Capitolo 23

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Jeson

-Una birra -

-ne ha già bevute tre ed è ubriaco non credo sia una buona idea bere ancora -

-ho detto un'altra- e con lo sguardo incenerì il barista.

X- Ti hanno mai detto che sei un arrogante ?

J: e tu chi saresti ?

X- piacere Leila , e tu saresti?

J : i tuoi genitori non ti hanno insegnato che non si parla con gli sconosciuti ?

L: beh , non mi sembri un maniaco .

J: e se invece lo fossi?

L: stai parlando con la prima in classifica di takewondo , non ti conviene a meno che tu non voglia finire in ospedale .

Jeson alzò lo sguardo e sorrise ... Sembrava una ragazzina sui 17 anni, carina ma modesta .

L: mh, hai finito di squadrarmi?

J: sembri una tipa strana ...

L: non sono io quella seduta ad un tavolo e completamente ubriaca alle sole nove di sera .

J: direi che non hai tutti i torti .

L: ti va di uscire e fare un giro?

Jeson fissava quella ragazza e cercava di capire come una come lei ,avesse avuto il coraggio di avvicinarsi ad uno come lei ...

L: allora ? per quanto devo attendere una risposta ?

J: si va bene e comunque sono Jeson e le porse la mano .

Lei ricambiò con un sorriso e si avviò verso l'uscita . Jeson pagò il conto e la seguì con un misto di curiosità ed incertezza .

La freschezza della sera  fu come un unguento per la pelle arrossata di Jeson e il piacevole venticello smorzó il silenzio creatosi . Per un momento Jeson aveva dimenticato Elizabeth , era completamente attratto dal velo di mistero che avvolgeva quella ragazza .

L- ti va di venire in un posto?

J- solo se dopo mi spieghi una cosa .

L- direi che è un compromesso che posso accettare .

J: allora cosa stiamo aspettando? Andiamo.

Cammminarono per circa una decina di minuti fin quando non si ritrovarono in un piccolo parco .

L-adoro  venire qui, da piccola mi divertiva raccogliere quei fiori e far finta di essere una principessa , mi arrampicavo su quella roccia e salivo su quell'albero  e fingevo di trovarmi nel mio regno , ricordo che mio padre fingeva di essere uno dei miei sudditi beh ,fin quando lui non mi ha abbandonato per trasferirsi con la sua nuova famiglia nel New Jersey.

J-mi spiace.

L- non gliene faccio una colpa , o meglio diciamo che non lo odio ... cerco solo di ricordarlo fino ai miei 10 anni e non oltre .

J: devi aver sofferto molto ...

L- sì, ma non mi va di parlarne .

J: e dimmi, perchè racconti questo ad un ragazzo che conosci da appena mezz'ora?

L- PERCHE mi sembri ....mhh...come dire ...un ragazzo che ha molto da dire .
J-e dimmi un po' , che ci fai qui con me a poche ore da san Valentino?
L-non sono fidanzata quindi non ho di meglio da fare e tu invece ?
J-beh io..
Mentre Jeson continuava la sua risposta Leila scoppió in una fragorosa risata .
J-perché ridi?
L-sto immaginando te con uno di quei peluche enormi e cioccolatini davanti la porta di una ragazza ahah.
Jeson fu trasportato dall'allegria di Leila e continuando con un sorriso malizioso rispose : Non credi sia il tipo?
L- ahahha beh Oddio non mi sembri il tipo , sarebbe una scena epica .
J- e tu non mi sembri una romanticona.
Leila raccolse una margherita e voltandosi si avvicinò a Jeson - non dó importanza a questo giorno , le persone dovrebbero dimostrare sempre quanto si amano e non una volta all'anno ... Non è troppo semplice così?
J- direi che hai la tua ragione .
Continuarono a parlare e ridere, sembravano in perfetta sintosia... Il tempo sembrava scorrere senza incertezza tra loro , non c'era timidezza , ridevano come amici di vecchia data , fin quando i loro visi si ritrovarono a pochi centimetri di distanza . Il cuore di entrambi batteva , il respiro di Leila era sempre più agitato , i loro occhi si fissarono attentamente per attimi che sembrano infiniti; Jeson ridusse la distanza appoggiando la sua fronte a quella di Leila , poteva sentire i battiti del suo cuore , alla luce delle stelle sembrava una dea , socchiuse gli occhi, le strinse la mano e la bació. Leila non si ritrasse  , ricambió quel bacio ... Accarezzó la guancia calda di Jeson e sentì quasi un vuoto alla pancia quando le loro labbra si divisero . Sembrava come uno di quei momenti magici che si vedono solo nei film , non erano imbarazzati e sembrava che la fine di quel bacio avesse fatto male ad entrambi . Leila sorrise debolmente abbassando lo sguardo , Jeson continuò a fissarla sentendo in lui la voglia di baciarla e riprovare quella sensazione . Si accorsero che le mani di entrambi erano strette le une alle altre. Allo scattare di quel bacio, entrambi avevano percepito un brivido lungo la schiena, un'emozione così forte da togliere il   fiato persino ad uno  come Jeson . Ma , improvvisamente qualcosa iniziò a bagnarli , Leila iniziò a ridere : dev'essere tardi , perché si sono accesi gli innafiatoi automatici , vieni o ci ammaleremo!!
Iniziò a correre verso l'uscita , Jeson sorrise guardandola, era così bella con i capelli bagnati. Lui stava così bene lì che non voleva  andare via , così la tiró verso sé e con un maggiore imbarazzo dopo aver atteso qualche secondo la bació . Quel bacio fu magico , diverso persino dal primo ... Era così puro , così delicato , così, così unico . Quasi non sentivano l'acqua bagnarli ,ormai erano zuppi d'acqua eppure tutto era estremamente perfetto . Quando Jeson dovette cedere e allontanarsi, lei le rivelò che aveva appena esaudito uno dei suoi desideri .
Jeson spostandole una ciocca dal viso le chiese quale fosse questo sogno realizzato .
L: baciare un ragazzo di cui mi fosse innamorata all'improvviso  sotto la pioggia .
J: beh non era esattamente pioggia ahaha ....ma comunque se ho  sentito bene ti sei innamorata di me all'improvviso .
L- hai presente quei colpi di fulmine? E poi siamo sinceri devi ringraziare il tuo profumo e queste fossette che ti ritrovi .
J-si molte si innamorano delle mie fossette eheh...
L-ah sì? Molte ?... Abbassò lo sguardo e il suo viso si trasformò in quello di una bambina a cui hanno negato una caramella.
Jeson rise come non faceva da molto le bació la guancia e continuò: anche io sono stato bene , non avevo mai provato un'emozione così , insomma vera . Non avevo mai baciato una ragazza senza averlo prima programmato , senza aver deciso prima di uscire con lei , senza essere trasportato dalla mente ma dal cuore .
L - si a molti faccio quest'effetto sai ...
Un velo che sembrava gelosia oscuró gli occhi di Jeson che strinse i pugni : chi sarebbero questi molti?!
L: ma nessuno sciocchino ahah ,volevo solo ricambiare la tua battuta sarcastica .
Jeson cercò di nascondere il suo fastidio dicendo - vendicativa la ragazza ... Ma ora andiamo dai è tardi . Accompagnó Leila e si avviò verso gli appartamenti , l'aria fresca  della notta lo stava aiutando a mettere  in ordine i suoi pensieri estremamente confusi . Era così strano tutto ciò che era accaduto nel giro di poche ore ... Quella stretta allo stomaco , quella mancanza che sentiva dopo solo due minuti , il cuore in fiamme al solo pensiero di  saperla con altri ,com'era possibile? Soprattutto perché proprio a lui? Forse il destino gli stava concedendo una chance nella notte dell'anno che aveva sempre più odiato?

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