Cap. 20

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MIKA'S POV
È tutto bianco, tutti silenzioso. Non sento e non vedo nulla, solo bianco.
Mi guardo, sono in camicia e pantaloni bianchi e anche le scarpe sono bianche.
Dove sono? In Paradiso? Sono morto? Forse sì.
Comincio ad incamminarmi, non sapendo dove andare. Sono confuso, voglio solo sapere dove diavolo mi trovo.
M: "C'è qualcuno?" Urlo, ma tutto ciò che sento è il mio eco.
All'improvviso, mi sento sollevato in aria, e mi ritrovo in cielo. Sto volando! Il vento soffia sulla mia faccia e i mi sento così leggero. Abbasso lo sguardo. È Beirut! Cosa ci faccio qui? Vengo immediatamente scaraventato a terra, ma per fortuna, non mi faccio male. Mi guardo attorno, la mia casa! Sì, è quella!
Non ricordo molto della mia casa, anche perché ero piccolo quando abitavamo a Beirut. Una carrellata di immagini mi passano davanti, e sento i rumori delle bombe e degli spari.
Tutto d'un tratto, vengo riportato in aria. Sto volando, mi sento così libero e leggiadro, ma soprattutto rilassato.
Vengo catapultato a Parigi, dove ho passato la mia infanzia. Ecco, vedo me e le mie sorelle giocare sulle scale del nostro palazzo, e mia madre che ci richiama per il troppo chiasso.
I miei amici, la mia scuola; tutta la mia infanzia mi passa davanti.
Subito dopo, mi ritrovo a Londra, e anche qui, una serie di ricordi mi scorre davanti.
I bulli, la musica, la dislessia, Andy, gli amici e- un attimo, Andy?
Dov'è Andy ora? Perché non è qui con me? Cosa è successo?
Improvvisamente, vengo spinto all'indietro, e vengo risucchiato in un tunnel, pieno di immagini della mia vita. Poi sento delle voci, e vedo una luce.
D: "Libero!"
Sento un dolore al petto, e ancora un altro.
D: "Si sta svegliando! Sta funzionando! Infermiera, mi passi la maschera d'ossigeno".
Apro gli occhi lentamente, vedo tutto sfocato. Dove mi trovo?
Sento qualcuno sussurrarmi nell'orecchio.
D: "Adesso va tutto bene, Michael, ci siamo noi con te, sei al sicuro, non sei più in pericolo".
Improvvisamente, ricordo tutto. Lo schianto dell'aereo, Andy, l'incontro di Bruce, la grotta, la morte di Bruce, gli slittini, la casetta di legno, Xenya, la riapparizione di Bruce, gli spari.
Ma, allora non sono morto? E Andy? Sta bene?


ANDY'S POV
Sono seduto su una delle sedie nella sala d'attesa. Mika è entrato in sala operatoria almeno cinque ore fa, e ancora nessun medico si è fatto vivo.
Mi torturo le mani, mentre le mie ginocchia si muovono così velocemente, che potrebbero far invidia all'atleta di corsa più veloce al mondo.
Guardò l'orologio appeso nella stanza. Le 4 del pomeriggio, ancora nessuna notizia. Sbuffo, e mi prendo la testa con le mani.
S: "Avanti, signore, non si disperi, vedrà che andrà tutto bene".
Mi giro, una signora anziana è seduta accanto a me, e mi massaggia dolcemente la spalla.
A: "Sono cinque ore che aspetto! Cinque ore! E ancora nessuna notizia!"
La donna sorride lievemente;
S: "Sono 4 anni che vengo qui, in questa sala d'attesa. Quattro anni che aspetto che mio marito si svegli dal coma, e lei fa storie per delle semplici 5 ore? Ragazzo mio, andrà tutto bene, ne sono sicura".
Senza pensarci due volte, mi getto tra le braccia di quella donna sconosciuta. In questo momento, ho bisogno solo di qualcuno che mi rilassi e che mi abbracci. Ho paura che Mika non si risvegli. Io cosa farò se dovesse andare così? Morirò di certo, non posso stare senza di lui.
D: "Andreas Dermanis?"
Alzo lo sguardo, con gli occhi pieni di lacrime.
A: "Sì?"
D: "Potrei parlarle in privato, per favore?"
A: "Certo", rispondo, cominciando a preoccuparmi.
Seguo il dottore, lontano dalla sala d'attesa, e mi accompagna nel suo studio.
D: "Si sieda, la prego, si accomodi".
Mi siedo su una delle due sedie poste davanti alla sua enorme scrivania.
D: "Si rilassi, signor Dermanis, sta tremando. Ha bisogno di un po' d'acqua?"
Scuoto la testa, continuando a muovere senza sosta le gambe.
D: "Si rilassi, la prego. L'operazione è stata un successo, il signor Mika è fuori pericolo."
Spalanco gli occhi, e comincio a singhiozzare. Finalmente sono lacrime di gioia, non più di paura e preoccupazione.
D: "Adesso porteranno il suo compagno in un'altra stanza, e lei potrà vederlo."
Mi pulisco il naso con la manica della camicia e annuisco.
D: "Venga, la accompagno io".
Ci alziamo, e cominciamo a incamminarci verso la stanza in cui c'era Mika.
Ho le gambe che sembrano gelatina, e sto sudando come non ho mai fatto prima, ma sono così felice! Finalmente posso concedermi un sorriso.
Arrivati davanti alla porta, il dottore si ferma e mi guarda.
D: "È qui dentro. Ma la prego, non faccia troppo rumore, ha bisogno solo di riposo, ma è cosciente, non si preoccupi".
Annuisco, e lentamente, il dottore abbassa la maniglia della porta.
Eccolo lì, il mio ragazzo, steso su un lettino d'ospedale, con dei fili attaccati al suo petto nudo. I suoi riccioli sono sparsi sul cuscino, e i suoi occhi sono chiusi. Sembra un angelo.
Mi avvicino pian piano, cercando di fare pochissimo rumore.
Gli accarezzo la guancia e gli lascio un dolce bacio.
A: "Ehi", gli sussurro.
Apre gli occhi, e mi sorride.
M: "Ehi, finalmente un po' di pace". Ride.
A: "Si, ci voleva. Adesso è tutto finito, Mika, riposati, ci sono io qui con te".
M: "Vieni, hai bisogno anche tu di riposo". Mi dice, toccando il materasso.
A: "Ma Mika, non ci entrerò mai in quel letto, è troppo piccolo per due persone!"
M: "Ci facciamo stretti stretti, e poi è anche un buon modo per farti capire che devi dimagrire! Sei un ciccione!"
Comincia a ridere. È da tanto tempo che non sento la sua risata, e così contagiosa che comincio a ridere anche io.
A: "Nonostante sia stato sottoposto ad un'operazione e ti trovi in un letto in un ospedale, rimani comunque uno stronzo!" Rispondo, continuando a ridere.
Si sposta leggermente, facendomi spazio. Lo abbraccio, e gli lascio un leggero bacio sulle labbra.
A: "Ti amo, stronzo".
M:"Anche io ti amo, ciccione".
Chiudiamo gli occhi, beandoci di quell'atmosfera allegra, che era mancata ad entrambi, e veniamo trasportati nel mondo dei sogni.

Oks, parto col dirvi che non mancano molti capitoli alla fine della storia.
Non so se scriverò un sequel, perché sinceramente, ancora non ho pensato al finale, quindi dipende tutto da quello.
Se non dovesse esserci, scriverò comunque altre storie, perché di idee ce ne ho, quindi magari mi farò aiutare anche da voi per scegliere
Ho fatto un casino per postare questo capitolo, perché sull'iPad non me lo faceva postare, quindi l'ho dovuto ricopiare sul telefono. Speriamo sia tutto apposto.🙏
Anyway, spero vi piaccia, al prossimo!💕

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