LOVE ME ||DRARRY

10- Festa di Halloween

Quella sera si sarebbe tenuto il consueto ballo in occasione della festa di Halloween. Harry, Ron ed Hermione avevano anche ricevuto l'invito per il Complemorte di Nick-Quasi-Senza-Testa, ma avevano immediatamente rifiutato inventandosi delle scuse. Ron era lì, che aspettava agitato la sua Hermione: fissava l'orologio ripetutamente, per poi spostare lo sguardo all'ingresso della Sala Grande. Proprio quando stava per arrendersi ad un tratto le porte della Sala Grande si aprirono, facendo intravedere la bella Hermione. Ron la fissava ad occhi sgranati e bocca aperta e non poteva fare altro che pensare a quanto fosse magnifica ed a quanto era fortunato ad averla tutta per sè. Hermione aveva un vestito bianco in pizzo che le fasciava elegantemente il girovita, per poi scendere morbido fino al ginocchio. I capelli erano raccolti dolcemente in un morbido chignon con due ricci che le cadevano ai lati del viso, incorniciandolo perfettamente. Intanto la riccia guardava da una parte all'altra della Sala Grande in cerca del suo cavaliere che una volta ripresosi dallo stato di trance le andò incontro. "Buonasera Hermione, sei splendida." La salutò avvicinandosi. "Grazie mille Ronald, anche tu non sei niente male." Scherzò per poi baciarlo e dare inizio alle danze. Intanto Harry aspettava tesissimo il suo cavaliere fuori dalla Sala Comune dei Serpeverde, ormai era passato un quarto d'ora e del biondo nemmeno l'ombra. Improvvisamente la porta si aprì e ne uscì il biondo in tutto il suo splendore. Passarono vari secondi in silenzio ma poi Draco parlò. "Che c'è Harry, non dici niente?" "Oh, non so che dirti sei perfetto." Lo informò per poi avvicinarsi e baciarlo. Si incamminarono verso la Sala Grande parlottando del più e del meno ma anche se cercavano di non darlo a vedere erano entrambi molto agitati: quella sarebbe stata la prima sera in cui si sarebbero fatti vedere insieme e in cui avrebbero detto a tutti della loro relazione. Giunsero all'ingresso della Sala Grande e prima di entrare si guardarono negli occhi. "Io ti amo Harry e lo farò indipendentemente da qualsiasi cosa accada lì dentro va bene?" Lo rissicurò per poi baciarlo, il moro annuì e i due varcarono finalmente le porte della Sala Grande mano nella mano. Inizialmente non li notò quasi nessuno a causa della forte musica e della calca di persone, ma ben presto la voce iniziò a girare e non si parlava d'altro. Tutti li fissavano, qualcuno persino li indicava ma loro sembravano non prestare attenzione al mondo circostante: per Harry esisteva solo Draco e per Draco solo Harry. I giovani andarono a prendere da bere e si ricongiunsero ai loro amici, si complimentarono per vestiti ed acconciature e chiacchierarono un po'. Ad un certo punto Harry invitò Draco a ballare e quest'ultimo accettò ben volentieri. Si muovevano a tempi di musica sulle note della loro canzone preferita l'uno tra le braccia dell'altro e questo sembrava bastargli, ma ad un certo punto si sentirono fin troppo osservati e si guardarono attorno: tutti avevano smesso di ballare e si erano radunati in cerchio attorno a loro. Così anche loro smisero di ballare e Draco prese la parola. "Che cosa avete da guardare? Non avete mai visto due persone amarsi e stare insieme? Io ed Harry dopo anni di contrasti ci siamo ritrovati l'uno nell'altro ed abbiamo capito che tutto l'odio che fingevamo di provare in realtà era amore.  Ci amiamo ed io personalmente lo amo come non ho mai amato nessuno fino ad ora, vi posso assicurare che io morirei al suo posto nel vero senso della parola: io farei di tutto per vederlo star bene, donerai persino la mia vita se servisse a rendere felice la sua. È tutto ciò che ho e non permetterò che nessuno me lo porti via, va bene?" Concluse Draco e un forte applauso si sollevò nella Sala, dopodiché tutti iniziarono ad urlare «bacio, bacio, bacio!» Harry si avvicinò all'orecchio del biondo. "Dai accontentiamo queste persone." Sorrise per poi incollare le sue labbra a quelle dell'altro ragazzo. A quel punto una forte musica si alzò nella sala e tutti ripresero a ballare.