Parte due:ore di pensieri e sogni a scuola

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La classe è un luogo carino, ma sono cosí spaventata, è il primo giorno di liceo ma vorrei essere da tutt'altra parte. Fragile,insicura,spaventata,tremo,sono insicura..
Entrano ragazze e ragazzi,alcuni si siedono, altri cominciano a conversare in piccolo gruppetti..
Ma io? Cosa ci faccio qui? Cosa centro?
Sola in un angolino, è come se fossi a teatro, quando l'attore è sul palco e vede tutto buio attorno a se,senza accorgersi che nel buio ci sono centinaia di persone che lo osservano.
Ma allora perchè anche se osservata mi sento così trascurata?
No, sono solo stupida,non sono come un'attrice a teatro. Sono come un moccio lasciato in uno sgabuzzino chiuso...
Ad un certo punto sento chiamare il mio nome: 'Sofia Ferli'
E la voce si ripete una seconda volta, è una voce calda e profonda,pronunciata con dolcezza:'Sofia Ferli'
D'un tratto divento di ghiaccio, mi alzo, in preda al panico, delle paroline sfuggono dalle mie labbra, quasi senza accorgermene:'pppresente'
Sussurro...
Non sono mai stata così inpaurita in tutta la mia vita..
Le ore passano e io rimango sola non ho ancora parlato con nessun compagno.. Ma continuo a pensare alla pioggia e a mille altre cose, e continuo a scrivere queste esperienze qui, in questo diario, forse sono ancora spaventata o forse semplicemente stupida, ma continuo ad illudermi che un giorno qualcuno leggerà queste mie paroline.. Chissà cosa penserà di me..
Driiiiiiin, è una campanella, la prima ricreazione... Forse è meglio lasciare giù la penna e parlare con qualcuno...

Il peluche nella soffittaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora