Posso spiegare

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Una voce familiare, mi svegliò.

"Ehy, piccola..vieni qui."

Sentii delle calde mani afferrarmi per i fianchi, e toccarmi il petto.
Alla scoperta di non trovare un paio di tette, le ritrasse subito, socchiuse gli occhi e mi guardò.

"Cosa cazz? Harry..?" prese a dire infuriato

Ma io non riuscivo a parlare, ero sotto shock.
Le mani mi tremavano, e non riuscivo a capacitarmi del perché mi fossi ritrovato in stanza con lui, nello stesso letto, nudi e stanchi.

"Harry?"
"Cazzo, ma rispondi almeno!"

Lo guardai con dispiacere e dopo aver ripreso conscenza, dissi:

"Louis, non sei l'unico ad essere sorpreso, okay? Anche io sta mattina mi sono svegliato e mi sono ritrovato il mio coinquilino nudo al mio fianco, nel mio stesso letto."

"Non è di certo colpa mia, però!" urlò

"Intanto ti calmi, razza di umano senza cervello"

"Come mi hai chiamato?" chiese e nel modo in cui lo pronunciò sentii l'ansia scorreremi nelle vene.

Si avvicinò ancora di più.
5 cm.
4cm.
3cm.
2cm di distanza dal suo viso.

Ma non potevo mostrarmi così debole, perciò decisi di rispondere.

"Razza di umano senza cervello." dissi con la sicurezza di un criceto che sta per incastrarsi nel granaio.

"Ah si? Peccato che con questo "razza di umano senza cervello" ci sei andato a letto, e non mi sembra che ti sia tanto dispiaciuto." sorrise beffardo.

"Potrei dire la stessa cosa di te."

Ottimo, ora eravamo pari.

"Pezzo di merda" disse

"Coglione."

"Non ero 'razza di umano senza cervello'? "

Sorrisi.

"Anche."

"Vaffanculo, Styles."

"Vacci anche tu, Tomlinson."

"Perfetto." disse

"Ottimo"

"Grandioso" urlai.

"FANTASTICO" urlò a sua volta.

"Non c'è bisogno di descrivermi, Louis. So già di essere fantastico."

Quella frase sembrò farlo impazzire ancora di più.

Sgranò gli occhi e si girò dall'altra parte del letto.

"Esci." disse, e sembrava più un ordine che una domanda.

Decisi di lasciar perdere e abbandonai la mia stanza, con lui dentro.

***

Attraversai il corridoio scalzo e con solo i boxer addosso, e mi diressi verso la camera di Liam.
Avevo deciso: da oggi in poi avrei dormito qui, non ne volevo più sapere di Louis.
Anche perché sarebbe stato imbrazzante rivederlo.

Bussai alla porta, e mi aprì un Liam dalla faccia sconvolta, e assonnata.

"Posso spiegare." dissi

Mi fece cenno di entrare, e sedermi sulla sua sedia.
Devo ammettere che per quanto Liam potesse smembrare un bravo ragazzo, la sua camera era un disastro.

"Dov'è Niall" chiesi

"Penso a fare colazione" rise, poi continuò "Come al solito.."

Lo guardai serio, non avevo tempo di scherzare, sinceramente non sapevo nemmeno come potevo dirgli cosa era successo.

"Allora."

Mi guardò.

"Emh, io.."

Alzò le sopracciglia con fare curioso.

"Cioè, non è colpa mia.."

"Harry, ti muovi?"

"Liam, se te lo dico promettimi che non riderai di me." lo supplicai

"Non riderei mai di te."

Lo guardai male.

"Okay, forse ogni giorno. Ma ti prometto che questa volta rimmarrò serio." disse sicuro

"Praticamente.."

Sentimmo la porta aprirsi di colpo e mostrarci un Niall, ancora sbronzo dalla sera prima con dei cornetti alla Nutella in mano.

"Owhe, ragaziiii..ho imparado una nuovfa canzoncinaajak ! " urlò

Liam si spalmò una mano sulla fronte e lo fece entrare.

"No, Niall. Non siamo interessati alla tua offerta" ridacchio Liam

"Senfite! Vu cumbrá vu cumbrá acendino che non vaaaa, se tu compri acendino fai felice marocchinooooo"
e poi cadde a terra.

Mi trattenni dallo scoppiare a ridere, Niall non era un tipo festaiolo, ma probabilmente ieri sera ne aveva combinata qualcuna di troppo.

"Lo porto in camera sua, Harry.
Magari ce lo racconti un'altra volta, okay?" mi chiese Liam

"Io..Oh, va bene. Okay, a dopo allora"
forzai un sorriso e uscii dalla camera.

Un po' mi sentii sollevato dall'aver rimandato la spiegazione, un po' pressato dall'ansia di doverlo ancora fare.

Decisi che, nonostante quel maledetto Louis, non mi avrebbe privato della possibilità di dormire nel mio letto.

Perciò entrai nella mia stanza, e lo trovai ancora li, nelle coperte a dormire.

E per un momento pensai, perché se a lui non gliene fregava niente di aver dormito con un ragazzo, avrebbe dovuto fregarmene a me?

Mi stavo facendo troppe paranoie per una stupida notte.

Per uno stupido letto.

Per uno stupido Louis.

E per uno stupido me.

angolo autrice :

Allora, prima di tutto io e Giorgia vorremmo davvedo ringraziarvi delle 100 letture. :)
Spero che la storia vi stia piacendo, continuate a votarla.
-Tommof, xoxo

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