Entró in casa cercando di non far rumore per non svegliare Elisabeth. Ma,appena richiuse la porta delle braccia gli strinsero la vita, Jason sospiró a contatto con quel tocco così familiare.
E-Dove sei stato ?! Perché non hai risposto al cellulare.Ero in pensiero per te.
J- ma che vuoi? Non devi essere partecipe dei miei spostamenti ne Voglio che tu lo sia.
E-capisco che tu sia arrabbiato e mi dispiace, ma dimmi con chi sei stato?
J-una nuova amica.
E-bravo complimenti, e dimmi quanto tempo hai impiegato per portarla a letto ?
J-cosa?! Ma chi cazzo credi di essere, la mia vita non ruota intorno a te fattene una ragione!
Senza dar il tempo ad Elisabeth di rispondere si chiuse nella sua stanza.
Le parole di Elisabeth gli risuonavano nella mente: "ERO IN PENSIERO PER TE ". Questo significava che ci teneva , che lei provava qualcosa, ma no come poteva significare questo, lei stava con quel pivello di Fede e lui non avrebbe mai potuto far nulla per cambiare quel destino.
Elisabeth nella sua stanza aveva capito che ormai quella situazione non era più sostenibile per lei per Jeson e soprattutto per Fede che non meritava tutto ciò. Lei lo amava, doveva amarlo, lui non era un semplice ripiego, lui era stata l'unica persona capace di farle capire che il secondo amore è davvero importante , è quello che ti fa dimenticare il primo e quello che ti da una speranza per amare: per amare ancora. Se solo lui fosse stato lì, se non ci fosse stata tutta quella distanza,se non avessero sbagliato ad inserire il nome di Jeson nel database ora lei sarebbe stata in stanza con una ragazza e il suo rapporto con Fede sarebbe stato al sicuro.drin...drin...
"Amore mio,tra meno di qualche ora sarò lì al tuo fianco. "
Era Fede,tra meno di qualche ora sarebbe arrivato e tutto sarebbe tornato al suo posto o almeno così si augurava. chiuse gli occhi sperando di riuscire a riposare almeno un po'.Pian piano il rumore della pioggia la tranquillizzò, il suo battito divenne calmo e regolare , le gocce di pioggia la cullarono fino a farla addormentare.
-Come hai potuto farlo, Io mi fidavo di te ! che razza di persona sei ?! Non hai avuto scrupoli, non hai pensato a noi, a ME!
-io,io....davvero io...
-zitta! non voglio sentire una sola delle tue bugie! Tra noi è finita !
Elisabeth si svegliò di soprassalto piangendo Attanagliata dall'angoscia. Diede un'occhiata alla sveglia, puntava le 6:30 del mattino,sapendo che ormai non sarebbe riuscita a riaddormentarsi decise di alzarsi. La casa era immersa nel silenzio,ciò significava che Jeson dormiva ancora e quindi sarebbe riuscita ad evitarlo fino all'arrivo di Fede. Fece colazione, diede una pulita alla casa e poi inizio a prepararsi. Ad un tratto il cellulare vibrò:
"ti aspetto fuori".
Elisabeth si affacciò e lo vide accanto ad un'audi nera. Era semplicemente bellissimo ed indossava la sua felpa preferita. Raccolse le chiavi dal tavolo della cucina e si precipitò verso le scale. Gli corse incontro e gli saltò addosso legando le sue gambe alla sua vita , in risposta lui la strinse forte come non aveva mai fatto. Poi si guardarono con un'intensità tale da penetrare uno nell'anima dell'altro e quel bacio, fu un bacio atteso da entrambi prima lento e dolce poi pieno di passione , di incertezza...i loro corpi si muovevano come sempre in sintonia perfetta.
Alle loro spalle una voce interruppe la magia -trovatevi una stanza Gates.
Elisabeth riconobbe quella voce e d'impulso si staccò da Fede voltandosi.
-ehi, Jeson ...pensavo stessi dormendo.
J: beh se tu avessi fatto meno rumore con il phon o con l'aspirapolvere o ancora con la tua stupida musica ...
E- scusa mi dispiace.
In risposta Jeson si voltò dall'altro lato. Quel comportamento non era piaciuto a Fede che stringendo la mano della sua ragazza si avvicinò a Jeson
-Amico hai qualche problema ?
J- dici a me ?
F- beh ammenochè tu non veda altri qui, parlo con te.
Jeson si accese una sigaretta con quel suo modo di fare menefreghista e superiore , con un ghigno guardò Fede e poi Elisabeth: Scusami tanto se non voglio vedere come te la scopi.
Fede rosso in volto avanzò verso Jeson, la distanza era così minima che gli altri studenti potevano percepire l'astio tra i due.
Elisabeth pensò che l'ultima cosa che le occorreva ora era una rissa, sapeva che Fede anche essendo alto e ben allenato ne sarebbe uscito male così gli si avvicinò gli mise una mano sulla schiena e disse - Andiamo amore, sei appena arrivato è inutile perdere tempo con lui , abbiamo poco tempo per noi. Gli strinse la mano e pregò che quelle sue parole lo avessero convinto a lasciar stare .
-Hai ragione , andiamo piccola .
Dopo essersi allontanati un po' fu Fede ad interrompere quel silenzio straziante.
F- Quel ragazzo chi crede di essere? ah se tu non mi avessi fermato gli avrei dato una bella lezione a quel pallone gonfiato.Chi è? perchè lo conosci ?
E-è il mio coinquilino .
Fede si fermò di scatto urtando un passante e lasciando cadere per poco il cellulare.
F-perchè cavolo non mel'hai detto ? perhè non dividi la stanza con una ragazza ma con un soggetto simile ? Non credo proprio che studi danza con te ,quindi che cazzo ci fa nella tua stanza ?!
E- beh lui studia arte e c'è stato un problema con i database, il suo nome è stato inserito nella sezione sbagliata.
F- beh che risolvano questo equivoco non voglio che la mia ragazza dorma con quel tipo!
Ormai tutti li fissavano curiosi e iniziava a farsi un po' di calca nella speranza di ascoltare qualcosa . Elisabeth trascinò Fede in un vialetto per poter parlare tranquilli.
E- non dormiamo insieme , lui ha la sua stanza ed io la mia.
Fede si voltò rosso in viso e iniziò ad accarezzarsi il mento come faceva di solito quand'era nervoso . Elisabeth l'abbracciò da dietro, sapeva che quel gesto lo faceva impazzire , sentì i muscoli tesi della schiena di Fede rilassarsi, alzandosi sulle punte gli pose un bacio sulla guancia- ti amo , non voglo litigare a causa sua, siamo nella stessa casa hai ragione, ma tra le mie lezioni e corsi di danza non lo incontro quasi mai.
Sapeva di mentire ma non poteva far altro...lo amava davvero e sapeva di non poter rinunciare a lui, meritava di meglio, meritava una ragazza che lo trattasse come lui trattava lei e si sarebbe impegnata per far sì che la sua storia durasse , non avrebbe permesso a Jeson di rovinare tutto.
Fede si voltò le accarezzò la guancia e la baciò :- scusami, so che a volte sono esagerato ma ho paura di perderti, ho paura che possa trovare uno migliore di me e che un giorno mi sveglierò e non ti avrò più con me . Quelle parole fecero sentire in colpa Elisabeth , se solo avesse saputo dei momenti con Jeson , se avesse saputo che spesso aveva rinunciato ad andare a trovarlo per passare quei giorni con un ragazzo che non la meritava e che era così diverso dal ragazzo che ora aveva di fronte... però non poteva permettere a quelle emozioni di trasparire dinanzi a Fede,l'unica cosa che potè fare fu sorridere e cambiare discorso. Il resto della giornata passò indimenticabile :le mille risate, le foto, solo allora si rese conto di quanto tutto ciò le fosse mancato. Quando Fede la riaccompagnò agli appartamenti Elisabeth pensò che non fosse una buona idea invitarlo a salire se avesse voluto evitare una rissa. Come se l'avesse letta nel pensiero Fede sorrise e disse- tranquilla, so a cosa stai pensando e non ho intenzione di uccidere nessuno haha, ho l'aereo tra poco.
Elisabeth amava la complicità che li contradistingueva dalle altre coppie, sorrise e lo bacio.
F- ti chiamo appena arrivo.
si avviò verso l'auto, Elisabeth aspettò che fosse partito, sorrise guardando le rose che le aveva regalato e corse verso l'appartamento. Bussò ma nessuno venne ad aprire così infilò le chiavi nella serratura ed entrò. La stanza puzzava di alcool ed il pavimento era disseminato di bottiglie di birra vuote, Jeson si fece avanti barcollando.J-guarda un po' chi si rivede .
E- Jeson hai bevuto, puzzi di alcool.
Jeson si avvicinò e i loro visi furono a pochi centimentri di distanza : tu hai il suo odore addosso.
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Ragione e Sentimento
RomanceLa vita di una giovane ragazza come tutte cambia all improvviso con il ritorno di un tormento del passato...danza passione gioie si alternano alle difficoltà della vita quotidiana ...si ritrova così in una realtà che non pensava possibile.