentati.>>
<<È così strano sapere che lavorate insieme.>> sorrise Christina.
<<Fa strano anche a me, vederla girare per il mio ufficio come se fosse casa sua.>> il soggetto in questione scese le scale tutta sorridente ignara della conversazione.
<<Andiamo Z.. Zio! Dobbiamo prendere Brooke e in più farai tardi al tuo appuntamento.>> salutò velocemente e corse fuori trascinando anche me.
<<Mi stavi per chiamare Zay davanti a tutti.>> Risi.
<<Si, proprio per questo ti chiamerò Zio costantemente.>> affermò convinta.
Io annuii, era giusto alla fine dei conti.
Arrivammo davanti casa della rossa e quest'ultima sali in macchina più incazzata che mai. <<Che ha fatto stavolta?>> le chiese l'amica.
<<Mi ha dato buca! Ieri sera dovevamo uscire e non è venuto, stamattina non dovevate venire voi a prendermi, sarebbe dovuto venire lui!>> riprese fiato. Des fece per parlare ma la bloccò <<E non ti azzardare a difenderlo!>> urlò più forte di prima.
<<Come cazzo fate a capirvi senza parlare?>> chiesi scioccato.
<<Siamo donne!>> risposero insieme.
Leggermente impaurito continuai a guidare facendomi gli affari miei.
Forse oggi non parlerò proprio con Brooke, quella ragazza fa paura.
Almeno ho la scusa per parlare di più con Des.

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I'M BACK!
Come sono andate le vacanze? A me sarebbero potute andare meglio, ma sono andate.
So che il capitolo fa schifo ma spero che il prossimo sarà migliore.
Love ha, Federica xx

Uncle ||Zayn Malik||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora