È una sensazione bellissima quando sei talmente presa da un sogno che ti sembra reale. Quando sei consapevole che si tratta di un sogno ma te ne freghi, te ne freghi altamente perché stai così bene che non ti importa se sia una finzione o la realtà.
A te va bene così.
Ed è così che mi sento adesso.
Bene.
Sto sognando quello che ci sarebbe stato tra me e Nash se lui non fosse stato famoso.
Io e lui che prendiamo un gelato insieme, che litighiamo per la scelta del film da vedere. Io e lui che ci baciamo.
Tutto quello che saremmo stati. Ed è strano perché fa male, ti fa soffrire vedere qualcosa che non avrai mai. Ma ti fa stare bene, ti fa credere in qualcosa. Ti dà una speranza, per quanto piccola ed insignificante possa essere.
Io e Nash ci stiamo abbracciando quando il rumore di vetri infranti mi distrae.
E come una secchiata di acqua gelata, vedo l'immagine farsi più sfocata, le sensazioni meno nitide e, nel giro di pochi attimi, il sogno è svanito.
Cerco di aprire gli occhi quando sento dei rumori soffocati.
E quando lo faccio, me ne pento.
Riesco a malapena a distinguere la figura di un ragazzo nella mia stanza.
Un ragazzo biondo.
Ethan.
Butto uno sguardo sul letto di Jay e, non trovandolo, mi tiro su a sedere.
Lo vedo a terra, privo di sensi.
- Ma cosa diavolo stai facendo?!- chiedo su tutte le furie alzandomi dal letto e calpestando qualche vetro.
Non mi curo del dolore dal momento che Ethan mi sta puntando un coltello alla gola.
- Mi prendo ciò che è mio - dice squadrandomi dalla testa ai piedi prima di passare la lingua sulle braccia.
Disgustoso.
- Ethan non è divertente- dico a bassa voce.
In risposta si mette a ridere, senza però alzare troppo la voce. È una risata da psicopatico, per nulla rassicurante.
Lo guardo, cercando di capire che cosa gli stia passando per la testa.
- Veramente credi che sia un gioco? - chiede retorico.
In men che non si dica me lo ritrovo ad un palmo dal naso, con la sua mano premuto sulla bocca mentre mi tiene stretta sé.
Sento la lama fredda del coltello accarezzarmi la pelle dietro al braccio prima di inciderla.
Spalanco gli occhi e posso vedere un sadico sorriso spuntare sulla faccia di Ethan.
Lo prenderei a schiaffi se non fossi così tanto spaventata.
Il suo sorriso si spegne in un attimo.
E in quel momento capisco che la cosa non finirà bene.
Infatti in neanche mezzo secondo mi solleva di peso prima di trascinarmi verso la finestra.
Appena vede che oppongo resistenza mi butta letteralmente a terra.
Sento i frammenti dei vetri della finestra che premono sulle ginocchia e provo un dolore piccolo, ma acuto che mi fa trattenere il fiato.
Non faccio in tempo a tirarmi su che Ethan mi imbavaglia.
Avrei dovuto gridare e chiedere aiuto invece di preoccuparmi per le mie ginocchia.
Inizio a dimenarmi cercando di sfuggire alla presa di Ethan, ma ogni tentativo diventa inutile appena si mette a cavalcioni su di me, fermando ogni mia possibilità di movimento.
Con un'abilità che non credevo potesse avere, Ethan mi lega completamente in un tempo relativamente breve.
So che sono passati solo pochi secondi, ma mi sento come in un sogno.
Come se una cosa del genere non potesse accadere a me.
E solo quando sono completamente legata realizzo che non è un sogno, che il mio ex mi sta veramente rapido e che io sono veramente nei guai.
Mi viene da piangere.
Non ho una soluzione.
Sono da sola e non posso muovermi.
Cerco disperatamente di gridare mentre Ethan mi porta fuori passando dalla finestra.
Inizio a muovermi a caso pur di poter sfuggire alla sua presa, ma finisco solo per strisciare il braccio contro il legno della finestra.
Un bruciore intenso mi attraversa l'arto fino ad arrivare alla testa, bloccandomi.
Incredibile quanto un semplice taglio possa indebolirti a volte.
Ovviamente sempre nei momenti meno opportuni.
Mi lascio andare a peso morto mentre Ethan riesce a portarmi fino ad una macchina.
Mi sento tremendamente inutile.
Appena ci avviciniamo, scende dalla macchina una certa psicopatica di mia conoscenza.
Inizio a dimenarmi.
Voglio farle male.
Tanto.
Mentre Ethan mi trattiene la rossa tira fuori una siringa.
Te la ficco in un occhio stronza.
- È un calmante, tranquilla -dice sorridendo.
Ma vaffanculo.
Sento un leggero pizzico appena l'ago entra in contatto con la mia pelle.
Poi ho sonno.
E torno a dormire.
HOLAAA
Salve bellissimeeee, come state?
IO E LA BIONDA BENISSIMO
So che mi odierete però sono troppo presa bene.
Ieri io e la Bionda siamo state in duomo e abbiamo visto un sacco di gente figa.
Tipo Aaron Carpenter, Christian Delgrosso, Blake Gray, Taylor Caniff, Trey Shafer (aka futuro marito della Bionda), Bryant Eslava, Cameron Dallas e i fratelli Rowland.
In quest'ordine.
Non potete capire la botta di culo.
PERÒ NON HO TROVATO I BIGLIETTI PER OGGI.
Fa niente, non si può avere tutto nella vita ahahahah
Detto ciò spero che il capitolo vi piaccia e se lasciate un commento mi fate una piacere.
AdiossssssPS un applauso a Blake che andando a coccolare i piccioni in duomo è riuscito a tenere lontane le fan.
Hai la mia stima
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Lucky - Nash Grier
FanfictionA volte la fortuna non basta. A volte serve scegliere. Certo, la fortuna ti dà un aiuto, una spinta, ma non puoi aspettarti che faccia tutto lei. E il destino, be', è nei momenti delle decisioni che si crea il destino. Se ti trovassi i Magcon nel so...