Aurora era tornata a casa, durante il viaggio di ritorno non aveva aperto bocca per parlare col marito, anche se ormai non lo definiva nemmeno tale.
Si era chiusa nella sua camera, senza giustificarsi o niente.
Non aveva nessuna intenzione di rivolgergli la parola.
"Così mi rendi le cose più difficili, piccola" Salvatore apparse accanto a lei con una foto in mano.
"Perché hai quella foto? E cosa ti sto rendendo difficile?" domandò, lui sorrise, lo stesso sorriso che aveva all'ospedale.
"La foto l'ho trovata prima, non pensavo l'avessi ancora, avevamo sedici anni e facevamo schifo.
Bei ricordi"
Un piccolo sorriso malinconico spuntò nel volto della ragazza, eccome se erano bei ricordi.
Ricordi che non sarebbero mai più tornati."Comunque, temo che se ti dicessi cosa voglio fare me lo impediresti quindi non lo farò, solo smetti di trattare così Sascha"
"Va bene, però continuo ad ignorarlo" sospirò stendendosi sul letto "Mi stai incasinando la vita Sal, però mi piace questa cosa, mi piace che sia tu ad incasinarmela perché, in fondo, io e te siamo legati, dopo tutto questo tempo siamo ancora insieme, in un modo o nell'altro.
Cazzo, io ti amo" ammise in fine.Salvatore non rispose, finse quasi di non sentirla.
"Ci vediamo dopo piccola- le rivolse uno sguardo serio, cupo- qualsiasi cosa accada non metterti in mezzo" concluse per poi sparire, lasciando Aurora confusa e senza nessuna risposta alle sue domande.
Sascha, nel frattempo, accese il computer in quello che una volta era il suo studio, lo faceva spesso quando non aveva nulla da fare nonostante ormai non registrasse più video.
Iniziò a guardare video vecchi venendo assalito dai ricordi.
Ripensò a quando i Mates erano tutti insieme, quando si divertivano ed erano più uniti che mai.
Ora i Mates non c'erano più, e lui si sentiva in colpa.
Inizava a rendersi finalmente conto di ciò che aveva fatto, aveva ucciso il suo migliore amico.
Sospirò malinconico chiudendo Youtube.
Si alzò dalla sedia, senza spegnere il computer.
Esso emise un suono di notifica, Sascha si voltò.
Una chat di Facebook era aperta, aveva appena ricevuto un messaggio da Salvatore Cinquegrana.
Si avvicinò titubante, il messaggio diceva 'assassino'.
"Chi sei?" Scrisse con fare scocciato, era sicuro si trattasse di qualche bambino che era riuscito ad entrare nel suo account.
"Ero il tuo migliore amico" rispose.
"Chiunque tu sia non è divertente, esci dal profilo di Sal"
"Sal? Pensi davvero di potermi chiamare ancora così?"
Chiuse la chat sbuffando e uscì da Facebook.
Era solo un hacker, pensò.
Si aprì un foglio bianco di Word.
Nel mezzo iniziò a formarsi una frase.
"Non puoi scapparmi Sascha"
Non riusciva a muoversi, non trovava una spiegazione ragionevole a ciò che stava accadendo.
Se quello di prima era un hacker questo cos'era? Forse una specie di virus.
"Cos'è, hai paura?" Un'altra frase.
"Smettila, chi cazzo sei? Come fai?" Urlò.
La scritta 'Salvatore' iniziò a formarsi sullo schermo ripetendosi più e più volte.
Sascha indietreggiò scontrandosi contro al muro.
Si chiuse la pagina word e si aprì Google, successivamente Youtube e partì un video di Surrealpower.
'Ciao a tutti caciotti e benvenuti in questo nuovissimo Surrealtime'
La sua voce rimbombava nella stanza, con passò veloce si avvicinò al computer dirigendo un pugno esattamente al centro dello schermo, rompendolo e ferendosi la mano.
"Che cosa vuoi?" gridò straziato dalla scena e in quel momento pensò di essere pazzo.
Gridava, ma contro chi? Salvatore era morto, non c'era nessuno in quella stanza."Voglio ucciderti" rispose a voce bassa, lui si bloccò smettendo di muoversi.
Salvatore gli aveva risposto.
Dopo pochi secondi Sascha sentì una mano stringergli il collo impedendogli di respirare, cercò di staccarsi da quella presa, ma non ci riusciva, non riusciva nemmeno a vedere chi fosse a stringergli il collo, nonostante lo sapesse.
"Adesso sei pazzo anche tu, non solo Aurora e Abigail" sussurrò in modo avido Salvatore senza mollare la presa.
"T-ti prego...mi...mi dispiace" lo pregò con un filo di voce.
"Ti dispiace? Ti dispiace?!- mollò la presa scaraventandolo a terra- Cazzo Sascha tu sei vivo! Tu sei fottutamente vivo, io sono morto per colpa tua! Io ce l'avrei fatta e mi vieni a dire che ti dispiace?!
Non me ne frega un cazzo che ti dispiaccia! Tu farai la mia stessa fine"Si rese visibile camminando lentamente verso il ragazzo a terra che nel frattempo cercava di rialzarsi per uscire dalla stanza, Salvatore con un movimento rapido della mano chiuse la porta impedendogli di uscire.
"Così è sleale caro Sascha, non è giusto che tu possa scappare, io non potevo farlo, io ero in coma eppure nulla ti ha fermato dall'uccidermi.
Come ti senti adesso, eh? Hai paura stronzo? Anche io ne avevo, ma non te ne è fregato un cazzo"Non rispondeva, indietreggiava ritrovandosi all'angolo della stanza.
"Sai, il vantaggio di essere un fantasma è che con un po' di pratica impari a comandare gli oggetti, gli elementi, o addirittura le persone" sorrise maliziosamente sotto lo sguardo spaventato del moro.
"Non puoi uccidermi, pensa ad Aurora...lei non vorrebbe questo" cercò di convincerlo a fermarsi.
"Lo so benissimo che Aurora non vuole, infatti lei non lo saprà, perché sarò io a prendere il tuo corpo"
Non si avvicinò, si limitò a guardarlo negli occhi e lui si accasciò a terra tenendo una mano sul petto e l'altra sulla testa, emetteva gemiti di dolore e l'espressione del suo viso faceva intendere quanto stesse soffrendo.
Salvatore non si fermò a quella scena, si divertiva e continuò, stava lentamente distruggendo gli organi vitali del suo corpo.
"Salvatore..." sentì un singhiozzo flebile proveniente dalla porta, era Aurora "Ti prego non farlo, ti scongiuro, tu sei migliore di così, non ucciderlo, non fare il suo stesso errore, fallo per me Sal"
Stava piangendo, probabilmente era stata li tutto il tempo e aveva sentito tutto e lui non sapeva a chi dare ascolto.
Doveva dare retta ad Aurora, la ragazza che amava, oppure fregarsene e vendicarsi?
Hey, ma questi aggiornamenti random?
Ehehehe, spero che vi piaccia
Anche se boh, forse lo sistemerò più avanti perché mi sembra che manchi qualcosa ma vbb
Spaaaaam time
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Everything I didn't say||Surrealpower
FanfictionSequel di "Nineteen" Si pensa che, con la morte, si inizi automaticamente ad essere felici, a stare bene, dopotutto non si hanno più preoccupazioni, non c'è nulla che potrebbe crearti problemi: tanto sei morto. Si parla spesso di paradiso e inferno...