...qualcosa di troppo grande.

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Il mio aereo atterrò in perfetto orario, tanto da dover aspettare mio fratello e i suoi calcoli fatti male. Per tutto il viaggio non feci altro che rileggere la risposta di Zayn, era freddo. Non che Zayn fosse un tipo loquace, però mi aspettavo una reazione mi entusiasta. D'altronde sono la sua fidanzata, non una qualunque, giusto?
Erano questi i pensieri che occupavano la mia mente mentre mio fratello mi accompagnava all'ufficio di Zayn. <<Tutto okay, Lalls?>>
<<Mmh..>> "risposi".
<<Lalls, non me la racconti giusta!>> sospirò. Accese la radio capendo che non avrei parlato. Travis era il mio fratellino minore, dei tre era il più intelligente e capiva il tuo umore semplicemente guardandoti negli occhi. Gli accarezzai la mano mentre cambiava marcia e gli sorrisi con gratitudine. Arrivammo da Zayn in un batter d'occhio, salutai Trav e presi l'ascensore, non stando più nella pelle nel rivederlo. Le porte metalliche si aprirono mostrandomi una rossa, deve essere la sua nuova segretaria, mentre chiudeva la porta a Zayn il più piano possibile. <<Ciao.>> le dissi sorridente.
Mi guardò stranita <<Salve, scusi ma come è arrivata fino a qui?>>
<<Se ti dico con l'ascensore è scontata come battuta.>> le sorrisi.
<<Beh si ha ragione- mi sorrise -Solo vorrei sapere come mai l'hanno fatta passare.>> adesso capii il suo stupore.
<<Oh, si hai ragione. Sono la fidanzata di Mr.Malik, sotto alla reception mi conoscono tutti. Piacere Lauren Hamilton.>> le porsi la mano. Quando mi sentì pronunciare quelle parole spalancò gli occhi, forse Zayn le aveva parlato di me, se ne sarà dimenticata e pensava di aver fatto una brutta figura. Ricambiò la stretta di mano un po' titubante.
<<Vado a dire a Za-Mr.Malik, che lei-che lei è qui.>> balbettò. Molto strana questa ragazza.
<<Tranquilla ci vado io.>> le sorrisi nuovamente bloccandola sui suoi passi. <<No! Ma non si preoccupi! È con la nipote, sta avendo una conversazione privata.>> cercò di bloccarmi a sua volta.
<<Oh, tranquilla. Conosco mia nipote, so che posso assistere alle loro discussioni.>> Aprii la porta ma mi bloccai. <<...Da quando sei nata ad ora che sei adolescente. Una cosa che io non sono, ma con te, è tutto diverso.>> Zayn? Siamo sicuri che sta parlando con Destiny? Sentii silenzio e mi permisi di entrare. <<È permesso?>> chiesi titubante. Mi ritrovai uno Zayn con gli occhi lucidi e Destiny che mi dava le spalle. <<Lalla!>> esclamò la mora saltandomi addosso. Nemmeno me ne resi conto e ci ritrovammo per terra. <<Des, mi uccidi così.>> Risi.
<<Scusa, sono troppo felice di vederti!>> la guardai, aveva pianto.
<<Tutto apposto?>> le chiesi accarezzandole una guancia. Lei annuì e si alzò. Zayn si avvicinò e mi aiutò ad alzarmi. Mi sistemai la maglia che si era alzata e lo guardai negli occhi.
<<Ciao Amore.>> lo baciai di slancio. Lo sentii sospirare nel bacio e stringermi dalla vita. Mentre ci stavamo baciando Des corse fuori sbattendo la porta.
Mi staccai dal bacio <<Cos'ha?>> gli chiesi.
<<Nulla, abbiamo discusso.>> sospirò nuovamente.
<<Per?>> chiesi accarezzandogli la barba.
<<Nulla di importante.>> mi baciò la fronte. Era bello essere di nuovo nelle sue braccia.

Zayn's pov.

Quel "Nulla di importante" mi ronzava in testa da quando l'avevo pronunciato. Prima l'avevo definita un "vizio" adesso "nulla di importante", come facevo ancora a guardarla negli occhi? <<Amore?>> Lauren continuava a schioccarmi le dita davanti gli occhi e le sorrisi come a dirle che era tutto okay, anche se non era vero.
Stare con lei in questo momento mi mette in soggezione perché è sempre stata brava a capire tutto. Lei viveva dei suoi presentimenti, che non l'avevano mai tradita.
<<Stavo pensando di cenare tra di noi, tranquillamente e magari domani potremmo andare a trovare a tua famiglia e iniziamo i preparativi per il matrimonio.>>
<<Mi sembra un ottima idea. Solo che io ho tanto da fare oggi, quindi non posso staccare prima di cena. Che ne dici di incontrarti con le ragazze e poi noi ci vediamo a cena?>> lei annuì e mi lasciò un tenero bacio prima di uscire fuori.
Stavo per chiudere la porta quando la sentii parlare con Brooke <<Volevo salutare Des, ma vedo che non c'è. La saluteresti tu per me?>> scommetto che stava sorridendo <<Certo non si preoccupi.>> chiusi la porta non volendo sentire altro.
Mille cose ronzavano nella mia testa, cose di cui non ero sicuro, solo di una cosa lo ero: provavo qualcosa per lei, qualcosa di troppo grande.
<<Si può sapere che cosa hai nel cervello?>> una rossa spumeggiante entrò nel mio ufficio, più che incazzata.
<<Brooke, lo so i..>> non mi lasciò finire che iniziò ad urlare
<<Tu non sai proprio niente! Tu non sai cosa significhi quello che le hai fatto! Non sai cosa vuol dire vederla piangere tra le tue braccia mentre si da dell'illusa e della stupida, solo perché prova qualcosa per te! L'ho vista piangere due volte soltanto così tanto e sai a cosa mi riferisco! Quindi adesso ti metti la coscienza apposto e vedi di starle alla larga fino a quando non hai le idee chiare!>> così dicendo, urlando più che altro, uscì dal mio ufficio sbattendo la porta di conseguenza.
Sarebbe stato un lungo pomeriggio..

[...]

Destiny's part.
Una settimana.
Una settimana da quando no lo vedevo se non girato di spalle o da lontano. Una settimana che Lalls era ritornata in famiglia a tutti gli effetti e a tutti gli effetti mi aveva chiesto di essere una delle damigelle d'onore e quindi anche di aiutarla nel matrimonio, il colmo.
L'unica cosa positiva era che tra due giorni finiremo lo stage, quindi lo vedrò poco. Forse non è del tutto positivo..
Nemmeno uno sguardo, neanche con la coda dell'occhio. Ma forse è così che doveva andare.
<<Destiny!>> Brooke uscì urlando euforicamente dall'ascensore, con i nostri cappuccini e il telefono all'orecchio.
<<Brooklyn?>>
<<Ho una notiziona! Papà devo andare, ci sentiamo dopo, sisi ciao!>> ripose i contenitori sulla mia scrivania e mollo, con poca delicatezza, il telefono che sbattè sulla scrivania rimanendo intatto. <<Sai che i miei sono medici? Bene, sono riusciti a prendersi una vacanza di un paio di giorni e andremo in California!>>
Le sorrisi <<Sono felice per te! Portami qualcosa mi raccomando!>>
<<No aspetta, la notiziona non è questa! La notizia è che, rullo di tamburi: i miei vogliono che vieni con noi! Una sorta di ringraziamento per Zayn che mi ha presa come segretaria non appena finisco scuola... aspetta, anche questa era una novità per te..>> il suo umore stava cambiando, non voleva dirmelo così, ma le sorrisi perché era una buona opportunità.
<<Oddio! Davvero? Speriamo che i miei dicano di sii!>> urlai abbracciandola.
<<Ci sarà anche Dylan.>> sussurrò con gli occhi lucidi. La strinsi più forte a me, ero felice che fosse sano e salvo.
Dylan, è il fratello maggiore di Brooke, e lavora nell'esercito come sottotenente.
<<Adesso dobbiamo pensare a cosa comprare a cosa mettere in valigia, l'estetista, la parrucchiera! Oddio ho così tante cose da fare!>> scoppiai a ridere, ma mi fermai non appena l'ascensore si aprì mostrando Zayn e un imprenditore intenti in una conversazione seria. Mi guardò, per la prima volta dopo una settimana, e mi indicò con lo sguardo il suo ufficio. Annuii solamente e aspettai all'incirca dieci minuti prima di sentire il mio telefono squillare. Alzai la cornetta e lo sentii, la sua voce era così roca, o forse era una mia impressione, da farmi venire i brividi <<Destiny, vieni nel mio ufficio.>>
Gli chiusi il telefono in faccia, non preoccupandomi se fosse in viva voce o meno, ed entrai dopo aver bussato.
<<Destiny, porta a me un caffè macchiato e a Mr. Williams un caffè normale.>> annuii e feci per uscire, ma la voce dell'uomo mi bloccò <<Non si chiede più per favore Malik? Lo faccio io per lui, tesoro.>> vidi la mascella di Zayn diventare completamente tesa e il suo corpo irrigidirsi, idiota.
Sorrisi e uscì finalmente. Preparai i caffè e ritornai dai due uomini in ufficio e mentre stavo per uscire, quell'uomo mi blocco nuovamente <<Cara, resta con noi, le cose più importante ce le siamo detti ormai. Sbaglio Malik?>> sghignazzò guardandomi.
<<Affatto Richard, affatto.>> con lo sguardo duro, mi indicò la sedia affianco all'uomo e titubante mi andai a sedere. Cercai di non ascoltare, non mi piaceva intromettermi in cose che non mi riguardavano.
Dopo due estenuanti ore Mr. Williams levò le tende, Dio grazie.
<<Non farlo più.>> cos'è oggi è la giornata non facciamo uscire Destiny da quel dannato ufficio?
<<E cosa avrei fatto per l'esattezza?>> incrociai le braccia sotto il seno.
<<L'hai provocato.>>
<<Sei serio?>> lo guardai incredula.
<<Ti sembra il contrario?>> si indicò.
<<A me sembra che ti sei bevuto il cervello e basta!>> alzai la voce.
<<L'hai provocato Des, non dire di no!>>
<<Come posso averlo provocato se non l'ho nemmeno guardato negli occhi?>>
<<Possibile che tu non te ne renda conto?>> mi guardò intensamente.
<<Oh beh, illuminami.>> alzai le braccia
<<Riesci ad essere sexy senza nemmeno volerlo, ti basta camminare per provocare un uomo! Poi hai messo quel vestito! Mi ricordo la prima volta che l'hai indottato, Brooke ti disse che se fosse un uomo ti avrebbe scopato, quindi immagina cosa hai provocato in Richard.>> nel mentre si era alzato e non aveva staccato lo sguardo dal mio.
<<Beh, sarebbe stato strano se avessi provocato qualcosa di strano in te, non in lui.>> girai i tacchi per uscire, ma ovvio che no!
Mi prese dai fianchi e spinse i suoi ai miei, facendomi sospirare <<Invece, sarebbe stato strano se non mi avessi provocato nulla.>> mi spostò i capelli dal collo e prese a baciarlo << E-e perché sarebbe strano?>> sospirai più forte quando trovò il mio punto debole e prese a mordicchiarlo, spingendo la sua erezione sui miei glutei. <<Perché pure un gay avrebbe un erezione per te.>> mi girò e mi baciò, lasciandomi sciogliere tra le sue braccia.
<<Des, andi.. e no eh!>> Brooke mi prese da un braccio e mi trascinò, finalmente, fuori da quella stanza. Prese in fretta e furia le mie cose e prima di entrare nell'ascensore si sentì solo un urlo e il rumore di una sedia cadere.

Uncle ||Zayn Malik||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora