Capitolo 11

35 3 0
                                    

Effettivamente mi ha sorpreso, scegliendo questa canzone abbiamo iniziato a ballare e ormai sono sette brani che non lasciamo la pista.
Io però non ce la faccio più, ho bisogno di fermarmi, queste scarpe mi stanno dando un po' fastidio.
"Lorenzo, ti prego fermiamoci, i piedi mi fanno male"
"Va bene, andiamo al tavolo."
"Nono andiamo nell'altra sala, almeno è più tranquilla"
"Okay, vieni" mi prende il polso e mi dirige nell'altra sala.
Siamo seduti ormai da mezz'ora, e stiamo ridendo a crepapelle. Sarà l'alcool che abbiamo in corpo a farci essere così.
Un brivido mi percorre la schiena e sussulto per un istante.
"Hai freddo?" Chiede immediatamente.
"Si, un po'"
"Tieni, mettiti questa" Fa per togliersi la giacca e me la infila.
"Va meglio?"
"Leggermente, grazie"
Inaspettatamente mi prende e mi fa sedere sulle sue gambe, abbracciandomi.
"Ora dovresti stare bene"
"Infatti" dico imbarazzata.
Mi giro di lato poggiando la testa sul suo petto. Inizia ad accarezzarmi i capelli.
"No Lorenzo, se continui così mi addormento sicuramente."
Alzo lo sguardo per guardarlo negli occhi. Mi ci perdo immediatamente. Stranamente non provo imbarazzo, ci guardiamo entrambi e nessuno di noi ha intenzione di smetterla.
Ha un viso perfetto, tutti i suoi lineamenti sono perfetti su di lui.
Poggia una mano sul mio viso, accarezzandolo. Vorrei che questo momento non finisse mai.
Si avvicina piano a me, senza smettere di guardarmi. Quando i nostri volti sono a pochi centimetri di distanza chiudo gli occhi.
Meno di un secondo dopo le sue labbra sono sulle mie. Un bacio semplice, leggero.
Si stacca dalle mie labbra e io apro gli occhi. Ci guardiamo senza proferire parola.
Ho voglia delle sue labbra, di nuovo.
Con una mano gli circondo il collo avvicinando i nostri volti.
Di mia iniziativa le nostre labbra si incontrano nuovamente.
Questa volta in Lorenzo c'è più foga, più desiderio, più impazienza.
Ci separiamo senza fiato.
Il suo sguardo è di nuovo nel mio.
Questa volta l'imbarazzo prende il sopravvento e mi sento avvampare. Nascondo il viso fra le mani e Lorenzo ride a quel gesto.
"Perché ridi?"
"Tu perché arrossisci?"
"Beh scusami, sono fatta così!"
"Non devi scusarti, mi piace quando arrossisci" Accompagna la fine della frase con una carezza.
"Ho sonno" Affermo decisa e assonnata.
"Sono quasi le tre, è normale che tu abbia sonno"
"Le tre? Ma io ho detto a mamma che sarei stata a casa alle tre! Dobbiamo andare, altrimenti è sicuro che non esco più. Io cerco Sofia, tu vai a cercare tua sorella!"
...
"Sofia eccoti. Ti stavo cercando."
"Anche io, e Alice sta cercando Lorenzo."
"Sisi, prendi tutto che andiamo all'ingresso, sono già lì sia Lorenzo che Alice"
Corriamo a recuperare le nostre giacche e raggiungiamo gli altri all'entrata.
In meno di cinque minuti salutiamo la festeggiata e ci mettiamo in auto per tornare a casa.
Sta guidando Alice. Anche se non ha bevuto molto, Lorenzo non vuole guidare su queste strade.
"Ragazze scusate, passiamo un momento da casa nostra, così io scendo. Vi accompagna Lorenzo. Scusate ancora ma domani ho delle commissioni importanti da fare."
"Tranquilla Ali, poi domani mi aggiorni" Sofia la rassicura con una mano sulla spalla.
Lorenzo passa alla guida e Sofia mi fa cenno di passare avanti.
"Lorenzo, puoi lasciare me ora?"
"Ma come Sofia, è di strada prima casa mia"
"Scusami Eli, anche io domani ho da fare e non voglio fare ancora tardi"
Mi fa l'occhiolino e intuisco che abbia altre motivazioni per tornare a casa prima. Chissà perché, capisce sempre quando c'è qualcosa di diverso. Vuole lasciarci soli, apprezzo tanto questo gesto.
"Buonanotte!" Quasi urlando scende dalla macchina e entra nel portone di casa.
"Mando un messaggio a mamma, già mi ha chiamato tre volte..."
···MAMMA STO TORNANDO, SIAMO PER STRADA. SCUSA, MA ABBIAMO DOVUTO LASCIARE SOFIA PRIMA PERCHÉ DOMANI HA IMPEGNI···
Immediatamente il din della suoneria risuona nell'auto.
···VA BENE, IO STO ANDANDO A DORMIRE. DOMANI VADO A LAVORARE.···
···OKAY MAMMA, BUONANOTTE···
"Hai risolto?"
"Sisi, scusami. Ero presa dalla conversazione"
"Tranquilla.
Senti, non so come ci si comporta in queste situazioni. Sono abbastanza impacciato delle volte."
"Non dirlo a me."
"Quindi?"
"Quindi cosa Lorenzo?"
"Quindi stiamo insieme?"
"Me lo dovresti dire tu!"
"Tu lo vuoi?"
"Mi sembra abbastanza stupida come domanda. Non sarei qui, e non avrei fatto ciò che ho fatto."
Abbiamo raggiunto casa e Lorenzo spegne la macchina.
"Giusto, beh penso proprio che questa serata ci abbia fatto bene allora!"
Mi prende il viso fra le mani e mi bacia con molta delicatezza.
"Lo prenderò come una conferma." Affermo con un sorriso stampato sul volto.
"Hai colto il messaggio allora"
"Buonanotte Lorenzo"
"Buonanotte Elisa"
Scendo dalla macchina e prima di entrare nel portone di casa mi volto un'ultima volta e gli faccio cenno con la mano.
Mentre chiudo il portone sento la macchina accendersi e allontanarsi.
Mi butto sul letto e non mi muovo per cinque minuti. Sto ispezionando il soffitto con gli occhi.
Decido almeno di cambiarmi prima di infilarmi sotto le coperte.
Din
E ora chi sarà? Sofia? Probabile.
···QUINDI È UFFICIALE?···
È Lorenzo...non riesce proprio a capirlo eh?
···SE TU VUOI CHE LO SIA...···
···NON IMMAGINI QUANTO···
···BUONANOTTE💕···
So che forse non dovevo interrompere la conversazione, ma ho sonno, e non vorrei dire cose inopportune. E poi preferisco di gran lunga parlare faccia a faccia, in particolare di queste cose.
···BUONANOTTE A TE💕···
Forse era destino, dovevamo scontrarci quel pomeriggio durante i colloqui con i professori.
Forse era tutto già deciso.
Ammetto che non volevo farmi prendere anche da questo ragazzo, dopo tutto quello che ho passato l'ultima volta, non volevo fidarmi più di nessuno.
Non volevo invaghirmi più di nessuno.
Eppure eccomi qui.
Dopo tre settimane di conoscenza, ho già perso la testa.
Ma cosa dico.
Avevo perso la testa già il primo giorno.
Ma sento che questa volta c'è qualcosa di diverso, che mi fa credere che non tutti sono uguali, non tutti devono farmi star male.
E io voglio crederci.
Voglio fidarmi di lui.
Ora basta, troppi pensieri, a quest'ora non fanno bene.
Ci penserò bene domani, a mente lucida.
Anche perché so già che Sofia mi bombarderà di domande.
Abbraccio il mio peluche di sempre e mi addormento con canzoni in testa e immagini negli occhi, di questa serata importante per molte persone.
----------------------------
Sinceramente aspettavo molto ansiosa l'evolversi della storia fra Lorenzo e Elisa, e voi?

Se vi è piaciuto il capitolo lasciate una ☆(che è sempre gratuita) e commentate con ciò che vi passa per la mente.
Un bacio, Anto

Always UsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora