Capitolo 3

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Eunrhee

"Per favore Eunrhee!" Mi implorò Jimin.
"Jimin. So che Jiyoon direbbe di no. Non è alla ricerca di relazioni." Dissi al mio amico.
Come per magia, Jiyoon entrò e si sedette al banco difronte al mio.
"Ciao Eunrhee, Jimin." Salutò lei mettendo la borsa sul pavimento. Jiyoon e Jimin non erano proprio amici, ma Jimin provava dei sentimenti per lei da quando si sono conosciuti. Mi girai verso Jimin.
"Glielo chiederò, ma solo perché so che tu faresti la stessa cosa per me. Ora fai uno sforzo e parlale." Mi sedetti correttamente e lo guardai.
Mi fece i pollici in su.
"Uh, Jiyoon? Come va con il compito?" Chiese Jimin e spinse i suoi occhiali rotondi il più in su possibile sul suo naso.
"Lo trovo abbastanza difficile. Strano, vero? Sto facendo questo corso da tre anni e il vero ultimo compito non credo di riuscirlo a finire." Sembrò sorpresa.
"Ti posso aiutare se vuoi. Io ho quasi finito il mio." Le suggerì lui.
"Sarebbe perfetto. Lascia che ti dia il mio numero, così possiamo organizzarci per un incontro alla biblioteca dell'università, un giorno di questa settimana." Staccò un pezzetto di carta dal suo taccuino e scrisse il suo numero per poi darlo a Jimin che lo prese molto volentieri.
"Grazie, ti chiamerò sicuramente." Chinò leggermente la testa e mise il foglietto nello zaino.
Tutti si zittirono quando il professore entrò in aula. Ci tratta come studenti delle superiori, anche se lui avrà solo qualche anno in più di noi. Alcuni sono addirittura più vecchi.
"Taewoon, oggi riceveremo i nostri risultati del test? Chiese Jimin.
"Se mi lasci spiegare cosa faremo oggi, lo scoprirai." Rispose Taewoon in tono sarcastico aggrottando le sopracciglia. Io e i miei amici ci guardammo roteando gli occhi dato che pensavamo tutti la stessa cosa.
~~~~~
"Namjoon, come ti senti oggi?" Gli domandai poco dopo essere entrata nella sua stanza.
"Mi sento bene perché oggi é il nostro decimo anniversario di divorzio." Disse Namjoon mentre raggiunsi lo scaffale per le sue pillole.
"Wow. Sono già 10 anni?" Mi finsi sorpresa. Regola numero uno, nell'ospedale bisogna andare avanti con qualsiasi stato del paziente.
"Sì, non posso essere più felice di così." Disse. Sorrisi lievemente e gli diedi le sue medicine per poi uscire dalla stanza senza dire nulla. Mi diressi verso la camera di Yoongi e bussai alla porta, entrando lentamente.
"Sono Eunrhee." Dissi canticchiando.
"Nulla di sorprendente." Disse lui derisoriamente con un tono acuto. Presi la sua scheda e mi sedetti dall'altra parte della stanza.
"Okay Yoongi, continuiamo la conversazione di ieri. Parlami della tua situazione." Dissi rigirando la penna tra le dita. Fece un lungo sospiro.
"Beh, come già sai, ero a militare. Sono andato a salvare il mio migliore amico, Kim Taehyung, da una granata che stava per esplodere, ma prima che potessi farlo, una bomba a gas mi è stata lanciata contro e mi ha causato uno svenimento. Mi sono svegliato e non riuscivo più a vedere. Quel giorno, ho perso la vista e il mio migliore amico." Mi disse con un espressione in viso alquanto indecifrabile, ma si poteva sentire dalla sua voce quanto stava male.
"Hm. Cosa hai provato a fare per combattere il tuo trauma?" Chiesi.
"Bere whiskey, quello che mi hai portato via. Ora riesco a sentire tutto e non mi piacciono queste emozioni. Non mi sentivo in questo modo da... Perché mi state torturando in questo posto?" Sbuffò lui.
"Questo posto non è pensato per torturare. È pensato per guarire. Tu hai bisogno di guarire da quello che-" fui interrotta dalla porta che venne aperta, rivelando Seokjin e Hoseok.
"Abbiamo bisogno voi due fuori ora. Andiamo nel mio ufficio." Disse il mio capo. Hoseok andò da Yoongi e lo guidò fuori dalla stanza.
"Cosa è successo, Jin?" Gli chiesi camminando accanto a lui.
"Ve lo spiegherò quando sarete entrambi nel mio ufficio." Ci dirigemmo tutti verso l'ufficio di Jin e prendemmo posto dove ci sedemmo ieri. "Yoongi, dal momento che sei nuovo qui, abbiamo pensato che non ti sei ancora sistemato bene." Iniziò Jin. "Non abbiamo più camere libere e c'è un paziente che necessita di stare qui."
"Jin, sei serio?" Lo guardai con sguardo arrabbiato, infastidita dalla sua proposta. "Non puoi farlo! È ridicolo!"
"Calmati, Geparlys." Sospirò Yoongi.
"No! Dove andrà Yoongi, Jin? È un paziente che ha bisogno di aiuto." Brontolai.
"Eunrhee! Se stai tranquilla, spiegherò quello che succederà." Jin alzò una mano per zittirmi. "Ho prenotato una camera nel migliore hotel qui a Seoul per lui in modo da rimanere lì tre settimane fino a quando la nostra ristrutturazione sarà completa. Ho-"
"Chi starà con lui?" Lo fermai.
"Jun Eunrhee! Silenzio per favore!" Alzò la voce. Fu qualcosa che non ebbi mai sentito, ma credo che ci sia una prima volta per tutto.
Fece una pausa, calmandosi. "Se vuoi, puoi stare te lì con lui. Sapendo quello che stai passando a casa, credo sia meglio anche per te, ma la scelta è completamente tua."
"Non hai bisogno di ripeterlo! Lo farò." Risposi fermamente.
"Almeno l'hotel sarà più comodo che qui." Disse Yoongi.
"Hoseok, portali per favore all'hotel." Ordinò Jin alla guardia di sicurezza.
"Certo. Andiamo." Disse Hoseok aiutando Yoongi ad uscire dall'ufficio. Entrammo nella sua auto e passammo prima a casa mia in modo da poter prendere alcune delle mie cose.
"Junkookie! Assicurati di non combinare casini mentre sono via, okay?" Gli dissi sul punto di uscire dalla porta.
"Noona, per favore non lasciarmi solo." Piagnucolò Jungkook. Si comporta come un bambino di otto anni.
"È solo per tre settimane. Se non vuoi stare qui, vai a casa di Jimin.  Adora averti intorno."
"Ma... È un tuo amico." Si lamentò.
"Jungkook!" Sbattei un piede a terra.
"Okay, troverò un posto dove andare."
"Grazie. Stammi bene." Baciai la sua fronte e lentamente uscì, portandomi dietro la valigia. Arrivammo presto all'hotel e ci diedero la chiave della camera. Non c'era solo l'ingresso, ma la stanza era qualcosa di cui parlare. C'era una cucina con una sala da pranzo, un salotto, una camera e un bagno nella camera. Quando iniziammo a sistemare le nostre cose, Hoseok venne a parlarci.
"Quindi, dovrei venire qui e controllarvi ogni tanto per essere sicuro che non ci siano problemi di alcun genere. Eunrhee, se hai bisogno di qualcosa, assicurati di chiamarmi."
"Non ho il tuo numero." Mi prese il telefono e ci fece qualcosa, poi me lo ridiede.
"Adesso sì." Mi fece l'occhiolino e se ne andò, lasciando me e Yoongi in piedi e a disagio al centro della grande camera d'hotel.
"Ti... Ti ha appena fatto l'occhiolino?" Chiese Yoongi divertito. Sul suo viso si stava formando un largo sorriso.
"L'ha fatto." Confermai, arrossendo.
"Woah! Entra, Geparlys." Esclamò cercando il divano con il suo bastone. Si sedette appena lo trovò e fece un respiro profondo. "Non stai indossando Sweet Sensation oggi?"
"No. Ho dimenticato di mettermi il profumo. Mi sono svegliata tardi." Brontolai mentre mi sedetti accanto a Yoongi.
"Spero che tu ce l'abbia. Assicurati di metterlo tutti i giorni, altrimenti puzzi." Roteai gli occhi al suo commento.
"Cosa vuoi fare per le prossime tre settimane?" Chiesi, ignorando il suo insulto.
"Beh, stasera potremmo andare fuori a cena."

4 Senses || Min Yoongi [Traduzione italiana]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora