Capitolo 1

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Non ce la faccio davvero più. Ho un mal di testa causato da non so cosa. Sembra che il cervello stia cercando di spaccare il cranio per uscire. Ogni tanto mi capita, prendo giù qualche pastiglia strana e poi mi passa. Solamente che queste pastiglie le ha solo la mamma, non so per quale motivo; ma lei torna stasera dopo una settimana, della quale io sono da quattro giorni nel letto con la testa che è in procinto di scoppiare. Probabilmente non ho mai avuto così tanta voglia di vedere mia madre, non che non abbiamo un bel rapporto solo che si sa, quando i gatti non ci sono i topi ballano. La cosa fastidiosa é che nella mia mente si accendono come delle piccole lampadine ed ognuna di esse porta con se delle immagini mie in situazioni diverse dal solito, situazioni che non ho mai vissuto e altre immagini poco chiare. Certo, non sono mai stata molto normale, ogni tanto mi capita di mettermi a disegnare e, senza pensarci, disegno cose strane e senza senso. Questo mi capita anche a scuola, quando distrattamente scarabocchio qualcosa ma alla fine si formano sempre segni inesistenti, frasi che nemmeno io so leggere e altro. Questi avvenimenti li tengo per me, evito di parlarne, potrebbero prendermi per pazza e mandarmi in qualche comunità. Comunque anche se volessi non potrei raccontarlo a nessuno. Non ho molte amiche e di queste nessuno credo possa definirsi la mia migliore amica e quindi una ragazza con cui potermi confidare senza problemi. Mi definisco una ragazza strana e non solo, molte persone lo pensano solamente guardando dove vivo.
Abito in una casa nel centro della città davvero molto grande e in stile gotico, quindi spicca in modo rilevante rispetto al resto delle case moderne, circondata da un giardino enorme e spesso le persone mi guardano male e con gelosia, eppure non sono la tipa che se la tira. In ogni modo va bene così, non mi interessa poi molto.
"Lucy ti ho portato una tazza di thè caldo"
"Grazie papino"
Dopo aver appoggiato la tazza sul comodino se ne va chiudendo la porta.
Dopo poco tempo una fitta più forte delle altre mi attenaglia la testa in una morsa dolorosa facendomi urlare e alzare di scatto dal letto prendendomi la testa fra le mani. Una scena mi avvolge in modo repentino la mente con la suddetta immaginzione davanti ai miei stessi occhi e ha poco di fantasia, sembra tutto davvero troppo reale.

Una bambina girata di schiena ha le mani alzate con i palmi aperti e, in poco tempo dalle mani fuoriesce un colore rosso. É fuoco. Assomiglia tanto ad una fiammata uscita dalla bocca di un drago. I capelli della bambina si colorano velocemente di rosso, lo stesso colore del fuoco che si sta sprigionando da lei. I capelli ormai completamente colorati iniziano a muoversi come se ci fosse del vento, ma no, non c'è del vento, ne sono sicura. Si muovono sempre più velocemente, come se fossero dei serpenti. Come tutto è iniziato tutto finisce. In un battito di ciglia il fuoco si spegne, i capelli tornano di un normale color castano e si afflosciano sulle spalle. La bambina cade per terra, probabilmente svenuta. Subito due figure adulte si avvicinano e la sollevano piano sventolando le loro mani in cerca di darle aria. Appena la donna smette di singhiozzare alza la testa e si sposta i capelli biondi dal viso. Non posso non riconoscerla. É mia madre da giovane. In quel momento mi accorgo che riesco ad intravedere il profilo della bambina e sono io da piccola. Ne sono certa. Scorro lo sguardo sulla figura accucciata su quella che dovrei essere io e riesco a riconoscere la figura di mio padre. Poi un urlo e una contorsione di dolore di quel piccolo corpicino rompe il momentaneo silenzio mentre le mani di mio padre si appoggiano sulla sua fronte emanando una forte luce che ingloba tutta la scena.

Quando riapro gli occhi che solo in quel momento mi accorgo di star stringendo mi rendo conto di essere nella mia camera da sola, senza una piccola Lucy, senza una mamma e senza un papà.
Poi sento bussare piano piano.
"Avanti"
"Lucy tutto okay? Ho sentito gridare" dice piano la mia sorellina di soli sette anni. Appena alza lo sguardo verso di me apre la bocca in segno di stupore e di quello che sembra spavento. Esce sbattendo la porta e la sento scendere le scale di corsa chiamando papà. Cosa ho per dio? Mi alzo reggendomi ad ogni sporgenza e mi avvicino allo specchio. Non posso fare altro che stupirmi e spaventarmi anch'io. L'iride non è più di un verde intenso ma oro. Non ci sono sfumature, é puro color oro fuso. Intenso, spettacolare ma nello stesso tempo spaventoso. La pupilla é poco più grande di un puntino.
Sarà la stanchezza, il mal di testa persistente o la stranezza appena accaduta, ma mi sento svenire, quindi cerco il più velocemente possibile di avvicinarmi al letto. Non faccio in tempo a sedermi sul letto che ci cado completamente sopra e, mentre gli occhi mi si chiudono contro il mio volere, vedo la porta spalancarsi e mio padre fiondarsi su di me con una velocità disumana e una faccia contratta un una smorfia di paura poco visibile.

Però questo stato di 'incoscienza' non è comunque tranquillo.
Sento qualcosa muoversi sotto di me ed è fastidioso. Attorno a me c'è solo buio eppure io ci vedo, vedo ciò su cui sono completamente sdraiata.
La pelle é composta da squame piccolissime di un colore nero sfumato sul giallo/grigio sulle piccole punte appuntite di queste. É bellissimo da vedere e più lo guardo più credo che tutto ciò che stia succedendo non possa essere reale, perché si, sono strana, ma senza troppe esagerazioni. Oppure sono matta, cosa da prendere in considerazione. Perché i draghi non sono reali. Si dice che si siano estinti tempo fa ma sinceramente non mi sono mai posta il problema che fosse vero o falso. Però ora che sono qua, straiata sulla sua coda, sentendo e vedendo tutto ciò non posso fare a meno che pensare che magari esistano.
Dove sono? Che sogno é?
Vorrei tanto saperlo.
Dopo poco sento la coda muoversi e cocì cado col sedere su qualcosa di nero. Pavimento anch'esso nero. Ma poco importa, i miei occhi sono troppo presi dal fissare quella figura gigante che si sta girando verso di me piano, come per non intimorirmi. Ma non sono intimorita, anzi tutto ciò mi affascina davvero tanto, é come se sentissi che non mi farebbe mai del male, eppure non ho nessun tipo di certezze, me lo sento semplicemente dentro al cuore che è come se mi si scaldasse in un attimo. Addirittura il mal di testa mi sta dando un attimo di tregua, come se questo sia un momento troppo importante per martellarmi le membra.
É davvero bellissimo, splendido nella sua grandezza e mostruosità. Tenebroso e oscuro; ma comunque bellissimo.
Apre di poco la bocca ma già si intravede una fila lunghissima di denti affilati e bianchi come il latte. Confronto a lui potrei essere paragonata ad una foglia caduta da una quercia millenaria. Così piccola.
Poi una voce grave si sprigiona dalla figura.
"Non chiederti chi sono, se tutto ciò sia reale o se potrei farti del male perchè, si, posso farti del male, tutto ciò è reale e io sono Zeus, un drago"
Mi perdo ad ascoltare quelle parole. Sono nella realtà? Non posso pensare di si, eppure...
"Lucy vivi la tua vita, porta i tuoi doveri al termine, é questo il tuo unico compito e destino, in caso contrario..."
"Che destino? Che compiti? Dove sono? Sembra tutto troppo reale"
"É reale e a quanto pare tu non sai nulla" sospira.
Due occhi del colore oro fuso si addolciscono, per quanto possano due occhi di drago addolcirsi. Gli occhi... sono come i miei prima di svenire e dopo aver visto quella scena. In qualche modo sento che abbiamo qualcosa in comune; ma cosa?
"Cosa dovrei sapere?" Urlo non so per quale motivo. So solo che il mal di testa é tornato, troppo forte per riuscire a sopportarlo ancora.
"I tuoi ricordi" sussurra "I tuoi ricordi stanno tornando, ascoltali Lucy, ascoltali"
La voce si affeviolisce e poi tutto scompare; per un attimo rimango al buio poi una luce mi fa aprire gli occhi di scatto, é come se dopo un tempo immane avessi ripreso a respirare.

Mio papà e mia mamma si trovano uno ad ogni lato del mio letto e mi guardano dall'alto con una faccia mezza preoccupata e mezza dispiaciuta, dispiaciuta come non succedeva da anni.
Posso sapere cosa sta succedendo?

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Nell'immagine Zeus, il drago che Lucy ha visto.

Lucy - L'ImperatriceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora