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È l'ennesimo giorno di scuola, una giornata dall'aria freda e frizzante. Il cielo è stato dipinto da nugole bianche che sembra quasi possibile toccarle. Il sole si nasconde dietro di queste e osserva tutto ciò che accade.
Liam sta uscendo di casa e osservando il magnifico dipinto che gli si presenta davanti, sorride. Pensa che quella sia arte, quella più vera e più bella. Però sa che il migliore dei dipinti è Zayn : un'esplosione di colori, sorrisi e amore. Zayn è qualcosa di speciale.
Liam mordicchia il labbro inferiore e tiene le mani nella tasca della giacca. Questa mattina Zayn è uscito più presto del solito da casa e così Liam non ha ottenuto il suo passaggio, ormai abituale.
Dopo circa venti minuti Liam giunge a scuola dove i soliti volti e le solite voci lo aspettano.

Dopo aver passato una decina di minuti con i suoi amici, decide di incamminarsi verso l'aula di Letteratura, la sua prima ora di lezione.
Con passi lenti cammina lungo il corridoio della scuola, quella scuola così grande eppure così vuota. All'inizio del suo primo anno non si trovava affatto bene ed era anche deciso nel cambiare istituto. In qualche settimana ha fatto la conoscenza di Andy e di Josh, i suoi migliori amici e probabilmente per questo le sue idee in proposito sono cambiate.
Liam alza lo sguardo guardando i diversi numeri sulle classi, cercando la sua. Quest'anno hanno cambiato la disposizione delle aule e lui è ancora un po' disorientato. Il suo sguardo dopo alcune ricerche si posa su un viso familiare. Zayn è tra le braccia di un ragazzo moro che Liam non riesce a ben vedere in viso e le loro labbra sono unite in un bacio. Quel bacio mancato da Liam.
Quest'ultimo schiude le labbra sentendo un brivido lungo la schiena mentre assiste a quella scena che sarebbe stata davvero dolce agli occhi di qualcun'altro o in un altro momento.
Liam passa una mano tra i capelli e in fretta si dirige verso l'aula.

Letteratura è una delle sue materie preferite, ascolta sempre ogni parola del professore dai capelli sempre scompigliati. Gli piace anche il professore ; adora il suo modo di pensare.
Però, questa mattina la sua mente non è sintonizzata su quel canale. I suoi occhi sono bassi su quel solito foglio mentre la sua mano si muove, ancora tremante.

" Zayn, eri felice?
Io no. Volevo essere io quel tizio. Volevo poterti stringere io e sentire le tue labbra. Volevo poterti nascondere da tutto e da tutti, non avrei voluto che qualcuno ti portasse via con se, tu potevi essere solo il mio Zayn.
Mi sento stupido a scrivere ciò. Forse dovrei anche evitare di darti queste lettere ; non sono stupide? Non è stupido sperare di poter rimediare a ciò che ho fatto tramite delle lettere?
Si, penso lo sia. Però io provo qualcosa comunque. Penso che sia amore. "

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