Bryan's pov.Dopo che portai mia moglie all'ospedale, decisi di chiamare le mie figlie.
Composi il numero di Sophie.
Tuuu tuuu tuuu
Non sentii più quel rumore fastidioso di quando parte la chiamata bensì sentii la voce di mia figlia.
"Pronto." rispose mia figlia con tono freddo.
"Sophie.." dissi con un filo di voce.
"Che vuoi?" chiese con prepotenza.
"Solo sapere dove siete e se state bene.." dissi interessato.
"Siamo lontane da voi e stiamo bene." disse.
"Mia dov'è?" domandai.
"Metto il vivavoce così te lo dice direttamente lei dov'è." mi rispose sempre con un tono distaccato.
Mia's pov.
"Sono qui con Sophie.
Ora che lo sai, ti è cambiato qualcosa?" chiesi in maniera arrogante."No, per favore ditemi dove siete." ci richiese.
"Ma da dove spunta tutto questo interesse nei nostri confronti?" domandò Sophie.
"Anche la mamma ti ha lasciato da solo?" continuai.
"La mamma non mi ha lasciato da solo." rispose.
"Bene,ci fa piacere." dicemmo all'unisono io e mia sorella.
"Vostra madre, appena vide i vostri letti vuoti svenne.
Adesso sono in ospedale in sala d'attesa, vostra madre è sveglia però a quanto pare ci sono altri problemi ed ora sto aspettando di ricevere sue notizie dai dottori."Secondo me era una cazzata inventata da lui solo per farci preoccupare e dopo di ciò dissi a Sophie di riattaccare.
Notai che mia sorella era ancora traumatizzata dalla chiamata di mio padre infatti decisi di prendere due bicchieri d'acqua per tutte e due.
Glielo portai e lei lo bevve tutto in un secondo.
Sembrava che si fosse un po' ripresa ma ancora non parlava."Dai Sophie! Stai tranquilla che la mamma sta bene.
Era solo una scusa per farci preoccupare e per farci ritornare là." dissi a mia sorella cercando di rassicurarla.Dopo circa 5 minuti mi iniziò a parlare e iniziammo a discutere di questo episodio.
Passarono 25 minuti quando sentimmo la porta del salone aprirsi.
Era Jennifer che era appena tornata da lavoro.
"Ehilaa ragazze! Sappiate che non ho portato nulla da mang-
Ehi che succede?
Perchè avete queste facce pallide e spaventate?" chiese preoccupata e curiosa allo stesso tempo."Avevamo deciso di vederci un film dopo aver finito di mangiare.
Mentre lo guardavamo, nostro padre chiamo al telefono di Sophie.
Avevamo risposto con tono menefreghista ma lui insisteva sul sapere dove fossimo.
Noi non lo ascoltammo.
Alla fine ci disse che nostra madre era svenuta subito dopo aver scoperto che noi eravamo scappate di casa.
Noi non ci credemmo e riattaccammo." dissi tutto ad un fiato."Cazzo.." rispose Jennifer scioccata.
"Dai su, anche se fosse vero, sono sicura che andrà tutto bene.
Non stateci male!
Che ne dite di andare a mangiare fuori?" ci domandò."Non è una cattiva idea dato che non sappiamo cosa cucinare" rispose Sophie.
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Al ristorante
"Un tavolo per 3 persone" chiese Jennifer rivolgendosi alla cameriera.
"Certamente, seguitemi per favore"
Ci diedero un tavolo vicino ad una delle tante finestre da cui era possibile ammirare Broadway di sera.
Devo dire che era uno spettacolo da mozzare il fiato.
Tutte quelle luci sembravano delle piccole stelle.
Il ristorante era abbastanza carino, per non parlare del nome originale che aveva: "The Crazy Tomato, The Lazy Potato".
Questo ristorante era anche molto famoso perchè si poteva ordinare tutto ciò che era disponibile pagando solo $15 per il posto a sedere.
La sala era molto accogliente e spaziosa.
Come minimo poteva ospitare 100 persone.Delle luci fioche occupavano completamente il tetto donando al ristorante quell'aria rustica ma allo stesso tempo moderna.
Il pavimento era ricoperto da un grande tappeto rosso con dei disegni di color nero a forma di stella alpina.
C'erano tavoli sparsi per tutta la stanza.
Ogni singolo tavolo era rivestito da tovaglie color sabbia sahariana, di cui una lambiva il pavimento e l'altra, sovrapposta ad essa di forma romboidale, impreziosiva il tavolo.La cameriera tornò portandoci i menù.
Io ordinai um fish&chips, mia sorella una pizza al salame piccante e salsiccia e Jennifer una Quinoa Salad.
"Da bere cosa posso portarvi?" chiese la cameriera mentre scriveva le nostre ordinazioni sul suo taccuino.
"Tre pinte di birra, una bottiglia d'acqua naturale e una di coca-cola, grazie" rispose Jennifer.
"Va bene, arrivo subito con le vostre bibite".
Dopo circa 5 minuti la cameriera ci portò le cose da bere.
Decidemmo di brindare alla nostra amicizia che si era creata in pochi giorni.Quando facemmo tintinnare i bicchieri, Jennifer ci mise un po' più di velocità rispetto a noi facendo cadere 1/4 di birra presente nel suo bicchiere sul tavolo.
"Jennifeeer! Non ne combini mai una giusta!" quasi urlò Sophie tra una risata e l'altra.
"Non l'ho fatto apposta..." risponde Jennifer fingendosi in colpa.
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Finalmente arrivarono le nostre ordinazioni.
Mangiammo tranquillamente e alla fine della cena Sophie dovette andare in bagno.
"Mia mi accompagniiii??" mi chiese mia sorella insistentemente.
"Eh va bene.." risposi stufa di sentirla lamentare.
Ci alzammo dal tavolo, dirigendoci verso un corridoio che doveva portarci al bagno.
Almeno doveva..
Sophie aprì la porta trovandosi davanti cinque ragazzi intenti a cucinare qualcosa.
I cuochi si girarono di scatto."Questo non mi sembra per niente un bagno.." mi disse imbarazzata.
"Eh, mi sa proprio di no.."
I cuochi cercarono di trattenere le loro risate ed uno di loro si avvicinò chiedendoci: "ragazze, avete bisogno di qualcosa?"
"Ehm si, cercavamo il bagno ma questo non ci sembra proprio un bagno" disse Sophie.
"Hai ragione, questo non è un bagno.
Il bagno si trova nella porta accanto." disse il cuoco sorridendo."Ok, grazie" dissi al cuoco notando che sia lui che un altro ci fissavano incessantemente.
Uscimmo dalla cucina e andammo in bagno.
Appena finimmo, tornammo al nostro tavolo.
"Ma che avete fatto tutto questo tempo in bagno?" chiese Jennifer incuriosita.
"Niente, solo che per andare in bagno la prossima volta mi porto il navigatore o una mappa" rispose Sophie.
"Ed io imparerò ad ipnotizzare le persone e a fargli dimenticare le ultime cose che hanno visto" dissi ridendo.
Cercammo di evitare di fare altre brutte figure, pagammo, uscimmo dal ristorante e tornammo a casa.

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Broadway in love
Fanfiction《E detto ciò, prese anche lei la sua valigia e iniziò a buttarci dentro tutto quello che pensava fosse utile per la nostra fuga》 Sophie e Mia,due ragazze adolescenti,stanche delle liti tra i genitori,decisero di scappare di casa e andare in un luogo...