Capitolo 1

72 6 0
                                    

"Stupida donna! Sei inutile! Non sai fare niente!" disse Bryan dandole uno schiaffo.
Katherine con le lacrime agli occhi rispose: "Sei solo un bastardo!
Mi hai totalmente rovinato la vita!".
"Tu sei proprio inutile come le tue figlie" disse Bryan con gli occhi iniettati di sangue per la troppa rabbia.
"Lascia stare le nostre figlie,non metterle in mezzo.
È una questione tra noi due,loro non c'entrano nulla." disse la donna piangendo.

--------------------------------------------------

Sophie's pov.

Erano circa le 2:00 di notte quando sentii delle urla che mi fecero svegliare di soprassalto.
"Ma che diamine sta succedendo?" dissi impastata di sonno.
Mi strofinai la faccia con le mani e finalmente riuscii a capire che quelle urla provenissero dalla cucina e che appartenevano ai miei genitori.
"Non ci posso credere,stanno di nuovo litigando. Io scappo di casa,non posso più sentire le loro voci." dissi alzandomi dal letto e dirigendomi verso l'armadio prendendo la valigia.

Mentre la stavo facendo mia sorella si svegliò e guardandomi scioccata disse: "Che stai facendo con quella valigia? Ma sei impazzita? Dove vorresti andare?"
"Non ce la faccio più,sono stanca di sentire le loro discussioni. Litigano ogni santissimo minuto per qualsiasi cosa,anche la più banale" risposi a mia sorella mentre continuavo a mettere tutto ciò che mi capitava tra le mani dentro la valigia.
Mia sorella,continuando a fissarmi come se mi si fosse fuso il cervello,disse: "Se parti tu,parto anch'io. Non voglio stare qui da sola a sopportare queste liti."
E detto ciò prese anche lei la sua valigia e iniziò a buttarci dentro tutto quello che pensava fosse utile per la nostra fuga. Finite le valigie,decidemmo che la via d'uscita migliore fosse quella della finestra.
Abitavamo in una casa a due piani e fortunatamente la nostra camera si trovava al piano terra e quindi ci venne molto più facile uscire dalla finestra.
Dissi a Mia di uscire per prima in modo tale da passarle le valigie.
Quando Mia fu pronta,le passai la prima.
Distrattamente, Mia non riuscì a prendere la valigia tra le mani e quindi le cadde sopra i piedi.
"Ahiaa,ma che diamine fai? Stai attenta la prossima volta a passarmi le cose!" disse Mia mezza dolorante.
Non potei fare a meno di ridere silenziosamente.
"E tu stai attenta a non urlare! Oppure attirerai l'attenzione dei nostri genitori!" dissi a bassa voce però facendomi sentire.
Dopo l'accaduto, le passai la seconda valigia e questa volta la prese correttamente senza farla cadere.
Uscii fuori dalla finestra e appena misi entrambi i piedi a terra guardai mia sorella negli occhi e le dissi: "Pronta per l'avventura?"
Mia,guardandomi con gli occhi pieni di eccitazione ma che celavano un po' di paura per ciò che ci sarebbe potuto capitare, prese un lungo respiro e mi rispose: "Non sono mai stata così pronta in vita mia."

Broadway in loveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora