Capitolo 5

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Eunrhee

"Yoongi... Svegliati... Ho preparato la colazione." Dissi dolcemente muovendolo piano. Aprì leggermente gli occhi e brontolò, girandosi dall'altra parte.
"Che cosa hai fatto?" Disse con il viso schiacciato sul cuscino.
"Ho fatto le crepes." Replicai.
Si alzò lentamente, ma si portò le mani alla testa.
"Ho mal di testa." Yoongi sbuffò dolorante.
"È perché hai bevuto la scorsa notte. Perché l'hai fatto?" Cercai di fargli venire i sensi di colpa, ma non ero la migliore in quello.
"Perché ho fatto un sogno sul passato! Come pensi che me la cavo di solito, idiota? Non ci vuole una grande scienza per capire perché bevo." Urlò.
"Non c'è bisogno di urlarmi contro. Sto solo cercando di aiutarti! Se non ti abbandoni alle tentazioni sarà più facile per te. Ora vieni e mangia. Ti aiuterà con il mal di testa." Sospirai.
"Come fai a sapere cosa aiuta con l'alcol?" Incrociò le braccia e alzò un sopracciglio.
"Um... Perché lavoro con alcolisti." Esitai.
"Perché hai esitato, Geparlys?" Domandò.
"Vieni e mangia prima che ti porto di peso in cucina." Mi trattenni.
"Sta zitta cazzo. Non sei capace di prendermi di- Peso! Mettimi subito giù!" Urlò. Durante la sua frase, lo presi e lo portai in cucina, facendolo sedere al tavolo per due.
"Scusa, cosa stavi dicendo? Non potevo sentirti a causa delle tue urla da ragazzina." Ridacchiai.
"Tu... Sei una bambina speciale, Geparlys." Yoongi provò a restare serio, ma non riusciva a smettere di ridere.
"Ora mangia. Non ho voglia di imboccarti." Alzai le sopracciglia quando obbedì.
Iniziò a sorridere mentre masticava. "Cosa? Perché stai sorridendo?" Chiesi.
"Sono molto buone." Si complimentò, fissando il piatto.
"Ne sono onorata."
"Non dovresti, perché d'ora in poi dovrai farmele tutti i giorni per colazione."
"Che succede se non lo faccio?" Lo sfidai.
"Non avrai una bella cena." Sogghignò.
"Perché sei così ingiusto, Min Yoongi?" Sbuffai.
"Non sono ingiusto, sei solo sensibile, Jun Eunrhee."
"Sta zitto e mangia le tue crepes."

~~~~~

"Siediti qui." Dissi a Yoongi aiutandolo a sedersi su una poltrona.
"Perché dobbiamo farlo di nuovo? Cos'altro hai bisogno di sapere?" Brontolò per la nona volta solo quel giorno. Erano solo le 11.
"Perché ho bisogno di vedere i tuoi progressi tutti i giorni. Fa parte del mio lavoro." Spiegai al ragazzo.
"Non puoi solo osservarmi giornalmente e vedere come reagisco quando si parla di quello? Odio parlarne perché mi rende più depresso, e questo vuol dire che voglio bere di più. Quindi, che ne dici di mettere via il tuo quadernetto, o qualsiasi cosa tu abbia lì, e facciamo qualcosa di non noioso e depresso? Qualcosa di più produttivo e buono per la mia salute." Presi velocemente nota di quello che disse e chiusi il mio libretto.
"D'accordo. Andiamo al parco allora." Lo aiutai e circondai il suo braccio con il mio mentre muoveva il bastone per capire l'ambiente intorno a lui.
Lasciammo l'hotel e attraversammo la strada per arrivare al parco deserto.
"Sembra bello." Commentò Yoongi.
"È abbastanza carino." Sorrisi respirando l'aria fresca.
"Eu-Eunrhee? P-Puoi gentilmente, forse... spiegarmi cosa c'è intorno?" Chiese timidamente.
"Certo. Allora, proprio davanti a te ci sono due altalene. Una per i bambini piccoli, e una per quelli più grandi. Sono abbastanza sicura che il colore originale della pittura fosse blu, ma la maggior parte è andata via e ora, è solo metallo arrugginito.
Dietro le altalene, c'è una casetta abbastanza alta, con il tetto rosso sbiadito e le pareti di legno. C'è un lungo scivolo giallo che la circonda." Guardai Yoongi, aveva gli occhi chiusi. Stava respirando piano, con la bocca socchiusa. "Sotto alla casa ci sono diversi tipi di giochi per bambini. Questo è quello che penso siano."
"Um... Accanto alla casetta, ci sono delle sbarre leggermente basse. Probabilmente se provassi a camminarci sotto ti faresti male alla testa." Ridacchiai immaginandomi la scena. Mi voltai ancora una volta verso di lui, stava ridacchiando silenziosamente. "Alla tua sinistra, c'è un grande campo di calcio e l'erba è verdissima. Le porte sono arrugginite, ma non quanto le altalene. Si può ancora dire che la pittura è bianca. Dopo, alla tua destra ci sono io, ma se non fossi seduta qui, ci sarebbe l'hotel. È grande e molto più stravagante dell'interno che però è comunque bellissimo." Finì di spiegare quello che ci circondava e prestai tutta la mia attenzione su Yoongi. Sul suo viso c'era un largo sorriso.
"Ucciderei per vedere solo un giorno in più." Morse le sue labbra cercando di smettere di sorridere, ma colpì lievemente la sua bocca con la mano.
"Yah, non nascondere il tuo sorriso. Sei molto carino quando sorridi." Lasciai un sospiro quando rividi il suo bel sorriso.
"Eunrhee-ah. Posso chiederti una cosa?"
"Certo. Puoi chiedermi tutto quello che vuoi."
"Credi che migliorerò?"
"Yoongi, certo che lo credo. Non sono sicura al 100% sulla tua vista, perché non sono un oculista, ma so che il tuo stato mentale si riprenderà. Hai sconfitto la tentazione di bere, e sei capace di dormire senza avere incubi su Taehyung. Hai imparato a rimanere calmo e non ti arrabbi quasi mai. Continuerò ad aiutarti nonostante tutto." Lo rassicurai.
Tastò la panchina e dopo aver trovato la mia mano si fece strada verso le mie spalle, circondandole con il suo braccio.
"Grazie. Lo so che mi comporto malissimo, ma apprezzo davvero quello che stai facendo per me."
"Non sei anche bipolare, vero?" Scherzai.
"Yah! Sto cercando di essere gentile. Prendere o lasciare." Urlò mentre risi.
"Sto scherzando. Calmati." Scossi la testa e lui mi strinse maggiormente.
"Sei simpatica e calda." Tirò su col naso.
"Hai freddo?" Chiesi. Lui annuì.
"Torniamo in hotel allora." Tolsi il suo braccio e dopo essermi alzata mi riattaccai a lui accompagnandolo all'interno dell'edificio.

4 Senses || Min Yoongi [Traduzione italiana]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora