-...Non ti metterei mai a rischio per dei miei capricci.-

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Per tutto il giorno cercai di chiamarlo zio e non Zay, ma lui di certo non mi aiutò.

<<Des, vieni nel mio ufficio subito.>> lo sentii urlare. Entrai nel suo ufficio ma lui non c'era.

<<Zio?>> mi avvicinai alla scrivania ed era tutto un disordine. Immaginai fosse in bagno e così misi in ordine. Quando stavo per posare un file in uno scaffale molto alto mi sentii accarezzare il fianco sinistro e una mano mi aiutò a sistemare l'oggetto.
<<Ehii, eri in bagno?>> sorrisi.
Lui annuì guardandomi. Aveva la cravatta troppo stretta a mio parere <<Posso sistemarla? Sembra che tu stia soffocando..>> chiesi.
Annuì nuovamente, il gatto gli aveva mangiato la lingua?
<<Perché non parli? Sai che quando ci sono i silenzi imbarazzanti inizio a blaterare.>> sospirai.
<<Scusa, ti stavo osservando.>>
Finii di sistemargli la cravatta e istintivamente lasciai che le mie dita prendessero a giocare con la sua barba ispida.
<<Ti piace?>>
<<Si..>> porto' le sue mani sui miei fianchi accarezzandoli. <<A me invece piace come ti sta questo vestito..>> mi sussurrò.
Scesi con le mani accarezzandogli le spalle, per poi allacciarle dietro il collo. <<A me piace quando mi abbracci.>>
Non perse tempo e mi strinse tra le sue braccia.
Brooke bussò alla porta e, dopo che il moro le diede il permesso, entrò.
<<Des, tua nonna è venuta a trovarvi.>> sorrise istericamente presa dal panico.
<<Ciao nonna!>> corsi ad abbracciarla e ringraziai Brooke dietro le sue spalle.
<<Ciao mamma.>> la salutò lui con un bacio sulla guancia.
<<Brooke prepara quattro caffè e poi vieni a sederti qui con noi, tesoro.>> le "ordinò" mia nonna.
Si sedette sulla poltrona attaccata alla parete, facendomi sedere di fianco a lei. Zayn prese una delle sedie poste di fronte alla sua scrivania e la posizionò davanti a noi, sistemando poi quella per Brooke.
<<Come mai questa visita?>>
<<Stanotte vi ho sognati. Così, siccome sapevo che avete iniziato a lavorare insieme, sono venuta qui.>>
Quando mia nonna sognava qualcuno non era mai una cosa buona. Perché se le dovevi nascondere qualcosa lei ti sognava e ti veniva a trovare: "cosa mi dovete dire?" Ci avrebbe detto.
<<Cosa mi dovete dire?>> sorrise dolcemente, ecco appunto.
<<No, mamma sono io che ti devo parlare. Volevo parlarti a casa, ma mi hai preceduto.>> le sorrise. <<Des, continua il tuo lavoro. Fai portare i caffè a Brooke.>> annuii silenziosamente ed uscii dalla stanza.
Andai in caffetteria e trovai Brooke sulla porta che stava uscendo, si spaventò.
<<Ma sarai scema?!>> mi scusai e mi sedetti al tavolo, dove di solito mangiavamo con Zayn.
<<Cosa succede?>>
Le raccontai della notte scorsa. Degli abbracci, dei baci. <<Mio padre, prima di stare con mia madre, è stato fidanzato per quattro anni con una ragazza della sua scuola. Il giorno in cui le voleva chiedere di sposarlo, mia nonna lo sognò con mia mamma e questa ragazza, allora la stessa mattina andò a parlare con mio padre. I genitori dei miei erano amici di scuola, la loro amicizia durò e dura ancora, si venne a scoprire che entrambi provavano qualcosa per l'altro. Così poche settimane dopo si sposarono. Capisci?>>

<<Che cosa dolce e romantica!>> fece la sua voce stridula.

<<Ma no, Brooke!>> sbuffai <<Non capisci! Se lei ha sognato me e Zayn, qualsiasi balla tirerà fuori mio zio lei non gli crederà.>>

<<Giusto...>> ragionò lei <<Ma non essere pessimista. Se le dovesse dire la verità, cosa pensi potrebbe succedere?>>

<<Non lo so, non lo voglio sapere.>> ammisi guardandola negli occhi.

Zayn's part.

<<Dimmi tutto figliolo...>> mi accarezzò una mano.

Non so se gliene dovrei parlare, ho paura che possa portarmela via.

Uncle ||Zayn Malik||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora