Capitolo 6

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"Sofia ti prego non chiamarla..."
"Perché? Che hai Elisa?"
"Hai presente Lorenzo di cui ti parlavo?"
"Beh.."
"Il fratellastro della tua amica, è lui Lorenzo"
"Non ci credo, che gnocco"
"Sofiaaa...non gridare e non dire queste cose"
Inizia a ridere soffocando la risata rumorosa con la mano.
"E non ridere" dico seguendola a ruota.
"Sofia, Elisa" ci sentiamo chiamare.
Ci giriamo smettendo di ridere, mi sento avvampare.
"Aspettateci così vi presento" Alice prende Lorenzo per il braccio. Ha la testa nel bagagliaio dell'auto e non mi ha ancora visto.
Nell'istante in cui Lorenzo gira la testa verso di noi, io mi giro verso Sofia sperando di diventare invisibile.
Non so perché mi sento così, ma non ci siamo mai visti fuori da scuola, ed è troppo strano incontrarlo in questo momento. Non sono nemmeno presentabile. Ho una tuta di quelle informi, i capelli legati in una coda alta, e nemmeno un filo di trucco.
Mi piace essere acqua e sapone delle volte. Ma lui, lui è impeccabile anche alle 00.30 della notte, quando viene a prendere la sorellastra dall'aereoporto.
Ho notato che ha indossato i jeans skynny neri, che indossava il giorno dei colloqui, una maglia bianca semplice e un giubbotto di pelle. Persino i suoi capelli sono perfetti a quest'ora della notte. Ma come si fa...deve assolutamente dirmi il suo segreto.
Sento Alice che mi chiama per abbracciarmi, mi volto, e incrociando lo sguardo di Lorenzo abbraccio la "compagna di viaggio" di mia cugina.
Quando sciogliamo l'abbraccio,mi sento improvvisamente incuriosita dalle scarpe, e sposto il mio sgruardo e la mia attenzione per terra.
Alice inizia a presentare Lorenzo a Sofia, e quando inizia con me, Lorenzo la interrompe
"Tranquilla Ali, ci conosciamo già."
Un sorriso spunta sul suo volto, viene verso di me e mi saluta con due baci sulla guancia. Mi sento dinuovo avvampare, sono sicura che il mio volto ha assunto un color pomodoro perfetto. Sento un sorriso timido comparire sulle mie labbra.
Sofia sta sghignazzando, appena arriviamo in macchina mi sentirà.
"Scusa Ali ma ora dobbiamo andare, non ho ancora salutato mia madre e mia zia." Dice Sofia salvandomi da questo imbarazzo.
"Tranquilla, anche noi dobbiamo scappare. Ci sentiamo domani, ciao"
"Ciao" diciamo in coro io, Sofia e Lorenzo.
Cominciamo a camminare, ma immediatamente vengo fermata da una mano sulla spalla. È Lorenzo, appena mi volto mi saluta con altri due baci. Non so cosa gli sia preso. La notte fa uscire la parte affettuosa di questo ragazzo. Chissà.
Imbarazzata pronuncio le prime cose sensate che mi passano per il cervello.
"Ci vediamo domani. Ciao Lorenzo."
"Ciao Eli"
Sofia mi sta aspettando a braccia incrociate vicino la nostra macchina. Ha uno sguardo stranamente malizioso, sono già convinta che non dormirò stanotte.
"Ringrazia che ci sono le nostre madri in auto, altrimenti ti bombarderei già da ora."
"Grazie, grazie, graize" contrinuo a ripetere mentre ridiamo.

Come pensavo, Sofia ha convinto mia madre a lasciarmi dormire da lei e entrare alla seconda ora domani.
Sono in camera sua, lei si sta lavando e io sono già pronta per la notte. Preparo le mie orecchie per sentire le mille domande che mi farà, e il cervello per le risposte che dovrà dare.

La sveglia suona per la seconda volta. Decido di non svegliare Sofia ma di iniziarmi a lavare. Prendo il telefono e le robe e corro in bagno. Mi rendo conto solo ora che non ho portato il cambio, quindi o vado a scuola come una barbona o chiedo in prestito qualcoasa a Sofia anche se mi andrà leggermente grande.
Ho finito la colazione e Sofia è già pronta.
"Sofi mi presteresti delle robe che ho solo quelle di ieri?"
"Certo, vieni in camera così vediamo cosa ti va bene."
Non mi piace molto lo stile di Sofia, ma ci sono dei capi molto simili al mio stile.
Dopo averne provati a decine, decido di indossare dei leggins neri con una canotta bianca. Sulla canotta c'è scritto NO BOYFRIEND NO PROBLEM, solite frasi da Sofia. Ma va bene così. Sotto il giaccone ho deciso di mettere il felpone informe nero, che avevo ieri. Devo ammettere che mi sento abbastanza comoda vestita così, dovrei rivoluzionare il mio guardaroba.

Arriviamo a scuola un quarto d'ora prima del suono della campanella, decidiamo così di aspettare in cortile.
Stiamo parlando ancora di Lorenzo, ieri sera Sofia si è arresa sul letto all'una e mezza per le troppa stanchezza.
Interrompo la mia frase nel momento più interessante. Sofia capisce subito che qualcosa mi ha incuriosito e si gira di scatto per osservare chi potesse aver scuscitato tanto interesse.
Lorenzo. Ha appena varcato il cancello della scuola. È abbastanza strano stamattina, ha qualcosa di diverso. I capelli, ha tagliato i capelli...ma quando? Stanotte? Non credo. Ieri sera li aveva già tagliati? Non me ne sono resa conto? Ho fatto una figuraccia, giusto? Non posso crederci.
"Ragazze, anche voi alla seconda ora oggi?" La voce di Alice mi smuove dai pensieri. Viene verso di noi.
Penso di chiedere a lei come è possibile che si sia tagliato i capelli questa notte. Anche se, rischierei di sembrare troppo interessata. Come posso fare? Sofia, lo chiederà lei. Del resto deve sdebitarsi, ha molto da farsi perdonare.
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Sorry, so che l'altro capitolo è finito troppo bruscamente (XD), quindi ecco il sesto.

Fra due giorni finisce la scuola, si sono la solita sfigata che finisce l'otto giugno e che va fino all'ultimo giorno. Sono troppo felice che anche quest'anno è passato. Ho voglia di estate ho voglia di mare.
Prometto che d'estate i capitoli saranno più costanti, ma del resto sarò molto più ispirata (u.u)

Se vi è piaciuto il capitolo lasciate una ☆(che è sempre gratuita) e commentate con ciò che vi passa per la mente.
Un bacio, Anto♡

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