Buio,notte,un diario

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È sera,ho appena accompagnato Alberto a casa, è stato davvero un pomeriggio allegro.
Come al solito nel diario non scrivo tutto.
Amo lasciare degli spazi bianchi, in modo che se qualcuno leggerà questo diario, potrà immergersi dentro la storia,quasi come se stesse leggendo un libro. In questo modo non c'è solo Sofia, ma anche il lettore, che si trova come me, solo in un angolino a scuola, o al parco e puó immaginare e ascoltare le parole e i pensieri.
È strana questa storia ma credo sia giusto lasciare entrare chiunque la legga dentro di essa, così non è solo un diario con dei segni d'inchiostro ma è un cuore che batte e che vive.
È questa la cosa che amo di questa avventura che sto scrivendo,  e spero che qualcuno un giorno mi racconti dei dialoghi che ha sentito, in un parco, tra un bambino e una signorina, mentre sorridevano e dondolavano nell'altalena.
Scrivo nel diario queste parole.illudendomi che qualcuno le leggerà un giorno, magari Beatrice o forse Alberto?
Ma la veritá è che non mi interessa tantissimo... Scrivo per passione per esprimermi.
È notte fonda. Ma non riesco a dormire, continuo a scrivere,leggere e pensare.
Ho così tanta paura ma non riesco a combattere.
Mi sento così ridicola, quindici anni, un pannolino e un pigiamino rosa..
Eppure mi sento così protetta e sicura, sono serena.
Questo sentimenti, questa enozione di sentirmi  piccola mi accompagna da tanti anni ormai.
Sono così fragile,come una foglia, rossa,nei primi giorni d'autunno. Sono stretta al ramo.
Ma basta un piccolo soffio per farmi volare lontano.
Sono stanca, andró a nanna, anni fa la sera la mamma entrava sempre in camera mia,mi rimboccava le copertine, mi dava un bacino in fronte,
"Dolce nanna,principessa"
Sussurrava al mio cuoricino.
Sono anni che non lo fa più. E io ogni sera mi sento sola...
Etro sotto le copertine e stringo forte forte a me questo dolce peluche,
Sapete? Oggi ho messo anche a lui il pannolino😂😂😂
Siamo due bambinoni, anzi, io una bambinona e lui l'orsetto.
Ma vi svelo un segreto,tra noi due, la più grande sono io.
Il peluche della soffitta, ora è pulito e profumato.
Col ciuccio in bocca e il pannolino, l'ho appena cambiato.
È proprio buffo, quasi come me,che strana e bella coppia siamo io e te.
Il mio peluche un nome ancora non ha,
Lo immagino custode dei miei sogni, lo stringo forte, mi cullano le sue clorose zampe. Mi addormento, protetta dal mio eroe.
E nel sogno è li che mi protegge,immaginatevi una signorina, e accanto a lei questo peluche gigante, la fa sembrare ancora più piccolina,
Di giorno, è lei che gli stringe la mano, ma di notte è lui il suo guardiano.
Nel sogno ci troviamo in un prato, sembra tutto molto strano.
Un fiume di cioccolato? Un paese incantato. Si, qui è normale, già una ragazzina col pannolino è molto strana, ma se accanto a lei c'è un peluche vestito da bebè con una spada di legno, in un sentiero accanto a un fiume di cioccolato, come non puó essere una cosa normale?
Qui lo è...
Navigo nei miei sogni, con il mio cavaliere pronto a proteggermi dai mostri, la notte è lunga e profonda. Ma sognando la navigo, come nel windsurf, cavalco l'onda.
Il sogno continua, fino all'alba, di Una nuova mattina.

Il peluche nella soffittaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora