Capitolo 10

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Eunrhee

"Ora qualsiasi cosa sto per dirvi, deve rimanere un segreto. Non dovrete dire nulla a chi lavora qui. Non dovete dire nulla a chi vive qui. Neanche a Hoseok. Capito?" Disse Jin alzando un sopracciglio e guardandomi serio. Annuì mentre Yoongi mormorò qualcosa di incomprensibile. "Non può fregarmene di meno se vi frequentate. Non sono il tipo di persona che rovina la felicità altrui. Io creo la felicità. Faccio questo lavoro perché voglio vedere le persone felici. Se rovinassi la vostra relazione, sapete quanto mi sentirei male? Non sarebbe da me. Non sarebbe ciò che sono. Andate e rimanete insieme, fatelo segretamente però. Nessuno è autorizzato a saperlo, altrimenti le autorità verrebbero da me e mi farebbero il culo. Capito?"

"Tu... Cosa?!" Strillai.

"Sta zitta Geparlys. Devi essere sempre la più rumorosa?" Ridacchiò Yoongi, sorrisi.

"Ma per favore. Tu non sai ancora quanto posso diventare rumorosa." Borbottai coprendomi subito la bocca con le mani. "Oddio, non intendevo quello." Spalancai gli occhi guardando l'espressione di Jin. Rimase immobile. Eravamo tutti e tre seduti in silenzio. Aspettando che qualcuno iniziasse a parlare.

"Beh, questo è imbarazzante." Disse Jin.

"È imbarazzante solo se lo rendi imbarazzante." Continuò Yoongi.

"Rimprovera la tua ragazza per questo."

"Hey!" Mi lamentai stringendomi nelle spalle.

"Quindi, sei completamente d'accordo con il fatto di noi due insieme?" Chiese Yoongi per confermare ciò che è stato detto in precedenza.

"Sì, ma tenetevelo per voi. Non andate in giro a dirlo a chiunque, altrimenti verrei licenziato. Anche il capo ha un capo." Annuì Jin.

Wow, sono così... Scioccata. Grazie Jin, vale molto per me ciò che stai rischiando." Lo ringraziai afferrando la mano di Yoongi.

"Sì, sì, va bene. Ora ditemi com'è successo." Appoggiò la testa sulle mani precedentemente unite. I gomiti erano appoggiati sulla scrivania.

"Cosa vuoi sapere?" Alzai un sopracciglio.

"Eunrhee la pabo ha pensato bene di raccontare i suoi sentimenti al fratello e all' amico quando io ero nell'altra stanza... Sono cieco, non sordo." Guardai male il mio ragazzo, senza che lui sapesse. Raccontammo il resto della storia a un Jin curioso, che sembrava pure felice per noi. Ho addirittura pensato che io e Yoongi fossimo nei guai in certi momenti.

Lasciammo l'ufficio di Jin dopo la nostra chiacchierata, e Hoseok corse verso noi.

"Cos'è successo?" Chiese preoccupato. Sembravamo tristi e arrabbiati: regola di Jin.

"Io... Rimarremmo entrambi qui, ma non potremmo più frequentarci." Sospirai abbassando lo sguardo.

"Oh... Mi dispiace. Sono qui se volete parlarne con me." Cercò di tirarci su il morale.

"Grazie Hoseok. Sei proprio un bravo ragazzo." Sorrise Yoongi. Hoseok tornò a fare ciò che faceva prima, così portai Yoongi nella sua camera.

Hoseok

Entrai nell'ufficio di Jin senza preoccuparmi di bussare.

"Quindi?" Chiesi.

"Ho chiamato le autorità. Yoongi non starà qui ancora per molto." Sospirò sconfitto.

"Bene, quando tutta questa faccenda sarà finita, avrò finalmente una possibilità con Eunrhee... Lo sapevo che si sarebbe innamorata di quel cieco alcolizzato." Borbottai arrabbiato.

"Non è giusto, Hoseok. È crudele." Disse spaventato, come se lo stessi per picchiare.

"Non è giusto che un paziente stia con un dipendente. Quello che stiamo facendo è corretto!" Quasi urlai, ma mi ricordai delle pareti sottili.

"Ma, non puoi rovinare la felicità di qualcuno solo per i tuoi comodi. E se Eunrhee non ti vorrà? Allora tutto quello che stai facendo risulterà inutile."

"Farò ciò che sarà necessario."

Yoongi

"Grazie per le ultime tre settimane. Ha significato molto per me averti al mio fianco." Aspettai che Eunrhee mi baciasse. E fece come mi aspettavo. Significa molto per me. Le devo tutto; mi ha salvato la vita. Sì staccò e sentii la sua mano sul mio viso.

"Ti amo... Molto più di quanto mi aspettassi. Infondo sei una buona persona. Hai solo bisogno di trovare la tua strada." Stava accarezzando il mio viso. Appoggiai la testa sulla sua mano.

"Vorrei poterti vedere." Sussurrai, arrabbiandomi per il fatto di non poter fare nulla di normale con lei.

"Non dirlo. Se non fossi cieco, non ci saremmo sicuramente mai incontrati perché non saresti mai venuto qui. È un punto a favore per te." Ridacchiò lei.

"Tu-" fui interrotto da qualcuno che bussò alla porta. Sentì Eunrhee alzarsi per aprire.

"Chi siete?" Chiese lei. Sentii chiaramente confusione nella sua voce.

"Siamo qui per portare Min Yoongi in un nuovo ospedale, a causa di una relazione con l'infermiera Jun Eunrhee."

"Cosa?!" Sia io che Eunrhee alzammo la voce.

"Scusate, ma non possiamo negoziare su questa faccenda. Dobbiamo portarlo via ora." Disse l'uomo con la voce profonda. Scossi la testa.

"No, non vado da nessuna parte." Mi lamentai "sto bene qui. Non potete portarmi via." Incrociai le braccia come un bambino.

"Senti, ragazzo. Come ho detto prima non abbiamo intenzione di negoziare. Ti trasferiremo. Punto." Sentii delle mani ruvide e grandi prendermi e alzarmi.
Iniziai ad urlare.

Eunrhee

"Non potete farmi questo! Non toccarmi! Ti ordino di lasciarmi!" Il mio ragazzo urlò contro ai due uomini che lo stavano porta di fuori. Io mi limitai a seguirli facendo molte domande, alle quali venni puntualmente ignorata. Vidi Hoseok accanto all'ufficio di Jin con un espressione indecifrabile sul viso. Ci rimasi molto quando lo vidi andarsene.
Solitamente in una situazione del genere sarebbe corso ad aiutare.

"Per favore, lasciatelo qui. Non ha fatto nulla di male" cercai di convincerli, ma dalle esperienze precedenti, sapevo che non ero abbastanza persuasiva. Cercai di catturare l'attenzione di una guardia lanciandomi letteralmente tra le sue braccia, ma facendo così caddi sul pavimento. Gemetti dal dolore.

"Cos'era quello? Eunrhee? Stai bene?" Sì impanicò Yoongi. Riuscii a sentire il suo respiro pesante mentre erano sempre più vicini all'uscita e lontani da me.

"Sto bene. Verrò a visitarti presto." Baciai le punte delle dita e le portai verso Yoongi, il quale era troppo lontano e non avrebbe capito comunque ciò che stavo facendo. Sperando che il bacio lo avrebbe aiutato e lo avrebbe tenuto lontano da pericoli.

"Jun Eunrhee, ti è vietato visitarlo per due anni." Urlò una guardia, spaventandomi. Spalancai gli occhi all'udire della notizia. Rimasi seduta sul pavimento, guardandoli uscire dall'edificio. Il petto mi faceva male, come se qualcuno ci avesse messo una bomba all'interno.
Quando l'avrei visto ancora?

Mi alzai dal pavimento, lasciando il mio cuore in mille pezzi lì. Andai nella camera di Yoongi, nella quale non ci era rimasto neanche un'ora. Mi sdraiai sul letto e piansi. Non sapevo neanche dove l'avessero portato, e comunque, non sarei potuta andare da lui per due anni.

Sentii dei passi correre lungo al corridoio e dei respiri pesanti. La persona sembrava essersi fermata davanti alla porta. Essa venne aperta lentamente e non guardai neanche chi fosse entrato.

"Eunrhee!" Mi chiamò. Era Jin. Mi alzai dal letto e andai verso di lui.

"Come hai potuto?!" Urlai picchiandolo. "Hai detto che avevi accettato la situazione e che non ti importava che stessimo insieme. Ti abbiamo detto tutto, e tu hai spifferato tutto alle autorità. Perché cazzo l'hai fatto?!"

"Yah, yah, yah!" Urlò cercando di fermare le mie mani che erano in modalità Donkey Kong. "Non sono stato io. È stato Hoseok. Lui è... Segretamente ossessionato di te tipo. Voleva togliere Yoongi da in mezzo alla strada, in modo da averti più facilmente. Se vuoi sapere dove si trova Yoongi, sta nel centro di ricovero St. John of God, e se vuoi visitarlo, di che sei la sua sorellastra e cambia il tuo nome."

4 Senses || Min Yoongi [Traduzione italiana]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora