22- Nash

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Dopo qualche lamentela di Jack J, lo abbandono in compagnia di Jack G che ha iniziato a dire cose a caso.

Come "odio le zucchine", "voglio un pony" e via dicendo.

Arrivo in cucina e mi appoggio allo stipite, osservandola.

È bellissima. E pensierosa. Non so se è un buon segno.

- A cosa pensi? - chiedo scrutandola attento.

Deglutisce guardando il pavimento.

Sta pensando a cosa dirmi. È incredibilmente tenera.

E io sono nella merda.

-A tutto- risponde alla fine alzando le spalle.

Abbastanza evasiva come risposta.

-Mi dovrei fidare? -chiedo sollevando un sopracciglio.

Abbassa di nuovo lo sguardo e qualche ciocca le cade davanti al viso.

Preso da non so quale istinto, mi avvicino velocemente e l'abbraccio.

Appoggio delicatamente il mento sopra la sua testa chiudendo gli occhi.

Abbracciarla è una delle cose migliori che potessi fare.

Inizia a piangere e, dio, mi si stringe il cuore a sentire i suoi deboli singhiozzi.

La stringo di più, abbassando la testa fino a baciarle una tempia.

Non pensi che ne sia accorta, ma è meglio così. Sarà il mio segreto.

Inizio ad accarezzarle i capelli.

-Shhh, va tutto bene- le sussurro accarezzandole la schiena.

È così strano sentirla tra le mie braccia, così piccola e indifesa.

È una sensazione bellissima.

-Scusat... Fa niente torno dopo - e ti pareva.

JOHNSON TI AMMAZZO.

- Sarà meglio che porti la camomilla a Jack G- borbotta Brooklyn allontandosi.

Mi manca. E l'ho lasciata andare da due secondi.

-Quando vuoi, se vuoi, possiamo parlarne - le dico con un sorriso per rassicurarla.

Annuisce non troppo convinta.

-Okay, ma non sperarci troppo - risponde con voce debole accennando un sorriso.

Te lo bacio quel sorriso.

Sorrido involontariamente per quello che ho appena pensato.

Non è da me, eppure non mi importa.

Esce dalla stanza velocemente con la tazza in mano.

Mi passo le mani sulla faccia.

Questa ragazza mi farà impazzire.

Anzi, lo fa già.

E non mi dispiace, se devo dirla tutta.

*****
-Grazie Brook, sei la nostra salvezza - dice Jack J dopo che il suo migliore amico si è addormentato sul tappeto.

Volevamo metterlo sul divano, ma si è buttato giù subito dopo, quindi abbiamo rinunciato.

- Lo so- risponde atteggiandosi mentre prende due coperte da buttare sopra i due addormentati.

- Aspettiamo un'oretta e poi li portiamo via - affermo coprendo Cameron.

- Se volete potete rimanere, solo non penso di avere abbastanza letti - dice grattandosi la nuca.

- Massimo uno di noi due dorme sul divano, lasciato generosamente libero dal mio socio - propone Johnson indicando con un gesto teatrale il divano libero.

- Io comunque ho un letto libero in camera mia - dice Brooklyn.

-Facciamo così - inizio - uno di noi dorme nel letto mentre uno sul divano, così possiamo tenere d'occhio i due pirla qui - continuo indicando i due ubriachi - Se poi quello che dorme sul divano vuole fare cambio, va a svegliare l'altro - concludo.

Non penso di aver mai avuto un'idea tanto bella.

Mi sento un genio, sul serio.

-Okay, allora io sto sul divano che non ho tanto sonno - si offre Johnson.

-Siete sicuri che vada bene? Non mi piaccia che uno di voi due dorma sul divano. Magari potrei- incomincia con voce dispiaciuta.

-No, non puoi- diciamo insieme io e Jack zittendola.

Brontola e batte un piede per terra come una bambina guardandoci male, facendoci ridacchiare.

È bella anche quando mette il broncio.

*****
Dopo essermi cambiato con quello che mi ha dato Brooklyn, la seguo in camera sua.

La stanza è semplice, niente di particolare, ma sa di lei.

Ogni cosa sembra gridare che questa è camera sua.

E la trovo bellissima.

Brooklyn tira fuori il letto a muro, di quelli che si ribaltano.

Lo fa senza troppe difficoltà e questo mi fa pensare che probabilmente è più forte di quello che creda.

Mi sistema le coperte, offrendomi una vista fantastica del suo lato B.

Non so perché ma mi volto. Penso sia una questione di rispetto.

Mi ritrovo davanti a una foto di lei e Katie dove sono sdraite sulla spiaggia, spettinati e ridono tanto da avere le guance rosse.

Brooklyn è a dir poco stupenda.

- Ci hanno scattato questa foto dopo che Katie aveva chiamato un ragazzo con il nome del suo cane. La faccia del ragazzo è stata epica - dice ridacchiando.

- È bellissima - commento semplicemente.

- Sono d'accordo- Annuisce.

- Be' caro Nash Grier, io torno a dormire- annuncia buttandosi sul letto.

La imito infilandomi nel mio letto.

- Buonanotte Brook - sussurro.

-Buonanotte Nash - mi risponde e posso giurare di aver sentito un sorriso tra quelle parole.

HOLAAA
Salve popolooooo! Scusate il ritardo, davvero, ma sono stata un pelino impegnata.
Spero che la storia vi stia piacendo eee niente, lasciate un commento e una stellina se vi va, che tanto non muore nessuno.
Se ci sono errori perdonatemi ma non l'ho controllata, appena ho tempo lo faccio ahahaha
Detto ciò, alla prossima.
Adiosssss

Lucky - Nash Grier Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora