Anima Silenziosa

Capitolo undici

Amber
Mi sento uno schifo non riesco a pensare a niente. È stato un momento bruttissimo trovarmi a casa di Roger è vedermi trattare in quel modo come se non contassi nulla per lui. Io ero andata lì sperando di poterci parlare con più calma visto che eravamo soli ma lui non sa fare altro che respingermi e non si rende neppure conto di quanto questo mi faccia stare male. Non abbiamo più nulla da dirci, dopo oggi non voglio più pensare a lui, non voglio sentirlo nominare voglio scordarmi d'averlo conosciuto.

Sdraiata sul letto fisso il display del mio cellulare, trovo  chiamate e messaggi di Albert. Sto per richiamarlo ma no, non è il momento di sopportare anche lui. Il peggio è che mi richiama ancora e ancora.
<<Ci sei?>> dice dall'altro capo del telefono.
<<Eccomi ciao.>>
<<Che stai facendo?>>
Perché tutto questo improvviso interesse? Non capisco.
<<Nulla sono a casa tu?>> rispondo.
<<In giro mi annoio. Ci vediamo?>> domanda come se fosse normale.
Mi sa che non gli è chiaro il nostro accordo.
<<Sono in pigiama non posso.>>
<<Allora passo io da te. a tra poco.>> dice attaccando.
Ma è pazzo? Pensa di potersi presentare a casa mia così di punto in bianco? E se ci fossero i miei? No ma io non voglio vederlo!
Mi alzo aspettandolo e quando sento spegnere l'auto apro.
<<Ehi mi sei mancata.>> dice baciandomi su una guancia.
<<Come mai da queste parti?>> domando curiosa.
<<Non avevo nulla da fare poi oggi sei sparita e non ti sei fatta né vedere né sentire.>>
<<Lo so avevo da fare.>> dico.
<<Carina casa tua.>> dice facendosi un giro.
<<Grazie.>> dico sedendomi sul divano.
Lui fa lo stesso e si siede accanto a me.
<<Allora dove sei stata tutto
il giorno?>> mi domanda.
<<In giro e..da Roger.>>
<<A fare cosa?>>
<<Mi aiutava a studiare matematica.>>
<<Perché dici aiutava?>>
<<Non voglio più andargli dietro, basta.>>
<<Dai dimmi che è successo.>>
<<Niente non voglio pensarci.>>
<<Bhe io ti avevo avvertito.>>
<<Grazie eh per il tuo sostegno, sei davvero un buono amico.>> dico burlandomi di lui.
<<Certo che lo sono e sai cosa fa adesso il tuo buono amico? Ti porta a spasso, su vestiti.>>
<<Non ho voglia di uscire.>>
<<E che pensi di fare? Vuoi deprimerti aspettando che cambino le cose?>>
<<Non lo so Albert so solo che non ci capisco niente. Io sono andata da lui sperando che si aprisse e invece ha fatto di tutto per cacciarmi da casa sua capisci? Mi ha fatta sentire uno straccio ha detto delle cose orribili e..>>
<<Ehi ferma, sta calma adesso. So come è fatto ma tu lascialo stare va bene? Non devi ascoltarlo quando fa così.>>
<<Si è quello che farò non lo ascolterò più, non voglio parlargli e non voglio vederlo.>>