BIP BIP BIP BIP.Il suono della sveglia mi fece saltare sotto le lenzuola.Aprii con fatica un occhio e realizzai che avevo più o meno trenta minuti prima di uscire di casa per andare a scuola. Mi alzai a fatica,feci una doccia veloce e una volta davanti l'armadio infilai dei jeans,una canottiera rossa e un cardigan nero sopra.Sciolsi i capelli sulle spalle e presi lo zaino che avevo preparato la sera prima.In cucina mia madre mi mise una tazza di caffè sotto il naso,un bacio veloce e disse.-Sono in ritardo ci vediamo stasera.Buona giornata.- la salutai con un suono che non seppi neanche io cosa fosse. Lei lavorava per un famoso studio legale,e la maggior parte delle volte faceva degli orari assurdi, mentre mio padre lavorava appena fuori città, quindi quando io facevo colazione lui era già al lavoro da un ora buona.Posai la tazza vuota nel lavandino e mi diressi alla macchina.Un quarto d'ora e arrivai nel parcheggio della scuola.Ero in ritardo e le lezioni sarebbero cominciate tra cinque minuti,così entrai e mi precipitai nell'armadietto.Presi i libri delle prime due ore:Storia e biologia.Entrai in classe e mi sedetti nel mio solito posto.Un minuto dopo il professor Newman entrò nell'aula e annunciò- Buongiorno classe,per questo semestre avremo un nuovo compagno di classe- Non avevo idea che ci sarebbe stato uno studente nuovo quest'anno- il suo nome è Nathan Moore. Entra pure Nathan- Gli occhi mi uscirono fuori dalle orbite.Nathan frequantava il liceo.Era nella mia stessa classe. Appena varcò la soglia, si sentì un sospiro da parte di tutte le ragazze presenti.Lui studiò la classe,mi vide e mi sorrise.Fece un saluto con la mano.- Cercati un posto Signor Moore.- Disse Newman senza neanche guardarlo. Venne nella mia direzione e si sedette nel banco dietro di me.Di tanti posti..pensai. Lo sentii alzarsi e avvicinare la bocca al mio orecchio.-Buongiorno Cami- Mi voltai e arrivai con il viso vicinissimo al suo ,lo lasciai stare e ascoltai la lezione di storia che il professore aveva cominciato. Per tutta l'ora non feci altro che pensare a quello che stesse facendo dietro di me,lo sentivo canticchiare ogni tanto e sbattere la penna sul banco.Al suono della campanella cercai di filarmela,ma appena arrivata alla porta lui mi bloccò l'uscita-Togliti!-Ringhiai. Alzò il mento in fare di sfida,cosi gli pestai un piede e lui concentrato a tirarsi indietro mi lasciò passare. Andai più in fretta possibile nella classe di biologia.Trascorsi tutta l'ora sovrappensiero e quando la professoressa Evans mi chiese se era tutto ok, io non potè che annuire.All'ora di pranzo ero esausta, avevo fatto di tutto per non incrociare Nathan per i corridoi. In mensa vidi Tristan e gli altri seduti a un tavolo,così andai verso di loro.
-Ehi.- mi disse Tristan dandomi un bacio.Io lo guardai e sorrisi.- Ehi ragazzi, che si dice?- dissi rivolta a tutto il tavolo,quando vidi Allie con una faccia cosi lunga che la mascella era poggiata sul tavolo. -Che succede?- aggiunsi. Reene mi fece un gesto verso un tavolo dove erano sedute Stacie e le sue amiche e .. Matthew. Oh mio dio ,le mimai con le labbra,mentre lei annui. Tristan mi cinse con il braccio una spalla,era rilassato così cercai di sondare il terreno.-Sai il ragazzo con cui hai discusso alla festa venerdì sera è nella mia classe di storia- dissi studiandolo attentamente. Lui lasciò scivolare il braccio dalla mia spalla e si alzò correndo verso l'uscita. -Ma che..?- disse Liam.-Che cosa è successo?- aggiunse.Lo guardai e dissi- Non lo so ,gli ho solo detto che il ragazzo che ha picchiato venerdi sera è nella mia classe di storia.- Liam spalancò gli occhi.-Uhh .- -Ok che succede, perchè nessuno mi dice niente?Chi è quel tizio?-Non ricevetti risposta così mi alzai,presi lo zaino e seguii Tristan,quando ricordai di aver visto parlare Matt con Nathan venerdi sera. Andai al tavolo dove lui si trovava con Stacie e lo tirai per il colletto della maglietta. -Che diavolo fai Cam?-disse lui alzandosi dalla panchina.-Ehi stavamo parlando noi due-disse Stacie in tono aspro. -Non me ne frega niente,ho bisogno che vieni con me.-mi rivolsi a Matthew. Lui annui e mi seguì fuori dalla mensa. -Che c'è Cam?-disse studiando la mia espressione . -Il ragazzo della festa,chi è esattamente?-
-Perchè me lo chiedi Camille?- borbottò. -Perchè gli ho appena detto a Tristan che si è iscritto a questa scuola ed è andato fuori di testa.-
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Il gioco del destino
Roman d'amourNon è nelle stelle che è conservato il nostro destino,ma in noi stessi. W.Shakespeare