IL PIRATA DELLA MALESIA (Avventura)

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La nave era silenziosa; sembrava che dopo essere stata attaccata da Sandokan e la sua ciurma, sia diventata un vascello fantasma, per il suo silenzio. Così dopo essersene impossessato, navigarono per giorni e giorni, senza sosta, sotto al cielo azzurro intenso, ad assaporare l'aria fresca e a vedere le onde spumeggianti. Arrivarono così nell'isola di Mompracem senza dover affrontare nessun pericolo; Sandokan con la sua veste in pelle di camoscio e i suoi stivali rossi, scese dalla nave, con alcuni suoi uomini e si addentrò nella foresta. Era buia, selvaggia e rabbrividante; c'era un corso d'acqua e uno degli uomini vi si gettò dentro, per farsi il bagno e in un attimo scomparve. Ad un certo punto si ritrovarono davanti ad un enorme mostra marino, assomigliante a un serpente, che usciva dall'acqua, custode del torrente!!! Scapparono come fulmini, ma più correvano, più si avvicinava il mostro, fino a quando un varco si aprì sotto di loro e vi caddero dentro. Scivolarono per un lungo tunnel e si ritrovarono davanti ad uno specchio con la scritta "Gioco, giocoso, gioco, giochetto, tu lo vedrai e lo ritroverai, se all'incontrario farai!!!" Dopo aver letto questa insegna, procederono per questi specchi, senza fiatare, ma Gugumaz, amico di Sandokan, sbatté contro uno di questi e, rompendolo, saltò fuori uno gnomo verde con ciuffi di capelli arruffati, che disse :- Bene, bene, bene, qui siete entrati e da qui non uscirete, se non mi risponderete!!!- Sandokan disse :- Cosa vuoi?- E l'altro :- Un indovinello io farò e se risponderete giusto vi lascerò!!! :- Ok, iniziamo. :- Qual è lo strumento che si può sentire, ma non si può né vedere e nè suonare?- Sandokan ci rifletté un po' e poi rispose :- La voce!- Così lo gnomo scomparì, Sandokan e la sua ciurma uscì dalla sala degli specchi e si ritrovò in una stanza con molti arazzi e quadri. Sandokan prese un candelabro appoggiato in un tavolo e si aprì un altro varco al centro della sala. C'era una scaletta che portava verso il basso e la presero; all'improvviso scomparve e galleggiarono a vuoto in questo buco a fondo cieco, con tutte le loro paure che li ruotavano attorno, come cose materiali. Sandokan pensò alla scritta iniziale disse loro :- Uomini, chiudete gli occhi e andate incontro alle vostre paure.- E così fecero. Una volta aperti gli occhi si ritrovarono nel carcere, rinchiusi; ma Sandokan spaccò le sbarre i ferro della cella e scappò. Trovò delle guardie, le colse di sorpresa, prese la loro armatura e liberò tutte le persone nel carcere, tra l'altro innocenti. Riconobbe il posto: il castello del suo nemico inglese Georg David Daniel!!! Scappò attraverso le gallerie, guidando tutti i prigionieri innocenti e una volta fuori si imbarcarono; cercò la sua amata, finalmente la vide, le corse incontro e si abbracciarono, felici e contenti, diretti verso casa: la Malesia!!!

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