18- Nash

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-Cameron non puoi capire- continuo a ripetere mettendomi le mani tra i capelli.

-Nash sarà la settima volta che mi racconti di quanto sia bella- sospira il mio migliore amico.

Siamo nella stanza dell'albergo, io sono sdraiato sul letto a pancia in su mentre Cameron si sta vestendo.

Stasera abbiamo deciso di andare in una discoteca in città, giusto per arrivare allo show di domani con le borse di Armani sotto gli occhi.

- Ma non puoi capire!- esclamo alzando le mani al cielo.

- Qualcuno è cottoooo- canticchia Matt uscendo dal bagno in boxer.

-Ci puoi contare - lo asseconda Cam, battendogli il cinque.

-Non è vero- borbotto.

Due paia di occhi si voltano verso di me.

Poi scoppiano a ridere.

Cadono a terra dalle risate.

- Che ho detto di male? - chiedo alzandomi a sedere.

Ridono più forte.

Mi prendono per il culo?

Ridono della mia faccia sconvolta.

Si, mi prendono per il culo.

-Andate a cagare -dico ridacchiando.

Non si può essere arrabbiati con loro.

****
Siamo alla festa da tipo un'ora e Sam, Aaron, Jack G, Taylor e Matt sono ubriachi. Tanto.

La parte restante dei Magcon è brillo.

Io compreso.

-CAMERON MOLLA QUEL PALO- sento gridare da Mahogany.

Cerco Cameron con lo sguardo e lo trovo mentre cerca di baciare un palo.

Vedo arrivare Mahogany che lo stacca violentemente dal palo trascinandolo via e venendo verso di me.

-Io non ce la faccio più a tenere a bada questo pirla! - grida Mahogany lanciandomi praticamente addosso Cameron.

-Nashy mi dai un bacinooo -

Oddio.

-Ragazzi io non riesco più a tenerlo a bada- esclama Jack J mettendosi le mani nei capelli.

- Ma chi? -chiede Mahogany.

Jack J si gira a guardare sconsolato un esemplare di Jack G ubriaco in piedi su un tavolo che canta a squarciagola.
Questo spiega tutto.

- Ma se li portassimo a casa? Non penso che il proprietario sia felice...- propone Jack J indicando il proprietario stempiato tutto rosso dal nervosismo che continua a guardare male i due ubriachi.

-Direi di si- confermo.

Dieci minuti dopo io e Jack J stiamo trascinando i due ubriachi per le strade di Nashville in cerca di un taxi che sembra non esistere.

Per tirare fuori Jack G dalla discoteca abbiamo dovuto dirgli che Jennifer Lopez stava twerkando solo per lui fuori dal locale.

È rimasto un po' deluso quando ha scoperto che non c'era nessuno, ma almeno è uscito.

- Ma è la casa di Brook! - esclama Jack J indicando con la testa la villetta in cui abbiamo fatto irruzione due giorni fa.

Sembra passata una vita.

-Se andassimo da lei? - chiedo insicuro.

Mi scoccia andare da lei a quest'ora per chiederle aiuto, ma non abbiamo la minima idea di dove ci troviamo e di come arrivare all'hotel.

Guardo Jack che annuisce.

Inizia così la nostra impresa che ci costa tempo e fatica. Tanta fatica.

Dopo cinque minuti lascio cadere Cameron sul vialetto della casa.

E dovevamo solo attraversare la strada.

Jack sta perdendo un polmone nel tentativo di tenere in piedi il suo migliore amico, mentre il mio, di polmone, è rimasto in mezzo alla strada.

Suono al campanello.

Silenzio.

Silenzio.

Silenzio.

Un tonfo.

Qualcuno che impreca.

Un altro tonfo.

E Brooklyn ci apre la porta imprecando.

Appena ci vede ci fulmina con lo sguardo.

- Ho capito che vi manco e che mi volete bene, ma potevate anche passare domani mattina - dice passandosi la mano sulla faccia stropicciandosi gli occhi.

- Abbiamo bisogno di aiuto - dico indicando un Cameron collassato sul vialetto e un Jack che non sta in piedi.

La osservo mentre valuta la situazione.

È carina anche all'una di notte, struccata, con i capelli spettinati e in pigiama.

- Scusa, non potresti decidere più in fretta? Jack non è proprio una piuma...- dice Jack J con voce rotta dallo sforzo dato che Jack G si è completamente lasciato andare.

Brooklyn ridacchia prima di alzare gli occhi al cielo e spostarsi per farci passare.

Le Sorrido riconoscente prima di raccogliere Cameron dal vialetto.

HOLAAA
Allooora, ecco un altro capitolo.
Spero davvero che la storia vi stia piacendo e bla bla bla.
Se il capitolo fa cagare incolpate la Bionda perché mette ansia, altrimenti... è merito mio, modestamente.
Se vi piace proprio tanto tantotanto potete lasciare una stellina e anche un commentino, che non guasta mai.
Detto ciò, sto già lavorando al prossimo capitolo.
Adiosssss

Lucky - Nash Grier Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora