Capitolo 6

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Eunrhee

È passata poco più di una settimana, il che vuol dire che ho ancora circa una settimana e mezza prima che Yoongi torni nella sua camera d'ospedale e io a casa mia.
Per tutto il tempo in cui eravamo qui si comportava come un piccolo stronzo viziato, ma finiva tutto con delle tranquille chiacchierate da parte sua. Non posso fare altro che accontentarmi.
Quello che disse era vero - sarei finita per innamorarmi di lui.
"Eunrhee-ah! Oggi voglio fare qualcosa." Piagnucolò con la bocca piena di crepes.
"Cosa vuoi fare?" Chiesi, sedendomi di fronte a lui.
"Voglio incontrare tuo fratello." Affermò.
"Jungkook? Perché?" Aggrottai le sopracciglia mettendo delle fragole sopra le mie crepes.
"Perché tu parli di lui tutto il tempo. Voglio conoscerlo." Yoongi scrollò le spalle, cercando di trovare l'ultimo pezzo di crepes nel suo piatto.
"Uh, certo. Lo chiamo e gli chiedo se vuole venire qui." Tirai fuori il telefono e digitai il suo numero.
"Ne è passato del tempo da quando mi hai chiamato, scema." Jungkook rispose, educato come sempre.
"Yah, vuoi venire qui? Yoongi vuole incontrarti." Sogghignai.
"Va bene, ma sono con Jimin." Mi disse.
"Non importa. Portalo con te, e digli di portarmi i compiti delle lezioni di Taewoon."
"Okay. Ciao scema."
"Ciao porco." E chiuse la chiamata.
"Voi due siete i fratelli più dolci di sempre." Yoongi ridacchiò, cercando ancora le crepes.
"Yoongi, non ci sono più crepes nel tuo piatto." Confermai quando si intristì.
"Tieni, puoi avere il resto delle mie. Non ho più fame." Spostai il mio piatto davanti a lui e il sorriso tornò, rimpiazzando la tristezza.
Le mangiò lentamente e dopo mi avvertì che stava andando a farsi una doccia.
Lo portai in bagno e impostai il getto dell'acqua, dopo uscì lasciandogli fare il resto da solo.
Ricevetti un messaggio da Jungkook dicendo che era nell'hotel.
"Yoongi, Jungkook è all'entrata. Vado a prenderlo. Torno subito." Alzai la voce cercando di farmi sentire.
"D'accordo." Urlò in risposta. Corsi velocemente fuori dalla camera e presi l'ascensore fino al piano terra. Vidi Jungkook e Jimin e li feci un cenno con la mano.
"Hey ragazzi." Li salutai abbracciandoli.
"Ho appunti e novità." Sogghignò Jimin.
"Voglio sapere!" Andai su di giri.
"Ho chiesto a Jiyoon di uscire e ha detto di sì. All'inizio ha un po' esitato, ma alla fine ha accettato. Domani abbiamo un appuntamento." Il suo sorrisino si allargò.
"Sono sorpresa, ma congratulazioni. Sono felice per te."
"Te l'avevo detto che il fascino di PJ avrebbe funzionato." Roteò gli occhi.
"PJ..? Pigiama?" Farfugliai confusa.
"Park Jimin." Mi guardò come se fossi ignorante, cosa che ero in quella situazione.
"Allora, come sta Yoongi?" Chiese Jungkook, ignorando completamente la conversazione tra me e Jimin.
"Lo stai per scoprire." Dissi quando le porte dell'ascensore si aprirono. Mi seguirono fino alla stanza ed entrarono dopo di me. Sentì il getto della doccia spegnersi seguito da un forte botto. Andai verso il bagno per controllare e bussai alla porta. "Hai bisogno di aiuto?"
"Um... Sì. Non so cosa abbia fatto." Rispose Yoongi.
"Sto entrando. Non preoccuparti, chiudo gli occhi." Lo avvisai prima di aprire la porta. Chiusi gli occhi e tastai un po' in giro. Trovai l'asciugamano e lo passai a Yoongi. "Ecco il tuo asciugamano." Aspettai che lo prese. Sentì che se lo mise addosso.
"Puoi guardare ora." Mi disse e aprì gli occhi. Mi guardai in giro.
"Hai rotto la mensola." Risi.
"Colpa mia." Ridacchiò camminando in avanti. Gli porsi il suo bastone bianco e lui andò nella camera da letto. Tornai in soggiorno da Jungkook e Jimin.
"Dovrebbe tornare tra poco. Volete qualcosa da mangiare o bere?" Chiesi ed entrambi scossero la testa. "Va bene." Sospirai.
"Oh! Devo dirvi che ho una specie di cotta per lui." Sussurrai.
Jungkook roteo gli occhi e Jimin fece una breve risata isterica. Li guardai in cagnesco.
"Lo sapevo che sarebbe successo. Da quando sei entrata in casa e mi hai parlato del 'nuovo paziente carino', avevo già capito che ti saresti innamorata di lui." Jungkook spiegò la sua ipotesi.
"Yah! Non sono innamorata di lui. Ho solo una cotta per Yoongi. Succede quando vivi con un maschio attraente con la tua stessa età."
"Vivi con lui da solo una settimana e mezza."
"E hai detto che i ragazzi sono dei pervertiti." Presi due cuscini e gli lanciai ai due.
"Se volete continuare a giudicarmi, allora potete andarvene." In quel momento Yoongi aprì la porta e camminò verso di noi. Mi alzai e lo aiutai a sedersi sul divano.
"Ciao. Sono Min Yoongi. Felice di conoscervi." Si presentò.
I due ragazzi strinsero la mano a Yoongi.
"Ciao. Sono Jeon Jungkook. Il fratellastro di Eunrhee. Stessa madre, padre differente."
"Sono Park Jimin." Disse semplicemente. Sembrava che cercavano tutti di conversare.
Ridemmo per tutto il tempo in cui erano qui. Era bello vedere Jungkook e Yoongi legare tra loro. Amavo guardare il sorriso di Yoongi, perché non lo faceva spesso.
Il mio telefono iniziò a squillare inaspettatamente, rovinando quel momento perfetto.
"Torno subito." Mi scusai e andai in bagno per rispondere. "Appa?"
Fu la prima volta che mi chiamò per primo.
"Eunrhee! Non verrò in Corea del Sud per parecchio. Non posso." Rispose.
Sarebbe stato più carino se avesse detto qualcosa di più bello.
"Oh... Okay." Abbassai la voce.
"Mi dispiace piccola. Ti voglio bene." E attaccò.
"Perchè continuo a provarci con lui?" Mi chiesi prima di tornare nel salotto.
"Mi sono divertito, ma dobbiamo andare. Non voglio arrivare a casa troppo tardi." Jungkook guardò l'ora sul telefono e spalancò gli occhi. Guardò me e Jimin con uno sguardo spaventato. Capì subito che c'entrava nostra madre. Conoscevo benissimo quello sguardo.
"Oh, Eunrhee. Questi sono tuoi. Taewoon non è molto.. contento della tua assenza." Jimin aprì la sua borsa e mi diede gli appunti delle lezioni.
"Bene. Grazie. Dii a Taewoon di andare a farsi fottere." Parlai nel tono più gentile che potevo avere. Però non suonò molto convincente. I ragazzi risero ancora, nonostante potessero dire che qualcosa non andava.
Nessuno osò chiedere.
Li accompagnai alla porta e sorrisi quando se ne andarono. Chiusi la porta con un verso di lamento e mi guardai intorno per vedere Yoongi guardare nella mia direzione.
"Che succede?" Chiese schietto.
"Cosa? Nulla. Perché me lo chiedi?" Mentii.
"Il tuo stato d'animo è cambiato all'improvviso... Chi era al telefono?" Continuò a impicciarsi.
"Era... Era mio padre. Mi aveva promesso che sarebbe tornato presto qui in Corea, ma mi ha chiamato dicendomi che non sarebbe venuto. Ma la cosa che mi ha fatto davvero male è quando ho risposto, non ha detto niente eccetto 'Eunrhee! Non verrò in Corea del Sud per parecchio. Non posso.' e mi fa così arrabbiare." Diedi sfogo ai miei sentimenti. "Oh, ciao Appa. Sto bene , grazie per averlo chiesto. Il lavoro va bene e ho quasi finito l'università." Dissi in tono derisorio.
"Probabilmente era occupato. Non puoi mai saperlo... Magari era l'unico momento in cui poteva chiamarti." Yoongi attirò la mia attenzione. Mi fermai e pensai.
"Oh, hai ragione... Ma ancora." Sbuffai. Si alzò e cercò di raggiungermi, per poi posare la sua mano sulla mia spalla.
"Non pensarci troppo. Verrà a trovarti quando potrà." Lo strinsi in un abbraccio. "Perchè mi stai toccando?"
"Scusami. Ho solo bisogno un po' di conforto." Sussurrai nel suo collo. Rimase immobile per poco prima di rispondere all'abbraccio e avvolgere le sue braccia intorno a me. Mi strinse leggermente e rimanemmo in quella posizione per qualche secondo.
"Ti piace Jimin?" Sussurrò e lo spinsi via.
"Cosa?" Mi strozzai con la saliva.
"Ti piace Jimin?" Ripeté.
"Diamine no! È solo un nostro ottimo amico. Mio e di Jungkook." Mi lasciai sfuggire una risatina.
"Okay, bene... Ma credo che gli piaci." Condivise la sua opinione.
"Yoongi! Hai confuso! A Jimin piace la mia migliore amica e a me piaci t- piace Tuan...Sì, Mark Tuan dei Got7" Rapidamente corressi il mio stupido errore, arrossendo con gli occhi spalancati.
Sperai che non se ne fosse accorto... Ma era quasi improbabile.
"Mark Tuan? È la tua unica cotta?" Provò a trattenere le risate.
"Sì... Non sono una ch-"
"Risparmiatela, Geparlys. Ti ho sentita parlare con Jimin e Jungkook della tua piccola cotta." Sorrise, alzando un sopracciglio. Spalancai la bocca e rimasi lì, immobile. "Non sentirti in imbarazzo. Lo sapevo che sarebbe successo... Volevo che sarebbe successo." Ridacchiò.
"Min Yoongi! A volte mi chiedo dove prendi tutta questa confidenza." Gli diedi uno schiaffo leggero sul braccio.
"Faccio solamente quello che voglio. Non me ne frega un cazzo. Sono troppo accecato per vedere i nemici." Mosse la sua mano nell'aria e si girò intorno per cercare il divano.
"Tu sei la vera scema in questa stanza d'hotel. Non io."
"Lo sai, riesco a sentire la tua paura."
"Oh davvero? E di cosa odora esattamente?" Lo sfidai, incrociando le braccia e portando il peso su una gamba. Non so da dove tirai fuori tutto quel coraggio...
"Geparlys' Sweet Sensation e... sudore."

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Sono dovuta passare da Yoo Youngjae dei B.A.P a Mark Tuan dei Got7 altrimenti la frase non avrebbe avuto alcun senso.

4 Senses || Min Yoongi [Traduzione italiana]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora