5- Scusami

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Passarono  diverse ore dalla partita, tutti acclamavano Harry ma lui si sentiva triste: la grande felicità provata poche ore prima era stata ben presto rimpiazzata da un enorme senso di colpa. Inoltre il pensiero che in quel momento mentre lui era lì a festeggiare Malfoy fosse chiuso in camera a piangere non lo faceva stare tranquillo: Draco aveva gli occhi lucidi mentre lasciava il campo, ci avrebbe scommesso tutti i suoi galeoni custoditi ala Gringott. Nella sala comune dei Grifondoro si stava tenendo una festa per la loro vittoria ma il moro non era del giusto umore e quindi istintivamente si alzò e andò spedito nei sotterranei per chiarire con Malfoy. Giunto fuori la Sala Comune dei Serpeverde si sentì un vero stupido: che pensava di fare e come sarebbe entrato? E se fosse riuscito ad entrare che avrebbe detto alla folla di Serpeverde? E che avrebbe detto a Draco? Si maledì mentalmente e si voltò per andare via, ma si scontrò con qualcun'altro. "Potter! Che ci fai qui giù?" Chiese la moretta rialzandosi da terra aiutata da Harry. "Scusa Pansy non ti avevo vista, ero sovrappensiero." Mormorò. "Non preoccuparti, Harry. Ma che cosa ci facevi difronte alla Sala Comune dei Serpeverde?" Domandò ancora. "Draco, giusto?" Chiese poi facendo sospirare Harry che però annuì. "Sì, sono venuto a trovarlo perché oggi ho fatto una cazzata e mi è parso di vederlo piangere mentre lasciava il campo da Quidditch. Mi sono sentito in colpa e quindi eccomi qui." Spiegò. "Sono a conoscenza della cazzata che hai fatto, Harry. Draco me l'ha raccontata qualche ora fa in camera sua subito dopo la partita e considera che alla fine del discorso aveva gli occhi lucidi. È riuscito a calmarsi solo recitando testuali parole «sono un Malfoy e i Malfoy non piangono mai». Devi capire che in Draco si era accesa una piccola speranza ma quando ha capito che gliel'hai detto solo per vincere a quidditch si è giustamente sentito usato. Secondo me fai bene a parlargli." Spiego la Parkinson. "Sì gli parlerò, puoi farmi entrare?" Decise il moro. Pansy sorrise felice per Draco e dopo aver pronunciato la parola d'ordine entrarono sotto gli sguardi di tutta la Sala Comune. ''Cosa avete da guardare?" Chiese la mora irritata e tutti tornarono a fare quel che facevano poco prima dell'ingresso di Harry. Arrivarono difronte ad una porta e Pansy prese parola. "Bene Harry questa è la stanza di Draco, entra e rimedia al danno. Ci si vede." Lo salutó ed Harry prese coraggio e bussò. ''Entra Pansy." Borbottó una voce dall'interno. Harry entrò e trovò Draco steso a pancia in su sul suo letto con lo sguardo fisso sul soffitto e un'espressione corruciata. ''Pansy ho ufficialmente deciso che gliela farò pagare: gli renderò quest'anno un inferno. Come osa giocare con i miei sentimenti sapendo ciò che provo per lui? Lui non mi ama come io amo lui e quindi andrò avanti e lo dimenticherò. Il mese prossimo, per le Vacanze Natalizie tornerò a casa, per prendere una pausa da tutto." Sentenziò il biondo per poi mettersi a sedere e quando il suo sguardo incontrò quello di Harry sgranò gli occhi. "Per tutti i Santi, cosa diamine ci fai qui Potter? Esci immediatamente!" "Shh! Non urlare!" Esclamò Harry. "Fammi spiegare." Aggiunse poi. Draco sospirò e borbottó uno «spiega». Dunque Harry si accomodò accanto a Draco e prese parola. "Mi dispiace per stamattina non volevo feriti, volevo solo vincere e non ero al corrente dei tuoi sentimenti nei miei riguardi altrimenti non mi sarei mai permesso. Mi sento un coglione e spero che tu possa perdonarti." ''Sei un coglione." Lo corresse il biondo provocando un sorriso nell'altro ragazzo. "Va bene penserò a quello che mi hai detto, ma ora vai via che devo schiarirmi le idee. Ci vediamo stasera, allora?" Chiese Draco. Harry annuì alzandosi dal letto. "A stasera." Confermò. Varcó l'uscio della porta, ma si voltó nuovamente verso Draco. "Malfoy?" "Si, Potter?" "Forse c'è una piccola parte di verità in ciò che ti ho detto prima alla partita." Detto ciò chiuse velocemente la porta e scappò fuori dal dormitorio dei Serpeverde.

LOVE ME ||DRARRYDove le storie prendono vita. Scoprilo ora