Grande e grsso, pieno di polvere, di stoffa, cucito a mano, un grosso ciuccio rosa in bocca, due occhioni sinceri profondi come il mare.
Lo sollevo con fatica, è alto quasi quanto me, immaginatevi quanto possa pesare?
Non voglio dire che sono una ragazza cicciottella.. Ma sono piùttosto bassa per la mia etá.ragazze di 12 anni sono più alte di me.
Ma questo simpatico orsetto,Che mi arriva alle caviglie, mi sorride, mi fissa con tenerezza.
E pensare che ho sempre avuto paura della soffitta e dei suoi fantasmi, e invece trovo questo piccolo ma grande orsetto.Lo presi in fretta e furia e corsi giù dalle scale, ancora semi impaurita ma felice.
Misi il bambinone su un tavolino e con una spazziola cominciai a spolverarlo e sistemarlo.
Saró sincera con voi, mi sentivo molto come una truccatrice che deve rendere perfetto un cantante o un'attore che strano.ho quindici anni ma mi sentivo come una bambina. Spensierata e allegra, ed eccolo qui, un'orsetto dolcissimo. Tutto bello,limpido e profumato. Aspettai la mamma e decisi di portarlo a casa.
Se entraste in camera mia probabilmente scoppiereste a ridere, rosa ovunque, sono sempre stata legata alle principesse le amo tantissimo, ho libri e giochi, nella scrivania un computer, sul tavolino un violino, nella credenza dei piccoli peluche, sul letto un bianco tutù.
Ora accanto a lui c'era peró un tenero orsetto. Quest'orsetto che per chissà quanti anni è rimasto sommerso nella polvere,solo,abbandonato a se stesso, tra i ragni e il buio, chiassà quanto avrà pianto...
E d'un tratto capii che quell'orsetto sono io.
Io sono come quell'orsetto.. Ma tutti noi siamo come lui... Mi spiego meglio..."Più cresciamo più rimaniamo soli. Come i peluche, un tempo protetti stretti e coccolati ma ora? Soli, dimenticati.abbandonati.
Prendimi in braccio, coccolami stringimi urliamo, ma questo grido lo teniamo dentro...la verità è che per la paura di essere derisi e sentirsi chiamare bambini.. Rimaniamo in silenzio."
Non so da dove mi siano venute ste parole ma sento che mi sono uscite dal cuore, e in questo momento sono si la Sofia protagonista della storia,sia Teo. L'autore.
Si un ragazzino.. Che peró sentiva che queste parole sarebbero state più profonde se dette da una ragazza. Una ragazza che come state vedendo è molto complessa. Vive in bilico tra due mondi. Vuole entrare nel mondo dei grandi ma è ancora troppo legata al mondo dei bambini.
Il peluche mi urlava di prenderlo in braccio. Lo sentivo nel cuore che urlava ripentendo queste parole, e così feci. Lo strinsi, lo coccolai forte e forte nel mio petto. E quanto ero felice, voi nemmeno lo immaginate. Quella notte, dopo un primo lungo giorno di scuola, dopo un giorno di sole e pioggia, ero davvero serena, per la prima volta riuscivo a sentirmi amata,protetta e coccolata, io e il mio peluche ci addormentammo subito. L'uno stetto tra le dolci braccia del altro.
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Il peluche nella soffitta
ChickLitDopo la ricreazione torna la pioggia. Un'ombrello copre il cielo. Vecchie paure si affrontano e un tesoro si trova. La storia parla di una ragazza,Sofia,dei suoi sentimenti, dei suoi pensieri..