Litigi...

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16 settembre, mercoledì. La sveglia suona e oggi il mio fratellino si fa sentire:- ehi, pulce! Che succede?- dico alzandomi. Vado in cucina e vedo lui che piange e che ha una mano piena di sangue.

Mi spavento subito e gli chiedo:- pulce... Che hai combinato?- - stavo... Prendendo... la tazza per... Fare colazione... Ma mi è... Caduta...- e io immagino cosa sia successo dopo.

Gli prendo la mano e vedo che ha un taglio sulla mano:- aspetta qui!- dico mettendolo sulla sedia e gli faccio sciacquare la mano.

Vado in bagno e trovo la cassetta del pronto soccorso e vado di là in cucina:- adesso stai buono... Che ti disinfetto la ferita...- lui annuisce singhiozzando.

Gli passo l'ovatta bagnata con l'acqua ossiggenata e lui per non urlare mi stringe la maglia. Finito di pulire la mano gliela bendo:- signorino non toglierla per nessun motivo!- - grazie sorellina!!- dice sorridendomi.

Mi preparo per andare a scuola, ma prima devo accompagnare quella peste.

Vado in bagno per truccarmi e vedo che sono peggio del colore del latte. Metto un po' di fondotinta, ma non si leva. Metto un ombretto color terra sfumato con il nero e una eyeliner nero con il mascara e matita nera.

Fatto ciò accompagno Daniel a scuola, visto che mia zia era uscita a fare la spesa e dopo vado a scuola.

Certo che ho preso un bello spavento! Arrivo in classe in ritardo e la prof era pronta per sgridarmi ma appena vede il mio viso dice:- che è successo?- - niente... Continuate la lezione!- dico alla prof.

Appena mi siedo Adriana mi chiede spiegazione e io le dico l'accaduto. Lei è l'unica a sapere che sono sensibile al sangue. Quando lo vedo svengo, ma oggi non so come ho fatto a non svenire...

Arriva la ricreazione e Adriana mi accompagna in bagno e io mi affaccio alla finestra per prendere un po' d'aria. All'improvviso delle voci mi attirano e infatti è il gruppo di quello stoccafisso di Axel.

:- ieri al bar c'era una gnocca!!- - dai! Descrivicela!- - aveva i capelli castani e gli occhi azzurri. Era vestita con una camicetta a quadri rosa, un pantaloncino di jeans con un cappello da cauboy e aveva anche una maschera... Era una dea! Mi sembra che si chiami... Lover!- disse.

Io ne rimasi sconvolta e Adriana mi guarda sconvolta:- e adesso?- - non lo so!- dico:- tanto non sospettano di me!- dico più a me stessa che a Adriana.

Andiamo in cortile prima che suona la campanella. Mentre andiamo qualcuno mi fa cadere a terra con una spallata:- ehi! Ma che modi!- - sta più attenta tu, ghiacciolo!- mi dice quell'odioso di Alex.

Mi dice Adriana:- sicura di star bene?- faccio di no con la testa.

Il sangue. Rosso sangue. Non lo so dopo che è successo so solo che ho visto mio fratello con la mano insanguinata.

Apro piano gli occhi e dico:- che è successo?- - troppo presto per cantare vittoria...- dice Adriana e dopo ricordo:- Adriana scusami se ti ho fatto preoccupare...- - non preoccuparti!- dice abbracciandomi.

Alex apre la porta dicendo:- ehi, lenzuolo... Tutto bene?- - si, perchè?- rispondo sulle difensive:- pensavo di farti uno scherzetto, ma a quanto pare non posso...- - stronzo!- - senti, chi parla!!- dice poi veniamo interrotti dal professore di educazione fisica:- sei hai la forza di litigare con il tuo ragazzo, allora sei guarita!- dice sorridendo:- io e lui/lei non siamo fidanzati e mai lo saremo!- diciamo anzi gridiamo tutte e due insieme.

Ci guardiamo in cagnesco tutte e due poi lui se ne va sbattendo la porta.

Di pomeriggio faccio i compiti aiutando anche Daniel con i suoi e poi al lavoro.

Verso le otto viene Alex con i suoi leccapiedi:- ehi, guarda chi si rivede!- dice Alex vedendomi e si avvicinano:- cosa vi porto?- dico acida e guardandoli male:- vodka, grazie!- disse Alex:- ecco a voi!- dico porgendo tre bicchieri a i tre idioti:- Lover? Dov'è?- - sinceramente non lo so... Oggi viene Edoardo!- gli dico con un sorriso:- ah! Che peccato! Avrei voluto vedere quelle...- non lo faccio finire che gli butto adosso la bevanda che aveva ordinato.

Lui se ne va infuriato con i suoi segugi. Bevo un sorso di vodka che mi calma un pochino.

La serata finisce bene e il ritorno a casa fu tranquillo. Arrivata a casa mi infilai il pigiama e subito sotto le coperte e mi addormentai subito.

Odiarsi o amarsi?!Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora