III

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Saluti da Londra *Momento di sclero* .

" Fa veloce. "

Mugola Zayn, passando una mano tra i capelli. Il fratello lo guarda e un sorriso involontario si fa spazio sul suo viso ; trova i suoi capelli veramente belli e vorrebbe poterli toccare e giocare con questi per una giornata intera.
Da un po' di tempo questi pensieri si fanno spazio nella sua mente e questo un po' lo turba. Non capisce cosa gli sta succedendo ; ha anche pensato d'avere la febbre, ma niente. Forse due occhi color caramello lo hanno scottato.

" Sono quasi pronto. "

Risponde Liam, riscuotendosi dai suoi pensieri. Prende quindi il suo zaino e si dirige verso la porta d'ingresso. A causa della pioggia Zayn ha deciso di accompagnare Liam a scuola, dove solitamente va a piedi. La scuola non dista molto, ma non è neppure troppo vicina, però a Liam piacciono le camminate mattutine.
L'aria è frizzante e il leggero vento fa ondeggiare le foglie secche degli alberi. Le stagioni fredde sono sempre pesanti nel Regno Unito, dove anche in estate ci sono precipitazioni. Il cielo è pitturato da colori tenui che calmano l'essere. Le nuvole bianche sembrano quasi potersi toccare e abbelliscono il paesaggio, più di quanto non lo fosse prima.

I due ragazzi adesso stanno seduti sui sedili comodi e confortevoli dell'automobile di Zayn, regalatagli al suo diciassettesimo compleanno. Il padre non vuole che la usi spesso, si preoccupa, ma Zayn non sembra volerlo ascoltare.

" Zayn. "

Mormora Liam alzando lo sguardo sul fratello che concentrato guarda la strada dinanzi a se. Il paesaggio scorre sotto i pneumatici del veicolo, così come scorre il tempo tra le mani di un sognatore. Il tempo che guarisce le ferite, il tempo che unisce e riappacifica.

" Cosa? "

Risponde secco Zayn, non avendo molta voglia di parlare con il fratello. Sta cercando di allontanare dalla mente quel sogno spezzato, ma la dolcezza momentanea di Liam non lo aiuta.

" Possiamo parlare? "

Chiede allora Liam, rivolgendo un altro sguardo al fratello. Zayn scuote la testa.

" È sbagliato. "

Dice ripescando le parole usate da Liam. Quelle parole che hanno distutto il suo sogno.
Liam rotea gli occhi e porta lo sguardo fuori dal finestrino. Sul vetro di questo delle goccioline si vanno schiantando lentamente, facendo a gara a chi arriva prima a fondersi con le molecole precedenti. Liam da piccolo sceglieva sempre una gocciolina, ma non arrivava mai per prima.

" Scusami. "

Sussurra Liam dopo una pausa di silenzio assordante. Quel silenzio che si sente quando qualcosa di meraviglioso ha colmato il tuo udito e poi si spegne.
Zayn scuote la testa e passa una mano tra i capelli ; la mano che Liam vorrebbe stringere.

Arrivati a scuola, i due ragazzi si dividono nuovamente. Prendono strade diverse, ma forse non sanno che le due strade portano entrambe ad una destinazione.

E adesso Liam si ritrova nuovamente co una penna tra le mani ed un foglio sotto di essa. Scrive frasi, una seguita dall'altra, che forse nessuno mai leggerà.

" Zayn, mi manchi. So che passiamo la metà della giornata insieme, ma non come prima.
Mi sembra strano, ma ho bisogno dei tuoi abbracci. Ho bisogno delle tue parole che sempre mi aiutavano. Ho bisogno che le tue braccia mi stringano a te. Ho bisogno di far sorridere quelle dolci labbra.
Ho bisogno di te, Zayn.
Non so il motivo, ma ne ho bisogno. Mi hai drogato per caso? "

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