I corpi dei ragazzi che ballavano mi sommerse e sentivo solo il braccio di Tristan che teneva stretta la mia mano, fino a quando non si avvicinò al mio orecchio e disse -Andiamo a cercare i ragazzi, saranno sicuramente in cucina- Mi sorrise e mi portò in cucina dove trovammo il resto del gruppo appoggiati al bancone, tutti con un bicchiere di plastica rosso in mano. Mi avvicinai per salutare Allison che con lo sguardo vuoto sembrava stesse cercando qualcosa,o qualcuno. Appena mi vide mi venne incontro e mi sussurrò- Non è ancora arrivato,sto impazzendo!- Aveva uno sguardo veramente da pazza in quel momento così cercai di calmarla- Tranquilla, Tristan ha detto che sarebbe passato-. -Lo spero proprio, è quasi una settimana che non lo vedo,tra gli allenamenti e l'inizio dell'anno scolastico non ho avuto più occasione.- La scuola era cominciata appena una settimana fa e questo era il primo week-end da allora, eravamo tutti al terzo anno, tranne Tristan e Matthew che erano al quarto. Frequentavamo la scuola della periferia ,la South Easter High School, nota per la sua squadra di football.- Vedrai che verrà e poi non lo hai visto ieri mattina a lezione di storia inglese?- Ero sicura che lei avesse scelto un corso avanzato di storia solo per poter stare nella stessa classe di Matthew,una volta mi aveva detto che così sarebbe stata sicura di vederlo almeno una volta al giorno. Mi guardò infastidita e disse- Si, ma vederlo a lezione è tutta un altra cosa, lo voglio vedere fuori di li , anche perchè sarà rimasto in classe si e no dieci minuti, la preside lo ha fatto chiamare nel suo ufficio. Devo scoprire se era una cosa imporante.- e dopo questa la lasciai in un angolino della cucina per andare a salutare gli altri, feci un cenno a Liam e Reene che erano in un angolo seduti su una poltrona concentrati a scambiarsi saliva. Erano la coppa più affiatata della scuola e due amici fantastici; Liam era amico di Tristan da quando si era trasferito qui circa un anno fa e Reene e io abitavamo nello stesso quartiere da circa dieci anni. Li superai dopo aver ricevuto un -Ciao Cam- e andai verso il frigo dove incrociai Aaron che mi schiacciò il cinque e mi disse qualcosa senza senso. Era brillo e in quei casi si poteva solo annuire di fronte alla sua condizione. secondo tutti noi era il più giocherellone del gruppo e aveva un passato pieno di ombre, che nessuno aveva mai attraversato. Arrivai vicino al frigo e vidi Tristan che giocava a birra pong con i gemelli Jeremy e Josh. Lo lascia giocare, trovai una bottiglia di Patron sul bancone mi versai uno scioltino,tanto per scaricare la tensione e mi precipitai alla porta sul retro della casa. L'umidità estiva si faceva sentire, e mi ritrovai la schiena appiccicosa per il caldo, decisi di prendere una sigaretta e la accesi. I miei genitori non sapevano che fumassi mentre i miei amici si. Sapevo che era una cosa sbagliata , ma la vita era la mia e se una sigaretta ogni tanto mi faceva sentire più rilassata al diavolo, facevo quello che mi pareva. Tirai una boccata e vidi il fumo condensarsi intorno a me per poi svanire del tutto. Finì in fretta la sigaretta e tornai dentro, con l'impessione di essere osservata. Appena chiusi la porta trovaì uno spettacolo scioccante, la gente che prima era tranquilla in cucina a chiacchierare e bere ora era tutta nell'enorme salotto della casa da dove si sentivano dei grugniti e dei rumori di oggetti che si rompevano. Mi feci strada tra la folla che urlava e spingeva in avanti; arrivata al centro della sala vidi Tristan a terra seduto a cavalcioni su qualcuno e un pugno alzato, cosi andai verso di lui ma non si fermò fino a che il ragazzo che stava sotto non rovesciò la situazione e prese a colpire Tristan al fianco. Andai verso di lui e cercai di fermare la situazione, ma ero troppo debole confronto a loro così mi guardai intorno e vidi che fuori l'entrata principale stava arrivando Matthew . Corsi da lui- Matt , corri Tristan sta picchiando un ragazzo. Separali!!- Mi guardò sorpreso - Cosa? Dove?- Gli indicai il salone e lo segui a ruota. Vidi Matthew separare i due e parlare con il ragazzo che non avevo mai visto, ma di sicuro doveva aver fatto qualcosa di serio se Tristan gli era saltato addosso. Si ,era un giocatore di football, ma non era uno che si faceva trasportare dalla rabbia. Andai da lui e gli sfiorai il labbro con un dito, si stava gonfiando e sarebbe stato bene metterci sopra del ghiaccio. Lo guardai alla ricerca di risposte e mi disse- Non è il momento Cam!-E detto questo mi avvicinai a Matthew per sapere chi fosse l'altro tizio. -Hey Matt! Chi è lui?- Prima che potesse rispondermi il ragazzo si allontanò da noi uscendo dalla casa. Che caratteraccio! Venti minuti dopo entrai in macchina con Tristan,lo avevo informato che ero esausta e volevo scoprire che cosa lo avesse fatto accendere tanto da picchiare quel ragazzo. Appena si mise al volante provai a dire - Che cosa ti è successo là dentro? Cosa ti ha detto quel ragazzo per farsi picchiare?- Ero concentrata sul voler scoprire la verità , ma lui guardava dritto davanti a sè e sembrava non avermi sentita così gli sfiorai la guancia non tumefatta e lui finalmente mi guardò. -Niente! Era un cazzone qualunque,non ti preoccupare. Dai ti porto a casa di Allison,l'ho vista andare via con Matt dieci minuti fa.-
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Il gioco del destino
RomanceNon è nelle stelle che è conservato il nostro destino,ma in noi stessi. W.Shakespeare