3- Amortentia

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Nonostante si fosse alzato da più di mezz'ora, Harry stava dormendo in piedi. Era con i suoi migliori amici e si stavano dirigendo nella Sala Grande per la colazione, lui però sbadigliava di continuo. Entrarono nella Sala Grande ed Harry portò istintivamente lo sguardo verso il tavolo dei Serpeverde. Incrociò lo sguardo con quello del biondo ed accennò un sorrisetto imbarazzato che venne ricambiato con un'impercettibile sorriso. Pochi secondi dopo però il biondo rimise su quell'espressione fredda ed antipatica che lo caratterizzava e ricominciò a chiaccherare con Pansy e Blaise. Il moro si diede mentalmente dello stupido per averlo cercato e si sedette al tavolo dei Grifondoro con Ron ed Hermione. Quando ebbero finito di mangiare si diressero nei sotterranei per la lezione di Pozioni con Serpeverde e una volta giunti si accomodarono nei soliti posti. "Buongiorno ragazzi, quest'oggi prepareremo l'Amortentia. Sarà un lavoro di coppia e le coppie saranno composte da un Serpeverde e un Grifondoro." Annunciò Piton. "Vi direi di scegliere il vostro compagno, ma so già che restereste seduti al vostro post non sapendo chi scegliere quindi ho stilato personalmente un elenco di possibili accoppiate." Continuò poi iniziando ad elencare, e quando giunse al suo nome Harry non potè credere alle sue orecchie. "Potter e Parkinson." Il moro alzò gli occhi al cielo e si avvicinò alla giovane. "Guarda che nemmeno io faccio i salti di gioia eh, quindi datti una calmata." Lo ammonì quest'ultima provocando una risatina al moro. "E va bene Parkinson, scusami." "Draco farebbe di tutto per essere al mio posto" Ridacchiò Pansy. "Eh? E perché dovrebbe?"Domandò il moro. "Oh andiamo Potter, non puoi essere così stupido! Draco è cotto di te da anni. non fa che parlare di te a qualsiasi ora del giorno." Harry rise e scosse la testa. "Ma che stai dicendo? Stai delirando: noi ci odiamo." Rispose provocando una fragorosa risata nella moretta. "E va bene Potty come vuoi tu, ora però mettiamoci al lavoro." I due iniziarono a lavorare e capirono ben presto di trovarsi benissimo in coppia: erano complementari. Prepararono l'Amortentia in pochissimo tempo seguendo le istruzioni del libro e quando tutti ebbero finito il professore prese parola. "Adesso ad uno ad uno annusate la pozione e ditemi cosa sentite, l'Amortentia dovrebbe emanare l'odore delle cose che più vi attraggono. Bene, iniziamo dalla coppia Granger-Zabini." Sentenziò. "Io sento odore di libro antico, biscotti appena sfornati e.. pollo fitto.'' Proclamò imbarazzata generando un grande sorriso sulle labbra del suo ragazzo. Anche gli altri comunicarono cosa sentissero, ma Harry non prestò minimamente attenzione finché non fu il suo turno. "Potter, tocca a te." Lo richiamò Pansy. "Io sento odore di erba appena tagliata, menta e- Malfoy spostati di qui!" Esclamò Harry. "Come? Potter guarda che io sono qui." Rispose Draco ed Harry dovette girarsi per guardarlo: effettivamente si trovava all'ultimo banco e lui al primo. "Ma come è possibile? Ho sentito il tuo odore non cr- oddio!" Replicò sgranando gli occhi sull'ultima parola. "L'Amortentia, Potter!" Gli ricordò Pansy sorridendo malignamente. Harry fissava ad occhi sgranati un punto indefinito sul pavimento.
"Ci deve essere sicuramente un errore, non c'è altra spiegazione. L'Amortentia può sbagliare, no?" Domandò il ragazzo dagli occhi verdi ricevendo una risposta negativa.
"Assolutamente no Potter, l'Amortentia non sbaglia mai e se avessi letto quanto vi avevo assegnato per oggi lo sapresti anche tu." Lo sgridò il professore. Draco sorrise raggiante a questa risposta ma subito dopo riassunse la sua aria gelida, ricordandosi di essere in pubblico.
"Io invece sento odore di muschio, vaniglia e uno strano profumo, forse cannella." Annunciò Malfoy.
Dopo cena, Ron ed Hermione andarono nei dormitori, mentre invece Harry si recò nell'ufficio della professoressa Sprout. Dopo una mezz'oretta trascorsa senza fiatare, Harry prese parola. "Senti Malfoy vorrei parlare della lezione di Pozioni di stamattina." Disse. ''Ah si? Curioso dato che io non ho nulla da dirti, Potter." Rispose il biondo. "Bene, vorrà dire che ascolterai soltanto. Io ho sentito il tuo profumo Malfoy ma sono certo di non essere né gay né tantomeno attratto da te." Malfoy rise. "Oh, andiamo chi vorresti prendere in giro?" Domandò il biondo. "Cosa intendi?" Si accigliò Harry. "Andiamo Potty, tutta Hogwarts sa che tu sei frocio tanto quanto me." Rise ed il moro si ritrovò con la bocca spalancata e gli occhi sbarrati. "Quindi tu saresti gay? Ma davvero Malfoy, non me lo sarei mai aspettato da te. E i tuoi lo sanno?" Chiese e Draco si fermò all'istante e il sorriso che aveva fino a poco prima sparì. "Abbiamo uno studio intero da pulire."Disse. Durante l'ora successiva nessuno dei due osò fiatare e fu allora che Harry capì di aver toccato un tasto dolente. Quando tornò nel suo dormitorio pensò a lungo a quanto detto da Malfoy ed anche ai suoi sentimenti nei suoi riguardi. Anche se all'inizio ebbe molte difficoltà nell'ammetterlo dopo svariate ore riuscì a dirlo a se stesso: Draco Malfoy gli piaceva e non poco.

LOVE ME ||DRARRYDove le storie prendono vita. Scoprilo ora