1- La punizione

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Nota Autrice:
Questa storia è stata scritta di getto dalla me di quattro anni fa quindi è formulata abbastanza male, è un po' paradossale e a tratti risulta persino trash. Ho pensato di eliminarla ma ho visto che molte persone le sono affezionate, quindi ho deciso solamente di revisionarla un po' e provare a sistemarla. Purtroppo mi sono dovuta limitare al minimo indispensabile (quindi solo a correggere gli errori grammaticali e a cercare di rendere la trama un po' meno piatta) poiché altrimenti l'avrei stravolta completamente e non mi sembrava giusto nei confronti di chi tiene a questa storia. Se vi va di cimentarvi in una lettura leggera, prego, fate pure, se cercate qualcosa di più serio e scritto meglio cambiate storia (magari passate dall'altra Drarry che trovate sul mio profilo, è nettamente migliore). Grazie mille per l'attenzione, buona lettura.

"Dai Hermione anche oggi no, non ne posso più di ripetere. Vai tu in biblioteca, noi non veniamo." Si lamentò Ron. "Sono d'accordo con lui." Scrollò le spalle Harry. "Ragazzi a fine anno abbiamo gli esami." Sospirò Hermione cercando di convincerli. "Mancano mesi all'esame!" Continuò Potter esasperato. "E va bene! Ci facciamo un giro, allora?" Acconsentì la Grifondoro. Il rosso e il moro annuirono, e i tre si diressero all'esterno della Sala Comune. Era un pomeriggio abbastanza fresco, ma non eccessivamente considerando di essere ad Ottobre. Da una settimana Hermione costringeva i suoi due migliori amici a studiare per gli esami ogni pomeriggio, nonostante mancassero ancora molti mesi. Arrivarono fuori dal castello e si strinsero nei loro mantelli. "Fa proprio freddo stasera!" Si lamentò la riccia. I due concordano con lei e fecero qualche passo fino ad arrivare al Lago Nero. Si sedettero per terra, osservando le acque del lago. "Sembra ieri che ci incontrammo su quel treno, eh?" Rifletté Hermione, osservando un punto indefinito, con un accenno di sorriso sulle labbra. "Tra un anno la scuola finirà e chissà se ci rivedremo più." Continuo guardando Harry. "Non essere sciocca, noi resteremo comunque in contatto: siete come dei fratelli per me." La rassicurò. "Io e te saremo sposati!" Scherzó Ron ridendo verso la sua ragazza. "Guarda un pò chi si vede!" Esclamò una voce alle loro spalle. "Malfoy, sei tu." Constatò Harry con la mascella serrata. "Che piacere vederti" Ironizzò per poi alzarsi e andare difronte a Draco. I loro occhi erano incastrati tra loro: il ghiaccio e lo smeraldo. Il cuore di Draco prese a battere fortissimo, ma Harry fece finta di non accorgersene. "Non sono qui per disturbare: Piton mi ha chiesto di ricordarti di stasera." Chiarì Draco. "Stasera?" Domandò il moro accigliato. "La punizione di Piton ti dice nulla?" Suggerì Malfoy. "Ah è vero, a stasera." Draco si voltò e riprese la sua strada mentre Harry tornò accanto ai sui amici. "Cosa c'è tra di voi?" Domandò Hermione ammiccando. "Che cosa intendi?" Chiese il Grifondoro non capendo a cosa alludesse l'amica. "C'è qualcosa tra di voi?" Puntualizzò la riccia "Hermione, ma cosa stai dicendo?" La sgridò il rosso con gli occhi sgranati. "Oh Ronald, non ti scandalizzare: siamo nel ventesimo secolo, evolviti!" Richiamò il suo ragazzo. "Hermione ma sei impazzita? Noi ci odiamo e soprattutto sono etero." Commentò Harry sconvolto. "Era qui solo per ricordarmi che da stasera iniziamo la punizione per la rissa in Sala Grande della scorsa settimana." Continuò poi. "Oh giusto, ce l'avevi già accennato. Un mese intero di pulizie, giusto?" Chiese Ron ed Harry annuì. ''Andiamo a trovare Hagrid?" Domandò il moro cambiando argomento. Gli altri due acconsentirono e si diressero dal guardiacaccia.

Era appena finita la cena e la Sala Grande era quasi vuota se non per qualche studente di Tassorosso, Hermione, Ron ed Harry. Il trio si alzò e dopo aver salutato il moro i due fidanzatini si diressero verso la Sala Comune mano nella mano. Harry scese nei sotterranei diretto nell'ufficio di Piton, il suo insegnante di Pozioni. Bussò cautamente e dopo aver ricevuto un "avanti" in risposta si affrettó ad aprire la porta ed entrare, per poi richiudersela alle spalle. Draco era già lì seduto su una sedia ad attenderlo e dietro la scrivania c'era il suo professore. "Alla buon'ora, Potter!" Lo schernì Piton. Harry si scusò e si accomodò accanto a Draco. "Inizio col dirvi che sono molto deluso da voi e mi auguro che sia l'ultima volta che vi trovò ad azzuffarvi in Sala Grande. Dato che con voi le parole non servono a nulla abbiamo deciso di darvi una punizione manuale. Come vi ho già accennato in precedenza dovrete ripulire da cima a fondo il mio ufficio senza l'uso della magia. Consegnatemi le bacchette, avete due ore a partire da ora." Dopo aver ritirato le bacchette il professore lasciò l'aula. "Malfoy abbiamo due ore per ripulire questo schifo e mi sembra evidente che dobbiamo collaborare, quindi dividiamoci i compiti." Il biondo annuì e dopo aver diviso equamente le mansioni entrambi allungarono le mani per prendere le spugne e si sfiorarono. Malfoy ritirò subito il braccio come scottato e si girò di spalle, provocando una forte confusione nel moro. Iniziarono a pulire i mobili lerci di quello studio, quando ad un certo punto Malfoy fece cadere dell'acqua sui pantaloni di Harry. "Dannazione, sta più attento!" Sbraitò quest'ultimo. "Sei tu che mi sei venuto addosso deficiente, è colpa tua!" Il moro scosse la testa e lasciò cadere l'argomento continuando le sue faccende.  "Dobbiamo passare due ore insieme ogni sera per un mese, tu non stai simpatico a me ed io non sto simpatico a te ma dobbiamo tollerarci okay? Conosciamoci meglio, parliamo, conversiamo altrimenti mi sparo in testa dalla noia." Propose il biondo ed il moro iniziò a raccontare di sè. Erano passate giusto due ore quando Piton varcò l'ingresso dello studio. Inizialmente c'era stata un po' di tensione ma col tempo i due si erano sciolti ed avevano chiacchierato del più e del meno. Harry pensó che dopo tutti quel biondino non era così male, e Draco la pensava esattamente come lui. "Bene, avete finito?" Chiese il professore di Pozioni e i due annuirono. "Va bene, allora potete andare. Vi ricordo che domani sera dopo cena dovrete recarvi nell'ufficio della professoressa McGranitt e rassettare il suo studio." Concluse. "Sì lo sappiamo, arrivederci professore." Salutó Draco alzandosi. "Buona notte." Pronunciò Harry uscendo. "Allora ci vediamo domani." Disse Harry voltandosi verso le scale. "Così pare, buonanotte Harry." Lo congedò il biondo.

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