Broadway in love

Capitolo 3

Sophie's pov.

Driin driin

"No, non ci vado a scuola. Sto male e sono troppo stanca per andarci." dissi ancora mezza addormentata convinta di essere a casa e di parlare con mia madre.

Appena mi svegliai del tutto mi resi conto che non eravamo a casa ma in una panchina vicino ad un negozio di ferramenta, guardai la sveglia e vidi che erano le 8:15.

"Cazzo,il volo!" dissi in preda alla confusione.

Svegliai bruscamente mia sorella e lei si mise a gridare: "No cazzo, non può essere! Sbrighiamoci ad andare in aeroporto!".

Prendemmo di scatto le nostre valigie e cercammo di trovare al più presto possibile un taxi.
Ma del taxi non vedemmo nemmeno l'ombra.

Così iniziammo a correre verso l'aeroporto.

Mentre correvamo come delle pazze, notammo che stava aprendo un nuovo negozio di H&M a Puerto Vallarta. Essendo due amanti della moda e, soprattutto delle nuove collezioni di H&M, ci mettemmo ad osservare con precisione tutti gli abiti esposti nelle vetrine.

Mentre fissavamo gli abiti, il rumore del clacson di una macchina che suonava ad un'altra, ci fece uscire dallo stato di trance in cui eravamo.

"Porca paletta! Il volooo!" urlai disperatamente verso mia sorella.

"Cavolo vero! Come facciamo ad essere così stupide?! Sbrighiamocii" mi urlò lei di rimando.

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Arrivammo in aeroporto tutte sudate e con 12 minuti di ritardo.

Mentre correvamo per andare a vedere il tabellone dei voli, gridai presa dalla paura di rimanere a Puerto Vallarta:

"Cazzo, speriamo che non sia partito! Speriamo che ritardi! Speriamo che non sia partito e che ritardi!"

Mentre correvamo, l'altoparlante annunciò che il volo da Puerto Vallarta per Broadway era stato sospeso per motivi tecnici e che sarebbe partito tra mezz'ora.

Tirammo entrambe un sospiro di sollievo.

"Oh grazie al cielo, andrò in chiesa a pregare ogni giorno." dissi sollevata.

"Ed io mi farò suora" disse Mia con un po' di ironia.

Entrambe iniziammo a ridere spensieratamente, consapevoli che non riusciremo a mantenere le nostre promesse.
Soprattutto quella di Mia, ma d'altronde noi non riusciamo mai a mantenere le promesse.

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Mezz'ora dopo

"Avviso per tutti i passeggeri del volo 13794 per Broadway, di dirigersi verso il check-in e successivamente fare i vari controlli di routine.
Il volo partirà a breve" disse l'hostess attraverso l'altoparlante.

"Conviene che ci avviciniamo al check-in" dissi tranquilla.

"Sì, forse è meglio.
Così evitiamo di perdere tempo e che la gente si accalchi là davanti." disse Mia con aria da professionista.

"È inutile che ti credi una professionista in fatto di organizzazione, tanto non lo sei." dico prendendo in giro mia sorella.

Lei si mise a ridere e mi disse che avevo ragione.

Andammo al check-in e iniziammo i controlli.

Iniziammo a toglierci qualsiasi oggetto di metallo presente nei nostri corpi, dopo di che posammo il tutto insieme ai cellulari in delle vaschette, che di conseguenza sarebbero passate sotto il macchinario che controllava i nostri oggetti.

Mettemmo anche le nostre valigie sul nastro trasportatore per il controllo.

Dopo di che un controllore ci passò il metal detector su tutto il corpo, per verificare se tutto andava bene e che non fossero rimasti oggetti di metallo nei nostri corpi.

Superammo i controlli senza alcun problema e subito dopo ci incamminammo verso il gate ed infine verso l'entrata dell'aereo.

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Ciao ragazze e ragazzi,

probabilmente vi starete chiedendo chi sono le autrici di questa storia.

Bene, ci chiamiamo Alessia e Monica.
Siamo due ragazze che hanno dei sogni nei cassetti, d'altronde come voi, e uno di questi è quello di scrivere.

Speriamo che questo sogno possa diventare realtà e, soprattutto, vorremmo condividerlo con voi.

Grazie a tutti coloro che hanno iniziato a leggere questo libro.
Speriamo che questa storia vi colpisca.

Ci piacerebbe molto ricevere alcuni vostri commenti per farci capire se la storia vi piace o no.

Infine, se volete, potrete ricevere nuovi aggiornamenti sulla storia, seguendoci su Instagram sulla pagina "Just Our Dream".

Di nuovo grazie a tutti voi.