Capitolo 8

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Sophie's pov.

Sentii un profumino provenire dalla cucina che mi fece smettere di ascoltare la mia canzone preferita.

Quando arrivammo a casa, chiesi a Mia se poteva cucinare lei perchè a me non andava.

Mi alzai dal letto e mi avviai verso la cucina dove vidi mia sorella abbastanza concentrata a cucinare.

"Mmh che odorino! Cosa stai cucinando di buono?" le chiesi mettendomi dietro di lei per fregarle un po' di pomodoro che serviva per condire l'insalata.

"Non ci provare neanche!" disse mia sorella guardandomi male mentre mi schiaffeggiò piano la mano.

"Comunque sto cucinando la pasta ai frutti di mare e, per secondo una bella ciotola di insalata mista."

"Ehm, basta che non mandi a fuoco la cucina." risposi prendendola in giro.

"Ah ah ah, da quando sei diventata così spiritosa?" disse mentre aggiungeva il sale all'insalata.

"Cara sorella, devo ricordarti di quando al compleanno di nostro cugino Tom stavi per distruggere la cucina mettendola tutta sottosopra oppure quando hai fritto le patatine e hai bruciato la padella?" le ricordai.

"Sophieee! Sei una stronza! Non farmi ricordare quei momenti! Sono successi e non accadranno più! Ti odio" affermò.

"Grazie sorellina, odio ricambiato" conclusi rubandole il pezzo di pomodoro che teneva tra le mani e me ne andai in sala da pranzo.

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Dopo aver finito di pranzare non avevamo nulla da fare, allora prendemmo in considerazione l'idea di guardarci un film horror.

Il film "Ouija" si basava sulla storia di due ragazzine, Debbie e Lan, ed il loro gioco preferito era far finta di comunicare con i morti tramite una tavola Ouija.

Per giocare a questo gioco si dovevano rispettare 3 regole fondamentali:
1. non giocare mai da soli,
2. non giocare in un cimitero
3. salutare sempre.

Debbie, però, non rispettò la prima regola e muore impiccata.

Lane, triste per la perdita, si chiese se la morte della migliore amica sia stata voluta da lei o se sia stata uccisa.

Cercò di contattarla tramite la tavoletta insieme a sua sorella, il suo ragazzo e i suoi amici Isabelle e Pete.
Si recarono alla casa di Debbie, e svolseto la seduta spiritica, quando la tavoletta cominciò a muoversi; pensarono che sia stata Debbie e lasciarono la casa spaventati.

Tentarono una seconda volta ma scoprirono che non era Debbie ma era "DZ", lo stesso spirito che parlò con Debbie prima che morisse.

Lane si portò la planchette all'occhio e vide una bambina bionda con la bocca cucita.

La stessa sera, Isabelle morì nel suo bagno.

Il susseguirsi di morti degli amici di Lane la portarono nella soffitta di Debbie, dove trovò delle foto che raffiguravano una madre con le due figlie.

Trovò, inoltre, un quotidiano che raccontava la scomparsa di una ragazzina di nome Doris.

Andò a trovare la sorella di Doris in un ospedale psichiatrico, dove lei le spiegò che per spezzare la maledizione bisognava tagliare i fili che legavano la bocca di Doris.

Lane, Sarah, Trevor e Pete si recarono nella cantina, dove vennero attaccati dalla madre di Doris, e trovarono il corpo tagliandole lo spago che aveva tra le labbra.

Ma a quanto pare non servì a niente, perché morì anche Pete.

Lane tornò dalla sorella di Doris e scoprì che quest'ultima le aveva mentito, Doris era lo spirito cattivo; la madre cercava solo di proteggerli.

Lane corse da Nona, che le disse di bruciare il corpo della ragazzina e la tavoletta.

Le due sorelle tornarono alla casa di Debbie ma nel frattempo Trevor venne affogato nella piscina dallo spirito di Doris.

Anche Sarah venne trascinata nello scantinato dallo spirito maligno di Doris; per proteggere la sorella, Lane usò la tavoletta da sola invocando Doris; lo spirito maligno, rispondendo al richiamo, si mise in contatto con lei e tentò di ucciderla.

Fu solo grazie all'intervento dello spirito di Debbie che Lane riuscì a sopravvivere.

Nel frattempo Sarah bruciò il cadavere di Doris, Lane bruciò la tavoletta ed entrambe ritornarono a casa.

Una volta arrivate, Lane trovò la planchette sulla scrivania, se la porta davanti all'occhio e ci guardò attraverso...

Questo film ci incuriosì molto più degli altri e quindi decidemmo di vederlo.

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"Col cuore sincero come amici veniamo.
Spiriti vicini noi vi evochiamo.
Se c'è una presenza per favore si faccia riconoscere" disse Laine.

Si mosse la planchette.

"Ragazzi non fate scherzi" aggiunse Sarah.

La tavoletta iniziò a muoversi.

"Dai forza ragazzi, chi la sta muovendo?" continuò Sarah.

"Hai voglia di dirci qualcosa?" chiese Laine alla tavoletta.

La planchette si mosse di nuovo andando sulla scritta "yes".

"Sarah!" la richiamò Laine.

"Non sono io a muoverla" Sarah rispose con lo stesso tono.

"Dicci chi sei." richiese Laine alla tavoletta.

La planchette si posizionò sulla lettera "D".

"Sarah se stai facendo finta che sia Debbie, sei veramente pessima" disse Laine con un filo di voce.

"Giuro che non sto facendo niente" rispose Sarah a bassa voce.

Ad un tratto Isabelle tolse il dito dal planchette e disse in preda al panico:
"Sto morendo di paura.
Vi prego smettiamola"

"Mi dispiace.
Ora puoi rimettere la mano per favore?" le chiese Laine.

BOOM

*urla*

Improvvisamente spostarono i loro sguardi verso il tetto.

"Ragazzi state calmi.
È una casa vecchia." disse Pete per rassicurare tutti.

Driin driin

Ed ecco che suonò il mio telefono.
Ero troppo presa dal film e non ne volevo perdere nemmeno una scena.
Quindi respinsi la chiamata senza vedere chi fosse.

Nemmeno il tempo di posare il telefono sul divano che mi richiamarono.

Chiesi a Mia di mettere in pausa il film affinché potessi rispondere.

Probabilmente non respirai per un minuto quando vidi il nome che c'era scritto sullo schermo del mio cellulare.

Era mio padre.

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