9- Ginny Weasley

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Harry era in biblioteca e per quanto potesse sembrare strano era lì di sua spontanea volontà. Era pensieroso e aveva brutti presentimenti: per occupare il tempo ed evitare di affollare troppo la sua mente stava sfogliando un libro senza però prestare la minima attenzione. Ad un certo punto Harry si sentì chiamare e girandosi si trovò davanti Ginny Weasley. "Hey Harry, che ne dici di fare due passi?" Propose la rossa ed Harry annuì distrattamente alzandosi. Ripose il libro e i due si incamminarono per i corridoi di Hogwarts. "Allora, come stai?" Chiese la Weasley.
''Diciamo bene dai, e tu invece come te la passi?" "Io normale ma tu non me la conti giusta, che hai per la testa? Ti vedo giù." Domandò la Grifondoro. "No nulla in particolare, mi sento solo un po' triste e giù di tono ma non so il perché." "Capisco, vedrai che passerà ma per qualsiasi cosa io sono qui Harry, lo sai. Cambiando discorso: hai già deciso con chi andare al ballo?" Lo interrogò. "Ho una mezza idea in testa ma non so ancora di preciso, quindi diciamo di no. Tu invece? Hai già il tuo cavaliere?" "No sono qui proprio per questo, tu va di venirci con me?" Propose la rossa. "Ehm- okay, ci sto!" Esclamò poco convinto simulando un finto sorriso e a quel punto la giovane gli si gettò tra le braccia. Due anni prima molto probabilmente Harry ne sarebbe stato felicissimo mentre adesso gli dava solo un gran fastidio. Il suo cuore apparteneva a quel biondino arrogante e geloso che in quel momento assisteva furtivamente alla scena. Draco Malfoy era nascosto dietro un albero che osservava infuriato il suo uomo abbracciare una stupida pezzente come la Weasley. «Calmo Draco: quella pezzente non sarà mai alla tua altezza, poi ricorda che Potter ha scelto te e non lei quindi vedi di placarti.» Erano queste le parole che si ripetevano nella testa del biondo per non perdere la calma e la lucidità. «Ma vaffanculo alla calma: quella gli si sta strusciando addosso. Ora vado lì e le strappo quei sudici capelli uno ad uno.» Pensò subito dopo per poi incamminarsi verso i due giovani abbracciati. Giunse davanti ai due e si avvicinò ad Harry. Li salutò freddamente e inventò una scusa per trascinare Harry via con sè. "Potter vieni con me: Piton mi ha chiesto di informarti riguardo ad una cosa inerente alla nostra punizione." Gli comunicò il biondo. "E non puoi dirgliela qui?"Lo interruppe furiosa la Weasley. "No Lenticchia, non posso: esiste una cosa chiamata privacy." I due discussero per un po' finché Harry non decise di intervenire. "Okay Ginny io vado con Draco, magari ci vediamo in giro." La congedò. "Che c'è ora te la fai con questa schifosa serpe? Che succede Harry, ti sta ricattando? Ci penso, io sta tranquillo." Ribattè lei sfoderando la bacchetta. "Malfoy sei solo un viscido e uno schifoso tanto quanto la tua famiglia di corrotti. Meritate di marcire ad Azkaban tutti, dal primo all'ultimo." Ben presto Harry si piazzò davanti al corpo del biondo per fargli da scudo per qualche eventuale incantesimo. "Ascoltami bene Ginny, non voglio trattarti male quindi non costringermi a farlo. Quella che tu definisci «serpe» è la mia serpe, quindi vedi di moderare i toni quando ti rivolgi a lui. Stiamo insieme e ci amiamo e di certo tu non ci farai allontanare. E ti dirò di più: al ballo vacci da sola. Detto ciò spero che tu non ci crei alcun tipo di problema altrimenti dovrò farti vedere il mio lato da serpe, ciao ciao." Concluse il moro voltandosi e proseguendo. Quando furono giunti in un luogo dove nessuno potesse vederli Harry si girò, sorrise al suo ragazzo e lo baciò. E finalmente pronunciò quelle paroline magiche: "Io ti amo Draco."

LOVE ME ||DRARRYDove le storie prendono vita. Scoprilo ora