Capitolo 4

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"Adesso ti lascio qui senza ombrello se non parli"
"No Lorenzo perfavore..."
"E allora dimmi perché hai sorriso"
Stiamo ridendo da due minuti, non ho intenzione di dirgli perché sorridevo guardandolo, no e poi no.
"Elisa guarda che lo faccio"
"No no. Allora, stavo sorridendo... perché pensavo che devo dire a mamma che entro alla seconda ora!"
"Ma dai, sei poco credibile"
"Ecco appunto, mi sta chiamando"
Sorrido soddisfatta per aver scansato una figuraccia e rispono a mia madre.
•••"Elisa perché non sei a scuola?"
"Ti stavo per chiamare mamma, ho incontrato...un'amica...e stiamo andando a fare colazione. Tranquilla ho educazione fisica alla prima ora."
"Ma come farai ad antrare senza permesso?"
"Anna è maggiorenne,firmerà lei per me"
"Vabbe, la prossima volta avvisami prima"
"Si mamma, a dopo ciao"•••
"Un'amica eh? Poi Anna? Non sei credibile" Per un memento mi guarda storto, poi da' inizio a una calorosa risata che travolge anche me.

"Pago due caffè e un cornetto"
"Grazie per aver pagato anche il mio caffè, ma non dovevi"
"Ti ho invitata io a perdere un'ora di scuola, è il minimo"
Siamo quasi a scuola, una parte di me vuole entrare per mettere fine a questa situazione imbarazzante, l'altra parte vorrebbe rimanere in sua compagnia per il resto della vita. È veramente una persona squisita, solare, cordiale, eduacato e per giunta bellissimo.

È quasi l'una...finalmente anche questa giornata di scuola è finita... sono veramente esausta. Non posso lamentarmi di come è iniziata.. ma in classe non sono affatto stata bene. Odio la mia classe. Apparte Asia e altre due ragazze, non ho amici. Sarà per il mio aspetto, sarà per il mio carattere, ma non sto simpatica a tutti. Molti mi prendono in giro per quanto sono magra, così mi chiudo sempre più in me stessa e la mia insicurezza cresce a dismisura. Oggi come sempre è andata così. Ora voglio solo tornare a casa e rinchiudermi in camera con le mie cuffie, la mia musica, e ciò che mi fa star bene.
Per fortuna ha smesso di piovere, altrimenti senza Lorenzo mi sarei bagnata tutta. A pensarci bene non abbiamo parlato dell'ora di uscita, ma sicuramente uscirà alle due data la mia fortuna.
Ho la musica sparata nelle orecchie, la mia playlist preferita è partita, il mondo intorno a me continua il suo corso e io sono qui a pensare, pensare e pensare.
Una mano svolazzante attira la mia attenzione riportando la mia mente sulla terra ferma. Riconosco subito il giubbotto di jeans e un timido sorriso spunta sul mio volto mentre tolgo un auricolare. Mentre raggiungo Lorenzo sblocco il telefono per togliere la musica.
"No no, lascia pure la musica, anzi...fammi senitire un po' cosa ascolti"
"Lascia stare, dubito mi parleresti ancora sapendo cosa ascolto"
"Beh, non lo sapremo mai se non mi fai sentire..."
Cedo il mio amatissimo auricolare a Lorenzo, molto impaurita e pronta a tornare nel mio scudo appena lui disprezzerà i miei cantanti preferiti.
Alzo il volume e faccio partire la playlist che adoro. L'ho chiamata Life perché all'interno ci sono canzoni di Marco Mengoni e Alessio Bernabei. So che può sembrare stupido e banale, ma solo queste canzoni riescono a tranquillizzarmi dopo una giornata di scuola, ed ora ne ho bisogno. Inserisco la riproduzione casuale e la prima canzone a partire è Ti ho voluto bene veramente. Immediatamente torno nel mio mondo e inizio a pensare. Penso a tutto ciò che la canzone significa per me, penso ai momenti belli che ho vissuto con persone fantastiche mentre aspettavo di incontrare o ascoltare Marco. Penso a ciò che mi fa star bene.
La canzone finisce e Lorenzo mi riporta alla realtà scuotendomi lievemente la spalla.
"Sono pronta, spara."
"A dire la verità, non è il mio genere..."
Non rispondo e Lorenzo continua...
"Mengoni non l'ho mai ascoltato. Ho sempre preferito ascoltare la musica che mi piace. Però, ascoltarla appena uscito da scuola, con affianco una ragazza a cui piace e che non ha interrotto nemmeno per un respiro la canzone, mi ha fatto recepire bene il messaggio che vuole trasmettere. Ho ascoltato ogni singola parola e, di sicuro non è ciò che ascolterò da oggi in poi, però non è affatto un artista da disprezzare."
Artista, lo ha definito artista...
"Sono pienamente soddisfatta di aver condiviso la mia cuffietta con qualcuno che non critica una canzone dal cantante, per me significa molto trovare una persona che non bada solo all'apparenza."
Un velo di imbarazzo cala su di noi dopo l'intreccio dei nostri occhi colmi di solitudine.
Abbiamo raggiunto la stazione e il treno si è quasi fermato. Lorenzo mi saluta mentre raggiunge i suoi amici e io riporto tutta la mia attenzione alla musica.
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Siamo al quarto capitolo, spero vi piaccia e scusate la costante presenza di Mengoni e Bernabei, ma la musica veramente mi tranquillizza, quindi voglio che faccia parte della vita di Elisa come fa parte della mia.
Se vi è piaciuto lasciate una stellina (che è sempre gratis ☆) e commentate lasciando il vostro parere.
Un bacio Anto♡

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