18.

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Aprì gli occhi.

Ci volle un attimo prima di abituarsi di nuovo alla luce del sole: dalla caduta di poco prima, sembrava avesse dormito secoli.

Finalmente aprì le palpebre e la vide.

Era lei, non se lo stava immaginando.
Era vestita come al suo funerale, avvenuto solamente qualche secondo prima.

Stiles si mise in piedi velocemente, per poi osservare la sua tanto amata Lydia.

La ragazza, che per lo scatto di Stiles si era spostata, era seduta a terra.

«Sei tu.»

Questa volta lo disse con voce decisa, anche se in realtà non sapeva se essere spaventato o euforico.

Voleva solo la conferma di ciò che aveva davanti.

La ragazza lo guardò per qualche secondo, per poi sorridere.
Il sorriso, però, fu uno di quelli malinconici.

«Stiles.»

Si sentiva felicità nella sua voce. Poco dopo, però, iniziò a tremare, quasi impaurita che qualcuno potesse sentirli.

Non sapeva cosa stesse accadendo. Sapeva solo che, se era un sogno, lui non voleva svegliarsi mai più.

«Sto sognando?»

Stiles balbettava. Non gli era mai capitata una cosa del genere prima di allora.

La banshee non gli diede risposta. O almeno così gli fece intendere.

Quando - dopo lunghi attimi di silenzio - si decise a parlare, qualcosa la interruppe.

Fu un suono. Un rumore.

A Stiles sembrò un ramo spezzato da un forte passo. 

Lydia guardò suo marito, e Stiles notò paura nei suoi occhi.

«Che succede?»

La rossa mormorò qualcosa simile a «Loro sono qui.», per poi girarsi a guardare il bosco fitto che proseguiva.

Stiles la fissava, e quando Lydia incrociò di nuovo il suo sguardo.

«Non c'è più tempo. Loro sono qui.»

Era tesa, spaventata. Sembrava quasi che non volesse mostrare le sue insicurezze.

«Devo andare.» disse infine, decisa.

«Aspetta. Dove devi andare? Perché non c'è più tempo? E chi è qui?»

Stiles voleva capire ed aiutare la sua amata biondo fragola. Ma la ragazza sembrava non sentirlo, come se fosse incantata da qualcosa di più importante.

«Non posso. Devo andare.»

Nella sua voce si sentiva la disperazione totale.

Stiles era spaventato nel vederla così, anche se ora, più che mai, credeva di sognare.

La rossa dette un ultimo sguardo al moro davanti a lei. Poi si alzò da terra e corse via, immersa nel fitto bosco di Beacon Hills, per non lasciare più traccia di sé.

Stiles rimase un attimo fermo, immobile.

Solo pochi secondi dopo realizzò cosa stesse succedendo, e si mise a correre anche lui.

«Lydia! Aspetta!»

Il ragazzo urlò con tutte le sue forze, sperando che la ragazza lo sentisse.

Qualsiasi cosa fosse successa, o in qualsiasi guaio Lydia si fosse cacciata, l'avrebbero risolto insieme.

Stiles continuò a correre, sebbene nessuno rispose alle sue grida.

L'avrebbe raggiunta, ne era più che sicuro, se non fosse stato per qualcuno (o qualcosa) che lo sbatté a terra, facendolo precipitare in un sonno profondo.

Things left unsaid || StydiaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora