capitolo 18

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La lezione inizió e fu davvero molto complessa nonostante gli anni passati a danzare nella sua cittá. Elisabeth avevo i muscoli a pezzi ma amava la sensazione di libertá, di leggerezza che la danza riusciva a trasmetterle. Osservó i suoi compagni erano davvero bravi , dovevano aver fatto anni e anni di pratica per avere una resistenza e una forza così perfette. La maestra Balanchine continuava a ripetere di impegnarsi e nonostante i mille esercizi continuava ad essere perfetta nella sua eleganza e nel suo aspetto. Finalmente la prima lezione del giorno era terminata , ora aveva circa due ore per fare ció che voleva e per divertirsi. Decise di chiamare Fede su skipe... Iniziarono a parlare.
E- Amore, finalmente oggi mi manchi più degli altri giorni .
F- anche tu , dimmi come sta andando lì... Tutto bene hai bisogno di qualcosa?
E- di te ...
F- ti amo.
Ad un certo punto la porta della stanza si spalancó e ne entró Jason stremato per la lezione di filosofia . Urló ma questa è vita?! Fa un caldo tremendo e quelli nella stanza pretendono che io mi metta a capire il pensiero di Leonardo o come si chiama.
E-Scusa , ti spiacerebbe abbassare la voce forse non sai che fuori al mondo di Jeson ci sono altre persone.
J- che c'è siamo di pessimo umore oggi?
E- no , disturbi la chiamata con il mio ragazzo
J- oho scusate, non volevo ...
Si avvicinò ad Elisabeth per dare uno sguardo alla videochat .
E- è una conversazione privata questa .
J- infatti non mi interessa volevo solo guardare il tuo ragazzo marmocchia e direi che mel aspettavo peggio.
F- Eli , chi è quel tipo...
E- ehm , ora ti spiego...
J- zitta marmocchia , piacere Jason, suo compagno di stanza e non solo .
Si lasció sfuggire un risolino e poi aggiunse ora vado in bagno se vuoi puoi raggiungermi come ieri .
F- come ieri? , compagno e non solo che sta succedendo...
E- nulla è solo uno stupido che vuole farci litigare , ti richiamo quando lui non c'è a dopo .
Staccó la telefonata e decise di aspettate Jeson per parlare . Uscito iniziò a dire : senti , non so quale sia il tuo scopo ma non ho intenzione di farmi lasciare da Fede perché a lui ci tengo okay?
Jason non rispose afferó le chiavi ed uscì . Elisabeth non poteva permettere una tale mancanza di rispetto così prese le chiavi della stanza ed usci per seguirlo . Prima che la macchina di Jason potesse partire Elisabeth salì e Jason disse- scendi, non è il momento .
E- no , vengo anche io.
J- ti ho detto di scendere( aprì la portiera)
E- ed io ti ho detto di partire .
J- sei di coccio, ma almeno sta zitta che il tragitto è lungo e non ho intenzione di ascoltare la tua sdolcinata storiella con quello lì.
Elisabeth provó ad aprire bocca ma lui accese lo stereo e lei si arrese . Dopo pochi minuti si addormentó , fin quando Jeson non la chiamó per dirle che erano arrivati . Scesero dall' auto , e Jason le disse di seguirlo . Era buio non si vedeva nulla tanto che Elisabeth cadde , Jason le prese la mano e ripresero a camminare . Giunsero davanti una grotta e Jason le chiese di non fare domande ... Entrarono.
Dopo aver percorso qualche chilometro si ritrovarono dinanzi uno splendido laghetto scavato tra le rocce che creava una specie di piccola piscinetta. I raggi della luna splendevano sull acqua cristallina e limpida ... Elisabeth capì che pochi conoscevano quel posto e che lì la natura era al sicuro dalla mano dell'uomo. Jason andó a sedersi lì vicino e fece segno ad Elisabeth di avvicinarsi.
J- questa è la pozza della luna .... È il mio posto preferito quello dove vengo per sfogarmi o per fissare le stelle .
E- come conosci questo posto?
J- qui, mi ci portó mio padre , prima che ... Insomma...che morisse
E- scusa non lo sapevo mi dispiace
J-tranquilla non potevi saperlo, comunque mi ci portó perché è qui che conobbe mia madre ed è qui che si baciarono per la prima volta . Mia madre mi ha sempre raccontato che questo posto è magico , beh non magico nel senso bididibodidibu ma nel senso che se desideri intensamente qualcosa ed esprimi il desiderio a mezzanotte quando la luna punta esattamente al centro di questa pozza, allora il tuo desiderio si avvera.
E- uau è così romantico e un po' misterioso al tempo stesso ,mi piace .
J- in estate a volte vengo qui e faccio il bagno di notte , è stupendo ti senti libero, piú sicuro e privato di ogni paura o ansia . Sai questo è l unico posto in cui mi sento protetto.
E- è fantastico, davvero.
Pian piano le loro mani scivolarono l' una verso l' altra sino ad intrecciarsi mentre i loro sguardi un po' arrossati fissavano quella meraviglia incantata. Elisabeth appoggió la testa sulla parete della grotta e dopo poco si addormentó . Jason continuó a fissare quelle acque così calme da tranquillizzare il suo animo e quando si accorse che Elisabeth si era addormentata sorrise pensando a lei come ad una bambina . Dopo un po' resosi conto che iniziava a farsi davvero tardi cercó di svegliare dolcemente Elisabeth e lei con lo sgaurdo avvolto dal sonno si alzó e lo seguì. In macchina , Elisabeth cercó di restare in silenzio , ma all ' improvviso senza volere chiese: come mai , proprio stasera hai deciso di andare lì?
J- si ricomincia con le domande a quanto pare ... Ci vengo spesso ma stasera in particolare perché oggi sono 8 anni che mio padre , si beh hai capito.
E- scusa , non lo sapevo.
J - tranquilla , ma sulla tua lista di cose da fare , segneresti anche smettere di scusarmi per tutto ?
Elisabeth sorrise e mentre osservava la strada scorrere veloce si addormentó nuovamente . Dopo un' oretta , finalmente erano giunti agli appartamenti , Jason cercó di svegliare Elisabeth ma stavolta non funzionó , doveva essere proprio stanca... Così decise di prenderla in braccio e di portarla in stanza . La adagió lentamente sul letto e le tolse le scarpe ... Poi ripensó a quella serata e capì che quella ragazza permalosa , ficcanaso , non era poi tanto male .

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